24 e 25 febbraio 2015
Non normale, non rassicurante
mise-en-espace di testi di Caryl Churchill
Curatrice del progetto Paola Bono
con Accademia degli Artefatti | Isola Teatro | lacasadargilla | Bluemotion
24
febbraio 2015
ore 20.30 Sbronzo abbastanza da dire ti
amo? a cura di Accademia degli Artefatti
regia di Fabrizio Arcuri
con Matteo Angius e Pieraldo
Girotto
ore 22.00 Sette
bambine ebree a cura di Isola Teatro
regia di Marta Gilmore
con Eva Allenbach, Tony
Allotta, Francesca Romana Di Santo, Armando Iovino, Mauro Milone, Vincenzo
Nappi, Fiammetta Olivieri, Pamela Sabatini, Simona Senzacqua
25 febbraio 2015
ore 20.30 L'amore del cuore a cura di lacasadargilla
regia di Lisa Natoli
con Sylvia De
Fanti, Tania Garribba, Lorenzo La Posta, Alice Palazzi, Francesco Villano
ore 22.00 Caffettiera blu
a cura di Bluemotion
regia di
Giorgina Pi
con Sylvia De Fanti, Mauro Milone, Aglaia
Mora, Laura Pizzirani, Simona Senzacqua, Francesco Villano
Angelo Mai
Via delle Terme di Caracalla 55a,
Roma
L’iniziativa è promossa dalla Società Italiana delle Letterate
Il 24 e il 25 febbraio appuntamento
all’Angelo Mai con la rassegna Non normale, non rassicurante, mise-en-espace
di alcuni testi della più importante drammaturga inglese contemporanea Caryl Churchill, un progetto a
cura della studiosa di Storia del Teatro Inglese Paola Bono, con Accademia degli Artefatti, Bluemotion, Isola Teatro e
lacasadargilla.
Altrove riconosciuta come drammaturga di prima
grandezza, Caryl Churchill rimane in Italia scandalosamente poco nota
al grande pubblico, ma apprezzata – verrebbe da dire, appassionatamente – da
chi ama, studia, pratica il teatro. Perché - per riprendere il titolo di un
suo breve articolo, scritto quando era poco più che ventenne – è un teatro “non normale, non rassicurante”,
che pone sempre nuove domande e apre nuove strade; un teatro che vuole essere,
ed è, insieme poetico e politico.
Abbastanza sbronzo da dire ti amo? comincia come una semplice per quanto tormentata
storia d’amore tra un uomo aggressivamente carismatico, Sam, e un altro uomo,
Guy, che nell’alcool – Abbastanza sbronzo da dire ti amo?– trova infine il
coraggio di lasciare per lui moglie e figli, irresistibilmente sedotto malgrado
sensi di colpa e tentazioni di ripensamento. È una storia d’amore un po’
sadomasochista di cui riconosciamo i tratti di felicità e solitudine, le crisi
e le momentanee separazioni, tutte le dinamiche di complicità e conflitto di
tanti rapporti di coppia, etero o gay che siano. Ma è anche una riflessione
ferocemente critica sull’espansionismo statunitense e sul rapporto di
amore/odio che lega tante persone a quel paese.
L’amore del cuore e Caffettiera blu sono i
due atti unici del testo Cuore Blu e si incentrano uno
sull’attesa e l’altro sull’inganno. In L’amore del cuore una famiglia –i
genitori Alice e Brian, la zia Maisie, il fratello Lewis – attende il ritorno
dall’Australia della figlia maggiore Susy; in Caffettiera blu un
truffatore mente a diverse donne di mezza età fingendo di essere il figlio dato
in adozione appena nato. Piccole storie, che una consumata e inventiva
manipolazione del linguaggio e della macchina teatrale trasforma in parabole
complesse: sulla futilità dell’esistenza, sulle aporie della comunicazione,
sulla natura costruita e fragile di un soggetto non più concepibile come
unificato e coerente. Le identità dei personaggi si disintegrano insieme alle
convenzioni e alle aspettative spettatoriali, in un gioco di “distruzione” che
revivifica l’idea stessa di teatro.
Sette bambine
ebree – Un dramma per Gaza- Tra fine 2008 e inizio 2009 la cosiddetta “Operazione Piombo Fuso” ha
visto un violento attacco alla Striscia di Gaza, con bombardamenti aerei e poi
con mezzi di terra e la penetrazione in territorio palestinese di forze
israeliane. Quando esse si ritirarono, Gaza appariva un campo di rovine: tra
1166 e 1417 i morti, milleottocento i bambini feriti; distrutte abitazioni
civili, edifici commerciali e pubblici, interi quartieri rasi al suolo;
gravemente danneggiate le infrastrutture essenziali. Turbata e indignata Churchill scrisse questo breve testo,
ora disponibile in rete a chiunque voglia rappresentarlo, senza pagamento di
diritti, con la sola condizione che si faccia una sottoscrizione a favore di Medical Aid for Palestinians. Sette
bambine ebree nasce dunque a caldo, per rispondere all’emozione umana e
politica di un evento sanguinoso; “è un
dramma ‘per’ Gaza, non a proposito di Gaza, pregnante di rabbia, empatia e
condanna, e dunque ancor più stupisce “il modo incredibilmente economico e
distillato” la compressione lucidamente poetica con cui Churchill tratta
argomenti dolorosi e complessi.
Paola Bono ha insegnato al Dams dell’Università
Roma Tre. Affascinata dalle trasformazioni di storie, temi, figure attraverso
diversi mezzi espressivi e attraverso secoli e culture, appassionata di teatro,
letteratura e didattica, attiva nel femminismo italiano e internazionale, cerca
sempre di tenere insieme i suoi diversi amori. Dunque ha partecipato alla
fondazione della Società Italiana delle Letterate, di cui è stata la prima
presidente; ha introdotto le riscritture di La
tempesta della poeta indiana
Suniti Namjoshi (Napoli, 2008); per la rivista DWFdonnawomanfemme, della cui
redazione ha fatto parte per molti anni, ha curato due
numeri monografici su “Mostrare il cambiamento. Donne politica spettacolo” (n.
4, 2005 e n. 1, 2006), e per lo European
Journal of Women’s Studies –
della cui redazione ha pure fatto parte per quindici anni – un numero su
“Spectacular Women” (n. 3, 2004, insieme a Roberta Gandolfi); in Schermi elisabettiani (Roma, 2003) ha raccolto saggi di su
alcuni film tratti da drammi del Cinque-Seicento inglese, a firma sua e di ex
studenti; con M. Vittoria Tessitore ha scritto un ampio studio alle molte
versioni de Il mito di Didone (Milano, 1998). Ha dedicato due libri,
uno a sua firma e l’altro a sua cura, alle versioni cinematografiche di testi
shakespeariani come film “di genere”: Il
Bardo in musical (Spoleto 2009) e Amleto
e Macbeth, Sfumature di noir
(Spoleto 2012).
I testi da cui sono
tratte le mises-en-espace sono
contenuti nel libro Caryl Churchill, Teatro vol. I, Editoria e Spettacolo (collana Percorsi) a cura di Paola Bono.
Info:
24 e 25 febbraio 2015 Non normale, non rassicurante
mise-en-espace di testi di Caryl Churchill
Curatrice del progetto Paola Bono
con Accademia degli
Artefatti | Isola Teatro | lacasadargilla
| Bluemotion
24 febbraio 2015
Ø ore 20.30
Sbronzo abbastanza da dire ti amo? mise en espace a
cura di Accademia degli Artefatti
con Matteo Angius e Pieraldo Girotto
regia di Fabrizio Arcuri
Ø ore 22.00 Sette bambine
ebree mise en espace a cura di Isola Teatro
con Eva Allenbach, Tony
Allotta, Francesca Romana Di Santo, Armando Iovino, Mauro Milone, Vincenzo
Nappi, Fiammetta Olivieri, Pamela Sabatini, Simona Senzacqua
regia di Marta Gilmore
25 febbraio 2015
Ø ore 20.30 L'amore del cuore mise
en espace a cura de lacasadargilla
con Sylvia De Fanti, Tania Garribba,
Lorenzo La Posta, Alice Palazzi, Francesco Villano
regia di Lisa
Natoli
Ø
ore 22.00 Caffettiera blu mise en espace a cura di Bluemotion
con Sylvia De Fanti, Tania Garribba,
Mauro Milone, Aglaia Mora, Laura Pizzirani, Simona Senzacqua, Francesco Villano
regia di
Giorgina Pi
Angelo Mai,
via delle Terme di
Caracalla 55°,
Roma
Ingresso a sottoscrizione