presenta
VIAGGIO DI SOLA ANDATA
Un libro di Rosario Maria Montesanti A Nino Manfredi
Venerdì 2 ottobre 2015 – Ore 19
Festival LA PAROLA CHE NON MUORE Direzione Artistica: Massimo Arcangeli, Giancarlo Liviano D'Arcangelo
Palazzo Alemanni Civita di Bagnoregio (VT)
Interviene l'autore
Letture di brani del libro di Pino Ammendola Al piano il maestro Stelvio Cipriani
La vita è un viaggio di sola andata E tutti aspettiamo, a volte con rassegnazione, l'ultima fermata. Basterebbe avere il coraggio di scendere una fermata prima e, forse, potremmo affrontare il capolinea in modo diverso.
Una sceneggiatura scritta su misura per Nino Manfredi; un film purtroppo mai realizzato. Da lui apprezzato, amato e fatto proprio, ora divenuto un romanzo edito da Teke Editori, in che sarà presentato venerdì 2 ottobre all'interno di Palazzo Alemanni di Civita di Bagnoregio nell'ambito del prestigioso festival "La parola che non muore" . Artefice ne è Rosario Maria Montesanti, da anni regista, sceneggiatore, autore televisivo per importanti programmi e documentari televisivi; scrittore dalla penna florida e leggera, come lieve è il modo in cui ha deciso di affrontare un argomento assai delicato: quello della terza età. Darsi una chance anche dopo aver perso l'amore di una intera esistenza, mettendo le abitudini a repentaglio ma caricandosi dell'energia di un pensiero costante: quel soffio vitale che ha dato un senso al passato e che puo' ancora ispirare un possibile presente e futuro di serenità e armonia interiore. Viaggio di sola andata - questo il titolo del libro che sarà illustrato, oltre che dall'autore, anche dalla voce di Pino Ammendola e dall'accompagnamento musicale del Maestro Stelvio Cipriani – racconta di Nicola, un ex impiegato ministeriale e vedovo, che vive con grande dignità la sua solitudine e le sue modeste condizioni economiche, ancorandosi alle abitudini e a piccoli e modesti riti quotidiani: una condizione fragile che, per lui, sarebbe inopportuno e grave sconvolgere. Una rete televisiva lo intervista e pur di raggiungere più ascolti, non esita a scardinare cinicamente la sua vita, rubandogli, con l'inganno, l'unico capitale di cui è ricco: la sua storia, i suoi sentimenti, la sua intimità. Una violenza così forte da portarlo sull'orlo del suicidio. Ma, prima dimettere in atto l'insano gesto, decide di onorare una promessa fatta molti anni prima a sua moglie Giovanna, un giuramento che per la prima volta, lo porterà lontano da casa, incrociando le tessitura di una ragnatela sentimentale che innesca la possibilità di un nuovo amore come nesso: un sentimento nuovo, mai provato prima, un peccato molto più grave di qualunque tradimento. Una riserva insperata di ossigeno, probabilmente l'ultima per molti, alla quale è fondamentale attaccarsi per respirare la parte forse migliore del proprio cammino esistenziale.
Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni +39 06 3225044 - + 39 328 4112014 info@elisabettacastiglioni.it
Viaggio di sola andata
di Rosario M. Montesanti Copyright 2015 Teke Editori Linea Editoriale da 0 a 100 Prima Edizione Aprile 2015 Teke Editori - Roma Editing Stefano Teloni Impaginazione Grafica Tiziana De Molli Stampato in Italia Andersen S.P.A. - Borgomanero (NO) ISBN 9788897217244
Sinossi: VIAGGIO DI SOLA ANDATA racconta una storia che raccoglie due realtà della nostra società, facendole confrontare e mettendole in contrapposizione: gli anziani con la loro solitudine e la televisione. Il mondo degli anziani è rappresentato da Nicola, ex impiegato ministeriale, vedovo, che vive, con grande dignità, la sua solitudine e le sue modeste condizioni economiche, ancorandosi alle abitudini e a piccoli e modesti riti quotidiani: una condizione fragile che, per lui, sarebbe inopportuno e grave scardinare. La televisione è una televisione cinica che, pur di raggiungere risultati in termini di audience, non esita a sfruttare le fasce più deboli della società, per emozionare e commuovere. Il vecchio Nicola diventa la vittima di questo modo di fare informazione. L'elemento scatenante della storia è un fatto di cronaca, un episodio amministrativo: a Nicola viene decurtata la pensione perché, per un errore, per anni, lo Stato gli ha assegnato più del dovuto. Per Nicola, niente di drammatico, se non l'obbligo di fare sacrifici più pesanti che, comunque, non intaccheranno la sua dignità. Per la televisione una golosa occasione per entrare, ad arte, nella sua vita privata. Una giovane giornalista raccoglie, all' insaputa di Nicola che è convinto di parlare a telecamere spente, una dichiarazione intima, privata. Quando queste parole vanno in onda, condite di sentimentalismi ipocriti e opportunistici, Nicola prova un'insieme di sentimenti: vergogna per la consapevolezza che milioni di persone sono entrate nel suo privato; senso di vuoto per il furto subito che gli ha tolto l'unico valore che conservava gelosamente: i suoi ricordi, i suoi sentimenti più nascosti, la sua filosofia di vita. L'unico desiderio per Nicola è quello di farla finita: se ti tolgono i soldi si può anche continuare a vivere dignitosamente; se ti tolgono l'anima non ha più alcun senso. A fermare l'estremo gesto dell'anziano un ricordo: il ricordo di una promessa fatta alla moglie malata, Giovanna che rivede nel suo letto di malattia : un viaggio di nozze mai fatto a Parigi. Decide di mantenere la promessa e, rimandando i suoi tristi propositi, prepara la di partenza per la Francia. Prima di andarsene vende tutto, rinnova il suo abbigliamento e, soprattutto regala i suoi risparmi al nipote Carlo, accompagnando questo dono con un discorso che reputa importante per il futuro del giovane: Il viaggio che tutti dobbiamo fare in questo mondo è un viaggio di sola andata e tutti sappiamo qual è il capolinea. Su questo autobus che è la vita si può viaggiare in tanti modi: c'è chi vuole stare seduto, comodo e c'è chi il viaggio se lo fa in piedi. Io ho scelto sempre di stare seduto, comodo e oggi ti posso dire che ho sbagliato, perché questa comodità mi ha negato tante cose. Chi sta in piedi magari è schiacciato, in mezzo alla gente, sente l'odore del sudore degli altri, viene spinto, corre anche il rischio che qualcuno gli rubi il portafoglio, però sta in alto e, a testa alta, si trova in una posizione dominante e può guardare fuori la realtà in continuo movimento, condividendo tutto quello che lo circonda. Chi sta seduto è comodo, ma é solo. Insomma, non è detto che scegliere le cose più facili e comode sia la scelta più giusta. Con questo ti voglio dire di non fare l'errore che ho fatto io; scegli di viaggiare in piedi con tutti i rischi che questo comporta. Lotta sempre per fare quello che vuoi perché certe scelte te le porti appresso per tutta la vita e, arrivato vicino al capolinea, ti accorgi che è troppo tardi e non puoi più tornare indietro. Il resto della vicenda è concentrato sul concetto che la vita è un bene troppo prezioso per perderlo, che la vita può cambiare solo se si sa rinunciare alle abitudini e alle certezze e se si ha la volontà di cambiare, accettando le novità. Il viaggio "solo andata" in Francia cambia l'esistenza di Nicola: nell'arco di pochi giorni entra in contatto con un mondo diverso, rappresentato da Marianne, anziana vedova, brillante, elegante e piena di energia, forse troppa, incontrata per caso in albergo e Antoine, ex marinaio bretone che lo porta in viaggio alla scoperta della Bretagna. Crede di aver trovato un amico, ma, da questo viene derubato, trovandosi, improvvisamente, solo in una terra sconosciuta. Questa ulteriore delusione lo spinge ad accelerare la soluzione estrema scelta prima della partenza per Parigi, ma ad aspettarlo c'è Marianne: un'altra, diversa, solitudine che, unita alla sua, potrà rappresentare, non solo una compagnia per il resto della vita, ma nuovo vigore, nuove energie. Marianne, sulla terrazza di Tour Montparnasse, riesce ad evitare l'insano gesto di Nicola e lo costringe ad assumersi nuove responsabilità portandolo con se' a Colmar, in Alsazia, dove ha sempre vissuto e dove ha lavorato una vita come direttrice del museo dedicato al creatore della statua della Libertà. E' in quel luogo magico che comincia la seconda vita di Nicola: una vita fatta di lunghe passeggiate, di pranzi gustosi, di partite a carte e di silenzi eloquenti.
ROSARIO MARIA MONTESANTI
(Foto: Martha Elisabeth Montesanti) Regista, sceneggiatore, autore televisivo Romano di nascita, dopo esperienze teatrali come autore, regista e interprete e attore di doppiaggio, nel 1974, si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia come direttore della fotografia e regista. Collabora con varie produzioni di spot pubblicitari e, come autore e regista, realizza per Rai 2 e Rai 3 vari programmi fra cui SERENO VARIABILE, CERCANDO CERCANDO, LIMOUSINE; LA GRANDE STORIA IN PRIMA SERATA, IL MIO '900, NATI SENZA CAMICIA; IO LO CONOSCEVO BENE… Realizza un film lungometraggio, opera prima, dal titolo: OLTRE LA NOTTE, in onda su RAI 1, RAI 2 e RAI 3. Ha collaborato come documentarista con l'ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI realizzando collane come CITTA' DEL MONDO, BELLEZZE DEL MONDO, MERAVIGLIE DELL'ARCHEOLOGIA; con l'ISTITUTO LUCE, con il Gruppo LA REPUBBLICA - L'ESPRESSO realizzando le collane:I SEGRETI DI ROMA di Corrado Augias; ITALIANI di Corrado Augias e Lucio Vilari, I SEGRETI DELLA MUSICA di Corrado Augias.
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