SUPERDIVERSO
teatro indecente
presenta
« L'ANIMA BUONA DEL SEZUAN »
Un pezzo di Luciana Lusso Roveto e Paolo Proietti
liberamente tratto da Bertold Brecht
In scena al Teatro Sala Uno di Roma, dal 26 al 30 maggio 2010 in piazza di Porta San Giovanni, 10, dietro la Scala Santa. Prova generale aperta al pubblico il 25 maggio ore 21, spettacoli dal 26 al 29 maggio ore 21, domenica 30 maggio, ore 18. Ingresso gratuito, gradita prenotazione.
"Come si fa a essere buoni quando tutto frana, il denaro manca e l'istinto della sopravvivenza, ma anche quanto di cattivo c'è in noi, lotta per farcela?" (L'anima buona del Sezuan, Bertolt Brecht)
Alla ricerca di un' "anima buona", tre déi scendono sulla terra, precisamente nella capitale della provincia cinese del Sezuan. Dopo un lungo pellegrinare riescono finalmente a trovarne una, si tratta della prostituta Shen Te, unica ad offrir loro ospitalità durante la notte. Il compenso per la generosa donna è di mille dollari d'argento, che Shen Te investe in una tabaccheria. Ma l'elargizione è accompagnata dal comandamento di continuare a praticare la bontà. Fatale errore, che solo gli déi, non costretti a maneggiare denaro come gli uomini, possono commettere. La malaugurata Shen Te, infatti, si ritrova da subito circondata da uno sciame di parassiti e postulanti che attentano alle sue fortune. Tra questi, un giovane aviatore disoccupato, Sun, interessato oltre che a lei anche al suo gruzzolo, che la mette anche incinta. Quando si tratta di preparare il posto a un figlio che deve nascere, però, occorre essere spietati e così Shen Te, che non sa esserlo, chiama il suo lontano e abile cugino, Shui Ta, a prendere in mano le redini dell'amministrazione al suo posto. Shui Ta, in realtà, non è altro che Shen Te travestita. L'epigolo dimostrerà come, nonostante tutto, sia possibile essere buoni in un mondo cattivo.
"L'anima buona del Sezuan" è un'opera scritta dall'esilio; Bertolt Brecht infatti si trovava esule tra la Danimarca e Finlandia quando, nel 1938-40, compose questo dramma dall'ambientazione "universale" che, come disse il drammaturgo stesso, può svolgersi in qualsiasi luogo dove l'uomo è sfruttato. La storia, infatti, si dipana in una Cina semieuropeizzata, che corrisponde al momento in cui dalla crisalide sottosviluppata e patriarcale nasce, anzi prorompe, l'economia capitalistica (rappresentata nell'opera dalla fabbrica di tabacchi di Shu Ta) . L'audacia di Brecht è proprio nell'aver raccontato nello stesso personaggio, uno e doppio - Shen Te/Shui Ta - la 'parabola' dello sviluppo del capitalismo, dove si riconosco gli stessi conflitti etico-sociali della nostra realtà contemporanea.
Superdiverso è una cooperativa sociale integrata composta da attori e danzatori abili e diversamente abili, già al loro nono spettacolo, diretta fin dal suo inizio da Luciana Lusso Roveto e Paolo Proietti. Lo spettacolo è stata realizzato grazie alla collaborazione della DMA Teatrodanza, riconosciuta nel 2009 'Centro di Formazione e Promozione Teatrale' dal Mibac e con il fondamentale contributo del Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Sociali e Promozione della Salute, Dipartimento promozione dei Servizi Sociali e della Salute, U.O. Disabilità e Disagio Mentale. E con il patrocinio del XX Municipio.
Il Progetto Superdiverso è nato nel 2001 come laboratorio di teatrodanza finanziato dal Dipartimento V all'handicap del Comune di Roma, finalizzato alla formazione e all'avviamento professionale nel campo dello spettacolo dei diversamente abili. Da allora, sempre grazie al sostegno del Comune di Roma, è diventato un luogo importante di formazione professionale. Questa originale esperienza ha suscitato nel tempo un interesse sempre più vasto da parte del pubblico e della critica, avvalendosi anche di collaborazioni di numerosi artisti e musicisti. Quest'anno le musiche originali suonate sul palco saranno create ed eseguite dal compositore e violinista Adriano Dragotta. Andrea Pagano, artista contemporaneo, si esibirà invece in una performance estemporanea di installazioni multimediali.
PER INFO:
Ufficio stampa: Sara Picardo, cell. 328.37.92.137, stampadma@gmail.com
D.M.A. Teatrodanza: tel. 06.33.25.05.92 – 338.36.38.443, dma.teatrodanza@alice.it
Teatro Sala Uno: tel. 06.89.53.11.54
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