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lunedì 28 marzo 2011

SCHIO GRANDE TEATRO: “CASANOVA”, LA DECADENZA DI UN’EPOCA NEL RITRATTO IN DANZA DI ATERBALLETTO

“Casanova fu un baro, una spia, un imbroglione, un falsario, ma anche un perfetto cavaliere, un gran signore, uno straordinario giornalista, uno scrittore di razza”. Così Indro Montanelli definiva il leggendario seduttore veneziano, sdoganandolo dal marchio di semplice libertino che la sua figura ha spesso avuto agli occhi della storia. Casanova, quindi, come personaggio evocativo, a suo modo tragico, e molto stimolante per essere investigato anche con il linguaggio dela danza. Questo l’ha ben intuito Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto, che proprio a “CASANOVA” dedica lo spettacolo che andrà in scena per “SCHIO GRANDE TEATRO” martedì 29 marzo 2011 all’Astra di Schio (VI).
Aterballetto - la principale compagnia di produzione di spettacoli di danza in Italia e prima realtà stabile di balletto al di fuori degli Enti Lirici - porta così i suoi danzatori solisti di altissimo livello tecnico sul palcoscenico scledense per offrire al pubblico una serata speciale. Il corpo di ballo, in grado di confrontarsi con tutti gli stili e guidato con mano sapiente dalla direttrice artistica Cristina Bozzolini, ha compiuto un lavoro certosino e stimolante su Casanova, scoprendone una figura felicemente traducibile nell’arte del gesto. Oltre che a parole (la sua celebre biografia), infatti, Casanova si è espresso e raccontato con il corpo: per il suo sfrenato erotismo, ma anche per le dinamiche delle sue fughe rocambolesche e i suoi viaggi e duelli. La sfida di interpretare la figura dell’avventuriero veneziano e di una società al tramonto è stata colta da Eugenio Scigliano, che firma la coreografia dello spettacolo, con una cifra elegantemente dinamica ma al contempo eloquente; che attraverso una danza nervosa, spettacolare, espressiva e atleticamente esigente, rievoca il mondo del seduttore veneziano.

In “CASANOVA”, nel riproporre il fascino indistruttibile dell’eroe negativo, Scigliano sottolinea, oltre le apparenze, l’ineluttabile destino di solitudine del personaggio: una immagine di effimero vincente che nasconde la sua condizione di disperato perdente. “La scelta di operare su un piano tutt’altro che oleografico e didascalico, costruendo un linguaggio espressivo astratto, ma attinente ad emozioni, atmosfere e sentimenti del singolo protagonista, costituisce un forte stimolo e rende ottimale il rapporto creatore – interprete”. spiega Scigliano.
Circondato da una scenografia essenziale, ma chiaramente simbolica, dominata da un grande specchio, su musiche settecentesche, il Casanova di Scigliano diventa emblema di una leggerezza del vivere al bordo del precipizio, tratteggiato attraverso episodi cardine tratti dalla sua vita e trasformati dalla interpretazione coreografica. Il gioco della seduzione, diventa così uno spunto per letture amare e disincantate di una solitudine esistenziale nella quale è facile anche oggi ritrovarsi. Lo spettacolo, infatti inizia con il protagonista davanti al grande specchio sul fondale che ci introduce nel mondo più intimo del personaggio, solo con la propria immagine, carico di ricordi di una vita colma di avventure quanto di amarezze. Quindi, un susseguirsi serrato di sequenze sfocerà in un epilogo che riporterà all’immagine iniziale, ma moltiplicata, con tanti Casanova che salutano con un inchino sempre riflesso dal grande specchio centrale, un mondo che hanno pensato di sedurre senza riuscire a farne parte.

I biglietti (da 21 a 12 euro) sono acquistabili presso la Fondazione Teatro Civico di Schio dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12.30; oppure online collegandosi al sito www.vivaticket.it. sabato 26 marzo solo dalle 17.00 alle 19.30. Lunedì 28 e martedì 29 marzo anche dalle 17.00 alle 19.30.
I biglietti ancora disponibili si potranno infine acquistare al botteghino del Teatro Astra un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Da martedì 29 marzo, una piacevole novità accoglierà il pubblico scledense: a partire dalle ore 20.00 nei giorni di spettacolo di “SCHIO GRANDE TEATRO” sarà infatti attivo il nuovo equobar nel foyer del Teatro Astra. Al bar, gestito dai volontari della cooperativa sociale AlterATTIVA, il pubblico potrà gustare i prodotti del commercio equo e solidale.

“SCHIO GRANDE TEATRO” 2010-2011 è promosso dalla Fondazione Teatro Civico in collaborazione con il Comune di Schio e il Circuito Teatrale Regionale Arteven, con il sostegno di: Gruppo Ceccato, Banca Alto Vicentino, Ipermela, Latterie Vicentine, Cantina Beato Bartolomeo di Breganze e il Giornale di Vicenza per la cultura.

Informazioni per il pubblico
Fondazione Teatro Civico Schio
(Palazzo Fogazzaro - via Fratelli Pasini 44)
Numero verde 800601171 - info@teatrocivicoschio.it
www.teatrocivicoschio.it

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