Marioletta Bideri per Bis Tremila s.r.l.
Presenta
ALESSANDRO BENVENUTI ROSALINDA CELENTANO
Con la partecipazione straordinaria di
ALICE & ELLEN KESSLER
In
DR. JEKYLL & MR HYDE
Sogni e Visioni
con
Rita Corrado Giovanni Di Lonardo Pier Giuseppe Di Tanno Eugenio Dura Loredana Gjeci Barbara Marzoli Emilio Marchese
Andrea Romero Roberta Rosignoli Luca Catello Sannino Mauro Santopietro Giuliano Scarpinato Eleonora Tata Luca Varone
Taiyo Yamanouchi
Un Musical Ideato e diretto da
GIANCARLO SEPE
costumi Giovanni Ciacci scene Fabiana Di Marco
colonna sonora a cura di Harmonia Team con musiche originali di Davide Mastrogiovanni
Disegno Luci Umile Vainieri Progetto Audio Paolo Astolfi aiuto regia Emiliano Bronzino
Assistente ai Costumi Roberta Orlando Assistente alle Scene Teresa Caruso Direttore di Scena Antonio Marinelli Datore Luci Gerardo Buzzanca Tecnico del Suono Paolo Astolfi Macchinista Luigi Flamia Elettricista Giulio Grappelli Capo Sarta Piera Mura Sarta Antonella Fuiano Attrezzista Giovanna Sfinga Scena Spazio Scenico Roma Costumi Sartoria Anna Mode '68 per gli abiti da Sposa Sartoria D'Inzillo Sweet Mode Scarpe Pompei Parrucche Rocchetti Trucco Massimo Toppi per Goddessitalia Luci Fonolight Fonica A.P. Audio Service Trasporti Move & Show Service Future Edizioni Musicali Gennarelli Bideri Foto locandina Marinetta Saglio Foto di Scena Tommaso Le Pera progetto grafico Veronica Ceccarelli Segretaria di Produzione Valentina Di Cesare Direzione Amministrativa Mercedes Lariccia
Distribuzione Lo Studio Martini – Ufficio Stampa Viola Sbragia
Organizzazione Generale Teresa Rizzo
Dr. Jekyll e Mr. Hyde
liberamente ispiranto
al racconto di Robert Louis Stevenson-
ideato e diretto da Giancarlo Sepe.
BENE E MALE: "due anime dimorano nei nostri petti". Questo teorema ha attraversato i tempi, i luoghi, gli esseri umani che giocano con le cose, da tiranni e da re illuminati, indifferentemente, senza rispetto per nessuno: a turno si è mostri e servi fedeli. Si ama e si odia. Questo è uno spettacolo basato sul doppio, sulla trasformazione, sull'accostamento di due segni diversi, due colori che stridono.
Gli anni del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, sono gli anni di Jack lo squartatore, gli anni del grande successo dell'attore Richard Mansfield, che proprio nei primi giorni di agosto ( 1888 ) si esibiva al Liyceum di Londra, in una trasposizione teatrale del romanzo di Robert Louis Stevenson. In un suo celebre saggio sulla vocazione artistica, che trova consolazione nella passione che l'uomo riserva solo alle cose che ama, intravediamo il Dr. Jekyll , che stanco dell'accademismo e convinto dell' eterogeneità dello spirito umano, cerca di dare corpo e fattezze all'altro lato del proprio animo, che langue, tenuto in soggezione dalle convenzioni e dagli scrupoli dettati dal peccato. Egli è come un artista che, amante della propria creatura, le da vita e l'accudisce, anche se si rivela una figlia snaturata, egli sa che proprio a lei si deve maggior cura. Jekyll persegue una vita diversa dalla sua, diversa dalla retorica del perbenismo: battezza, ama, protegge, odia e ammira la libertà di Hyde, in piena epoca vittoriana, invidia il suo coraggio. Come in una scena divisa in due parti, seguiamo i personaggi, ossessionati da un io camaleontico, in lotta con l'altra faccia della luna, del mondo. Ritroviamo dottor Jekyll in riva al mare, che sogna e si dispera, e sente l'aria dolce del sentimento. Segue i giovani e cade ai piedi della bellezza e della gioventù, spia una donna che ama e che rivede in altri luoghi: perversa e disumana, assassina. Canta alla luna, e balla con lei, ama non riamato. Odia ed è amato. La città di Jekyll è una città del peccato dove si muove un serial killer dell'ottocento, è una città fatta d'uomini divenuti mostri di egoismo, e di sontuose apparenze. Si ammazzano i poveri e si amano i ricchi, si mettono al mondo mostri e si bruciano angeli. Ci si trasforma in fragili lupi per difendersi, per non rischiare d'essere sopraffatti. Questo dualismo, quest'idea manichea del mondo, è la lotta tra il vecchio e il giovane, tra il passato e il futuro, tra musica e danza. La scoperta di un mondo sotterraneo che attiene a tutto il genere umano, il coraggio di vivere così come si è scoperto d'essere, e pagarne le conseguenze. Un viaggio nella sfera delle possibilità che si pongono davanti all'uomo, che non sempre può scegliere e che spesso diventa solo vittima. Londra 1888: in un vicolo è stato ritrovato il corpo di una prostituta martoriata da trentanove coltellate, il suo sangue lambisce la porta di un sotterraneo da cui provengono urla disumane, nel vicolo si affacciano giovani prostituti curiosi e donne dalla doppia vita, avvocati e politici , professionisti ossessionati dalla routine, alla ricerca di una verità diversa. Si odono rumori di carrozze che si squassano sulle strade umide e dissestate, insieme a voci di giovani da un club dove chi l'intrattiene, è uno strano personaggio basso e tozzo, che canta e dileggia le umane virtù. L'io e il suo doppio, l'io che lo trasforma, che vive in mezzo a noi, e di cui non sappiamo niente …
Cosa è meglio, chi è più degno di un altro? Noi viviamo, amiamo, lavoriamo, balliamo, e cantiamo, ma tutto ciò sembra non bastarci mai. Meglio sfidare la gravità, il pericolo, la piattezza, la consuetudine, l'equilibrio, e giocare con la vita, col tuo corpo scosso con violenza dalla diversità.
Cosa ci restituirà mai l'insensatezza della gioventù ? L'atmosfera è quella del fumetto d'autore, quello in bianco e nero, dove il sangue è come l'inchiostro, dove tra le musiche riecheggiano anche canzoni contemporanee, riarrangiate per lo spettacolo, e dove le danze nascono dall'estro dell'attore e dal fascino dei protagonisti, anche loro diversi, e assillati dal lato oscuro. Venti interpreti che cantano, recitano e ballano.
Giancarlo Sepe
Uff.Stampa Viola Sbragia 3358369150- 06 6792613
viola.sbragia@gmail.com
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