Øscena Festival
Nuovi teatri dalla Lombardia
Cagliari 11-14
ottobre 2012
Oggi, 26 luglio 2012 alle ore 11.30 nella terrazza del
Teatro Massimo di Cagliari, è stata presentata la 1° edizione di Øscena Festival, manifestazione organizzata dal Cada die Teatro e
dal Teatro Stabile della Sardegna con il sostegno di Fondazione Cariplo che intende offrire al pubblico uno spaccato
della nuova scena teatrale della Lombardia, in particolar modo quella sostenuta
e promossa dalla stessa Fondazione di origine bancaria attraverso il progetto
di Residenze Être.
La collaborazione tra il Cada
Die Teatro e il Teatro Stabile della
Sardegna nasce dalla forte esigenza di presentare alla città un teatro di
qualità e dal desiderio di andare ad esplorare ed indagare quel che si muove
nei nuovi teatri delle altre regioni d’Italia, dopo il raggiunto traguardo dei
centocinquanta anni d’unità, si vuole ripartire per un viaggio che nella nostra
umile ambizione vuole da quest’anno ai prossimi a venire, regione dopo regione,
presentare al pubblico cagliaritano le inquietitudini, le differenze e le
costanti di questo nuovo teatro.
La prima regione ospitata è la Lombardia con 6 compagnie scelte
tra le 22 delle residenze teatrali
del progetto Etre promosso da Fondazione Cariplo.
ØSCENA FESTIVAL vedrà la sua realizzazione nei rispettivi spazi che le
due compagnie animano: il Teatro Massimo
e il Teatro La Vetreria. Un modo per
mettere in collegamento la città, i pubblici e le poetiche col fine di
realizzare una nuova mappa del teatro cittadino.
Sono intervenuti alla conferenza:
Giancarlo Biffi, Direttore Artistico del Cada Die Teatro,
Guido De Monticelli, direttore artistico del Teatro Stabile della Sardegna,
Mimma Gallina, Consulente generale del Teatro Stabile della Sardegna intervenuta anche
per nome di Fondazione Cariplo.
Maria Grazia Sughi, presidente del Teatro Stabile della Sardegna
Enrica Puggioni, Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari.
L’Assessore alla Cultura si è detta
entusiasta di un progetto che nasce dalla sinergia tra due realtà teatrali di
grande spessore e va contro la visione di un teatro chiuso dentro schemi
artistici, di genere e di luogo. “Un idea forte che è possibilità di
arricchimento professionale per la nostra regione e che ha dimostrato capacità
di attirare finanziamenti privati da una fondazione lombarda”.
Øscena è la realtà a cui ci riferiamo, in cui ci costringiamo a
vivere e che ostinatamente giorno dopo giorno coltiviamo.
E chi può meglio raccontarci questo fenomeno di decadimento se
non chi lo subisce più pesantemente?
La generazione degli anni Ø, la generazione nata precaria, a cui
è negato ogni scampolo di futuro, e che tra l’11 e il 14 ottobre proverà a
narrarcelo attraverso la messa in scena di sei rappresentazioni da parte di sei
compagnie provenienti dalla regione più ricca d’Italia.
Compagnie di qualità e dal forte carattere che proveranno a
mostrarci con poetiche e modalità di messa in scena molto differenti fra loro,
l’oscena realtà in cui la nostra società è avviluppata.
Dura critica ad una società che gettatasi al folle inseguimento
dell’edonismo ad ogni costo, nell’arrogante impudenza di dissoluti
comportamenti ostentati senza vergogna, nella cessazione d’ogni simulazione, si
è fatta “scena”.
A questo punto, cosa può fare il teatro se non tornare a
raccontare il reale come fosse un’illusione?
Poiché come sosteneva un acuto sociologo, Jean Baudrillard: “Più
vero del vero si ha l’osceno” ma la casa della finzione che nell’amplificazione
del più vero del vero, ha sempre trovato la sua massima espressione, non è
sempre stata il teatro?
Allora che fare, quando l’osceno si pone come la fine della
scena, come il superamento d’ogni illusione o segreto?
Una scena defraudata dal reale, per non estinguersi non può che
assorbirlo, concentrarlo e come uno specchio rifletterlo in tutta la sua
spietata tragicomica oscenità.
Sarà questo quel che proveranno a mostrarci i nuovi teatri in
arrivo dalla Lombardia, e vi raccomando… non perdeteli, ne vale proprio la
pena.
Giancarlo Biffi
Guido De Monticelli
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