Le due autrici, Elda Alvigini (che appunto ne è anche l'interprete) e Natascia Di Vito, hanno adattato ancora una volta il testo spostandolo più sulla tragicomica e grottesca giornata degli innamorati.
La vera originalità sta nell' aver creato un vero e proprio format teatrale, adattabile a ogni esigenza, un po' un' antiBarbie, da Barbie sogno d'amore, Barbie principessa a Inutilmentefiga sola a sanvalentino, Inutilmentefiga madre depressa.
L'impianto è sempre lo stesso, Elda è una quarantenne separata con un figlio, traumatizzata da un'infanzia e un'adolescenza, vissute sui valori dei genitori sessantottini; dipende dal suo cellulare, e nella giornata di san valentino ancora di più. Vorrebbe fare un fratellino all'adorato figlio Giacomo, possibilmente con l'ex, appunto ritenuto il padre perfetto…. ma dove si è persa??
La madre ex-femminista convinta, la assilla di telefonate e continua a confonderla, ma come lei che ha fatto le lotte per il divorzio e l'aborto va a fare il cammino di Compostela?? Ma perché la sinistra è franata nel cattocomunismo?
Ovviamente Elda va in analisi, e dopo aver approcciato analisti di scuole diverse, finalmente incontrerà il medico che la curerà, liberandola da false idee, e liberandola dalle figure ingombranti ed opprimenti della madre e del padre.
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