Primo appuntamento il 25 novembre. I docenti: Carlo Presotto, Paola Rossi, Matteo Balbo e Pierangelo Bordignon.
(Vicenza, 13.10.2015) Dopo il successo dello scorso anno torna "TEATRO SOCIALE E DI COMUNITÀ", il percorso formativo proposto dal Centro di Produzione Teatrale e Cooperativa Sociale Onlus La Piccionaia in connessione con Polo Giovani B55, dedicato in particolare a operatori di comunità, educatori, insegnanti e animatori ma aperto a tutti gli interessati. Il corso verrà presentato giovedì 15 ottobre al Polo Giovani B55 (ore 19.30). Le iscrizioni sono aperte fin d'ora e fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il progetto è realizzato nell'ambito di "Terrestri 2015-2016", la stagione del Teatro Astra curata da La Piccionaia per il Comune di Vicenza con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Circuito Teatrale Arteven e Askoll.
Condotto da Carlo Presotto, Paola Rossi, Matteo Balbo e Pierangelo Bordignon,
il corso prevede momenti sia teorici che pratico-esperienziali, nonché
la visione di una selezione di spettacoli al Teatro Astra e l'incontro
con alcuni tra gli artisti della scena nazionale più significativi dal
punto di vista sociale. Il calendario si svilupperà con una serie di
incontri a cadenza periodica suddivisi in moduli, durante i quali si
analizzeranno le pratiche teatrali nei contesti educativi e sociali,
passando anche per una serie di esperienze laboratoriali con un
approccio integrato tra i metodi e gli strumenti proposti dai diversi
docenti. Tutti gli incontri si terranno il mercoledì al Polo Giovani Bcinquantacinque (ore 18.45) avranno la durata di 2 ore circa (tranne sabato 20 febbraio alle ore 15).
Il primo modulo, "L'arte dello spettatore (25 novembre e 16 dicembre), sarà condotto da Carlo Presotto,
attore, regista e docente universitario che a partire dall'animazione
teatrale ha sviluppato una ricerca tra arte e relazioni in contesti di
costruzione di comunità (tra le sue esperienze recenti, le audioguide
teatrali "Silent Play" e la formazione di un gruppo di lettori volontari
in ospedale con "Tessitori di voce"). I due incontri approfondiranno
gli strumenti per rendere consapevole la propria esperienza di
spettatore di fronte alle opere di un teatro, quello contemporaneo, nel
quale non esistono più modelli di riferimento. L'obiettivo è di uscire
dalla soggettività e mettere a confronto le proprie riflessioni ed
esperienze sensoriali ed emozionali, con l'aiuto anche di alcuni
esperimenti sul tema della grammatica della visione.
Il secondo modulo, "La narrazione autobiografica" (20 gennaio e 2 marzo), sarà condotto dall'attrice Paola Rossi, conduttrice di laboratori per bambini e adolescenti e impegnata da anni nel teatro
sociale e di comunità, con spettacoli corali che hanno come obiettivo
la condivisione di un'esperienza di gruppo, la riflessione personale, la
comunicazione di un modo "altro" di relazionarsi con lo spazio, il
tempo, il corpo. Durante il suo laboratorio, la narrazione
autobiografica diventerà materia di un racconto collettivo fatto di
ricordi ed esperienze personali: oggetti, giochi e parole saranno i
pretesti dai quali scaturiranno le storie, frammenti con i quali il
gruppo sarà invitato a interagire fino alla composizione un puzzle che
restituirà una storia eterogenea e condivisa.
Il terzo modulo, "Il corpo totem", eccezionalmente di sabato e in un'unica giornata (20 febbraio ore 15), sarà condotto da Matteo Balbo,
attore e pedagogista impegnato da anni nel teatro ragazzi, nel
contemporaneo e nella progettazione e realizzazione di laboratori di
teatro con ragazzi e adulti. Il laboratorio sarà un incontro alla
ricerca del corpo comunicante, per costruire e ricostituire relazioni
profonde con se stessi e con la comunità di appartenenza attraverso il
primo strumento di contatto e connessione.
L'ultimo modulo, "La relazione gioco" (23 marzo e 6 aprile) sarà condotto da Pierangelo Bordignon,
attore, formatore e docente universitario impegnato nella conduzione di
laboratori di teatro per bambini e adolescenti a partire da una
concezione dell'esperienza creativa come esperienza di vita. Il
laboratorio verterà sul tema del gioco come esperienza primaria, non
finalizzata se non a se stessa e capace di raccogliere significati
ineffabili. A partire da qui, il gruppo andrà alla scoperta di una parte
del mondo che il gioco può rappresentare: la relazione.
A
questo programma si aggiunge la visione di quattro spettacoli
particolarmente significativi, all'interno della stagione del Teatro
Astra "Terrestri 15/16" (tutti alle ore 21). Giovedì 26 novembre verrà proposto "MDLSX" di Motus,
un'esplorazione teatrale sui confini e sulla libertà del divenire in
cui brandelli autobiografici collidono con i luoghi più significativi
dell'universo dei manifesti queer. Venerdì 11 dicembre sarà la volta di "INFERNO" di Babilonia Teatri, uno spettacolo nato dall'incontro con gli attori - non attori del gruppo Zero Favole
(Reggio Emilia), impegnato nello studio delle pratiche teatrali
nell'ottica dell'inclusione scolastica dei giovani disabili. In scena,
attori che non fingono: anzi, sono se stessi, per raccontare il mondo
delle persone con disabilità facendo esplodere il loro bisogno di
esserci, di gridare con rabbia e con calma, con ironia e con gioia la
loro fame di vita e la loro imperturbabile determinazione nel
raccontarsi. A seguire (venerdì 26 febbraio) verrà proposto "DRAMMATICA ELEMENTARE" dei Fratelli Dalla Via,
un viaggio dentro al linguaggio, alla sua forza ritmica e
contenutistica e al potere che hanno le parole di mutare i pensieri e la
società. Infine, sabato 9 aprile sarà la volta di "AMLETO" di Francesca Pennini / Collettivo Cinetico,
che coniugherà la danza con le forme ludiche dell'intrattenimento nella
sperimentazione di una diversa forma partecipativa all'arte dal vivo.
Fuori rassegna, verrà proposto anche "VOGLIO LA LUNA" di Teatro Pirata (domenica 20 marzo, ore 15 e 17),
uno spettacolo di Teatro Ragazzi nato dall'incontro con Fabio, un
ragazzo con la sindrome di Down che ha lavorato da vero attore creando
un personaggio unico e donando a una storia "normale" la fragile e
incomprensibile bellezza della vita.
"Un laboratorio per incontrare artisti, scambiare strumenti, apprendere tecniche – spiega Carlo Presotto
- intorno ad una definizione in continua mutazione come quella del
teatro sociale e di comunità. Una definizione che individua all'interno
dei percorsi artistici quelle istanze che elaborano connettività,
domande, spaesamenti e migrazioni. Quando il teatro cerca un altro
sguardo per non morire ogni giorno, omologandosi. Quando si alimenta di
ciò che teatro non è per fornire alimento a ciò che non è teatro".
La quota di partecipazione al corso
(4 moduli + 7 spettacoli) è di 120 euro (75 euro per gli abbonati alla
stagione completa di "Terrestri"). È prevista anche una formula parziale
(2 moduli + 3 spettacoli) per 80 euro (45 euro per gli abbonati).
Biglietto di 5 euro per "Voglio la luna".
Info e prenotazioni: Ufficio Teatro Astra, Contrà Barche 55 – Vicenza; telefono 0444 323725, info@teatroastra.it, www.teatroastra.it
Nessun commento:
Posta un commento