dal 13 al 25 novembre
Antonia Liskova
presenta
ALLA FINE LUI MUORE
scritto e diretto da Daniele Prato
con Luca Angeletti
Luca Angeletti, il Giulio della fortunata serie di Rai 1 Tutti Pazzi per Amore, lascia il piccolo schermo e si sposta in teatro con il monologo Alla fine lui muore, scritto e diretto da Daniele Prato. La pièce è prodotta dalla collega Antonia Liskova che spiega così perché ha deciso d'intraprendere il progetto: "I motivi sono due: penso che tra attori, registi e sceneggiatori ci si debba aiutare e sostenere a vicenda per far vivere dei progetti in questo momento così difficile per il teatro. Bisogna avere il coraggio di portare avanti delle idee e metterle in pratica senza dover aspettare che squilli il telefono. Il secondo motivo è la stima che nutro per Luca Angeletti e il copione scritto da Daniele Prato, che trovo sia uno sceneggiatore di rara sensibilità e ironia".
Lo spettacolo è un atto unico in cui Luca Angeletti veste i panni di un bambino che parla e pensa quasi come un adulto. Oggi per lui è un giorno importante perché deve incontrare Gesù Cristo, ma sembra che la cosa non gli interessi affatto, anzi, non vede l'ora che tutto finisca il più presto possibile. Il bambino è scalzo, elegantissimo ma con una macchia di cioccolato sul petto, proprio vicino al cuore. Con un po' di fantasia potrebbe sembrare uno dei suoi disegni, oppure una ferita di guerra o una medaglia al valore.
Il bambino si pone domande importanti, rivela al pubblico le sue 75 opinioni, racconta le sue giornate da tennista mediocre, approfitta della Confessione per compiacersi dei suoi piccoli, grandi peccati e ci rivela la sua personalissima ricetta del latte col Nesquik. Si racconta in un flusso di coscienza sghembo e spensierato, divaga, si perde, ma poi, inaspettatamente, i suoi discorsi si fanno netti e precisi, lucidi e taglienti, quasi come quelli che fanno i "grandi". E affiora lentamente l'odio che nutre nei confronti dei suoi genitori, il suo prematuro desiderio di fuga, la voglia di trovare un amore vero, futuro e per ora, solo immaginato. Alla fine lui muore è solo l'inizio.
La scenografia minimale, realizzata interamente con fogli A4, disegna un non luogo che isola il protagonista in un una bolla spazio-temporale assoluta.
Il linguaggio elementare sottende domande e considerazioni complesse. Il monologo, intimo e sociale al contempo, si svolge lungo il percorso che compie l'individuo alla ricerca della sua libertà. La semplicità del testo, speculare all'età del protagonista, è uno strumento efficace per affrontare con levità l'intima ricerca del proprio posto nel mondo, la necessità di conservare uno sguardo disincantato e critico sulle cose e sulle persone, anche su quelle a noi più vicine, e la difficoltà di crescere.
Alla fine lui muore risuona e forse rivive nella coscienza dell'adulto, perché ciascuno porta con sé la propria storia e il bisogno di mettere in discussione le convenzioni e ci restituisce un modo di pensare veramente libero, perduto e forse dimenticato.
TEATRO AMBRA ALLA GARBATELLA
tel. 06 81173900
mar/sab h 21.00 dom h 17.00
biglietti: da €10,00 a € 16,00
--
Nessun commento:
Posta un commento