Torino, aprile 2016 - Mercoledì 4 maggio, alle ore 21, nell'auditorium del Grattacielo Intesa Sanpaolo, inaugura il ciclo di letture Natalia Ginzburg (1916 – 2016), storia di una voce, a cura di Giulia Cogoli. Un omaggio voluto da Intesa Sanpaolo nel centenario della nascita della scrittrice, cresciuta a Torino, figura di primo piano della letteratura italiana del Novecento.
Protagonista della serata il grande attore e regista Toni Servillo, che leggerà alcune pagine da Le piccole virtù. Il reading sarà preceduto da un'introduzione di Domenico Scarpa, curatore delle opere di Natalia Ginzburg edite da Einaudi.
Le piccole virtù è una raccolta scritta nel 1962 di testi autobiografici e saggistici che ripercorrono la vita della grande scrittrice, i suoi modi di «sentire» fatti, cose, voci.
"Per quanto riguarda l'educazione dei figli, penso che si debbano insegnar loro non le piccole virtù, ma le grandi. Non il risparmio, ma la generosità e l'indifferenza al denaro; non la prudenza, ma il coraggio e lo sprezzo del pericolo; non l'astuzia, ma la schiettezza e l'amore alla verità; non la diplomazia, ma l'amore al prossimo e l'abnegazione." (Le piccole virtù).
L'ingresso è gratuito su prenotazione.
È possibile prenotarsi per il singolo evento a partire da venerdì 29 aprile sul sito: www.eventi.grattacielointesasanpaolo.com/
La serata inaugura il programma di attività culturali che Intesa Sanpaolo offre alla città di Torino nell'auditorium del suo Grattacielo, in corso Inghilterra. Si tratta di un progetto articolato che consentirà alla città di conoscere gli spazi dell'edificio ideato da Renzo Piano non destinati all'operatività tradizionale della banca.
I prossimi appuntamenti con Natalia Ginzburg (1916 – 2016), storia di una voce:
- 10 maggio, alle ore 21: Anna Bonaiuto legge alcune pagine da Lessico familiare (1963), il romanzo autobiografico con il quale la Ginzburg vinse il premio Strega e che ha avuto uno straordinario successo internazionale di critica e di pubblico
- 18 maggio, alle ore 21: Lella Costa legge due delle undici commedie scritte fra il 1965 e il 1991, Ti ho sposato per allegria e La parrucca, testi teatrali solo apparentemente comici, che rivelano la multiforme curiosità intellettuale della scrittrice.
Natalia Ginzburg
Natalia Ginzburg, di cui ricorre il centenario della nascita il prossimo 14 luglio, è una delle voci più belle e più amate del Novecento. Ha scritto opere memorabili, i cui titoli sono passati in proverbio e fanno ormai parte della nostra lingua, anzi, della nostra vita quotidiana: Le piccole virtù, Lessico famigliare, Ti ho sposato per allegria. Le stesse sue vicende private – le peripezie di una folta famiglia di antifascisti torinesi di origine ebraica, tra gli anni '20 e '50 del '900 – appartengono a ciascuno dei suoi lettori: e ciò si deve proprio al linguaggio di quella famiglia, al suo lessico e ai suoi accenti. Si potrebbe dire, anzi, che Lessico famigliare non sia altro che la storia di una voce che da bambina si fa adulta, e che tenendosi nella penombra restituisce – con ironia ed empatia – ogni sfumatura delle persone, delle loro vicissitudini e dei loro stati d'animo. Era perciò naturale il desiderio di celebrare questa ricorrenza offrendo al pubblico la voce di Natalia Ginzburg. Fin dal suo primo breve racconto, scritto all'età di diciassette anni, Natalia Levi (questo il cognome di nascita) ha sperimentato forme di espressione sempre nuove: dalla novella al romanzo alla commedia, dall'autobiografia alla cronaca a quelli che lei stessa definì «saggi morali», dalla traduzione di classici fino alla poesia in versi e all'intervento civile legato al suo impegno in Parlamento. Romanzi come Le voci della sera o Caro Michele, affreschi storico-narrativi come Tutti i nostri ieri o La famiglia Manzoni, un pamphlet di furente asserzione come Serena Cruz o la vera giustizia, hanno segnato il loro tempo.
Ecco perché i testi di Natalia Ginzburg meritano di essere riletti ad alta voce: affinché risuonino fisicamente, oggi, tra i suoi lettori antichi e nuovi.
Auditorium sospeso
Il Grattacielo Intesa Sanpaolo offre al pubblico alcuni ambienti particolarmente suggestivi. Spazi permeabili alla vita della città, aperti agli appassionati dell'ingegno e della bellezza e a chi cerca nuove prospettive verticali. La hall del piano terra, aperta sul Giardino Grosa, completamente riqualificato nel 2014, conduce con due scale mobili all'Auditorium sospeso. Attraverso un sistema meccanizzato la sala, che può ospitare fino a 400 posti a sedere, assume in breve tempo tre diverse configurazioni: sala conferenze, concerto e spazio espositivo. La qualità acustica è assicurata da un sofisticato sistema di controllo dei rivestimenti a parete.
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