DAL 24 MAGGIO AL 3 GIUGNO, ORE 20.15 / RIPOSO LUNEDÍ 28 MAGGIO
Genova
con partenza dalla Stazione di Piazza Manin
DONNE IN GUERRA
uno spettacolo in viaggio sul Trenino Storico di Casella
Ideazione e regia Laura SICIGNANO
Testo Laura SICIGNANO, Alessandra VANNUCCI
Con Fiammetta BELLONE, Sara CIANFRIGLIA, Elena DRAGONETTI, Barbara MOSELLI, Irene SERINI, Raffaella TAGLIABUE
PRODUZIONE TEATRO CARGO
Donne in Guerra: donne di oggi raccontano le donne di ieri nello spettacolo-evento di Teatro Cargo a bordo del Trenino Storico che da Genova raggiunge Casella. Un cast tutto femminile: donne intense, appassionate, combattive; mogli, operaie o levatrici, staffette partigiane e militanti nazifasciste, ma anche ragazze qualunque. Donne diverse, le cui vite vengono ugualmente segnate dai drammatici eventi del conflitto. All'interno delle carrozze Belle Époque gli spettatori-viaggiatori diventano parte delle storie di "Donne in Guerra", testimoni e confidenti di drammi, amori, passioni, segreti, delitti, delle grandi e piccole battaglie quotidiane, quelle perse e le vinte, che le Donne in Guerra hanno dovuto vivere durante la Seconda Guerra Mondiale. I vagoni rossi del Trenino di Casella percorrono una tratta di 25 chilometri attraverso scorci mozzafiato verso l'entroterra ligure. Lo Storico Trenino di Casella è un gioiello di archeologia industriale: inaugurato nel 1929, ancor oggi è perfettamente funzionante e le sue carrozze sono trainate dalla più antica locomotiva elettrica d'Italia. Questo trenino ha conosciuto il periodo di maggior gloria proprio durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i suoi convogli erano presi d'assalto da coloro che si dividevano tra il lavoro in città e la famiglie sfollate nell'entroterra per sfuggire ai bombardamenti.
"La mia generazione è l'ultima ad essere cresciuta con i racconti della guerra, narrati da chi l'aveva vissuta in prima persona." -dichiara Laura Sicignano - "Abbiamo questo bagaglio preziosissimo. Si tratta di racconti spesso frammentari. La memoria degli anziani si fissa su alcuni singoli episodi, che vengono ripetuti all'infinito. E su dettagli. Raramente abbiamo trovato narrazioni compiute, ma piuttosto "schegge", aneddoti, immagini come lampi. Lo spettacolo nasce da frammenti di memoria raccontata o letta di quella guerra, di quei posti, che filtrata attraverso occhi contemporanei e pieni di stupore, diventa la Guerra, tutte le guerre. Le storie di queste sei donne sono emblematiche ed esplose come bombe.Le vediamo da vicino, queste donne, fissate per sempre in un gesto, in un atto eccezionale. Sul treno, nel bosco, nel deposito recitano ad un palmo da noi, promiscue come era promiscua la vita sui monti tra i partigiani o le notti nei rifugi antiaerei. Senza alcuna protezione. Esposte. Eroine profondamente femminili nel loro amore per la vita, mentre intorno a loro tutto era un gioco di potere e morte. Individualità fortissime sul treno, che però si uniscono in un coro indistinto nel bosco (luogo di streghe…) a piangere collettivamente il dolore di ognuna che diventa dolore di tutte."
Spettacolo menzionato per il premio UBU 2009 come miglior nuovo testo italiano
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