ricci/forte, in coproduzione con benvenuti / garofano verde / festival internazionale castel dei mondi
presentano
MACADAMIA NUT BRITTLE
di
ricci/forte
con
Anna Gualdo_Fabio Gomiero_Andrea Pizzalis_Giuseppe Sartori
regia
Stefano Ricci
17 novembre 2010 VENEZIA, Teatro Goldoni
20/21 novembre 2010 TRENTO, Teatro Spazio 14
9/11 febbraio 2011 BOLOGNA, Teatri di Vita
24 febbraio 2011 MACERATA, Teatro Lauro Rossi
12/17 aprile 2011 MILANO, Teatro Elfo Puccini
Una lunga ed estenuante veglia notturna nel ventre molle di una quotidianità fatta di perdite, fallimenti e rinunce, nella quale accendere imprevedibili lampi di sazietà. È il gioco dell'identità perennemente in divenire, che fa caparbiamente aggrappare tre adolescenti senza età al paracadute di un'infanzia che precipita verso la necessità della crescita, verso gli schemi imposti dall'ordine sociale, il cuore pulsante di Macadamia Nut Brittle di ricci/forte, in scena al Teatro Goldoni di Venezia il 17 novembre alle ore 19.30, nell'ambito della rassegna EXTREME.TEATRO. Dopo lo spettacolo, il Teatro Carlo Goldoni ospita la presentazione ufficiale del libro "Macadamia Nut Brittle (primo gusto) di ricci/forte", a cura di Andrea Porcheddu, edito da Titivillus; intervengono Stefano Ricci, Gianni Forte, Andrea Porcheddu e l'editore Enrico Falaschi.
Tra i prossimi appuntamenti, Macadamia Nut Brittle sarà il 20 e 21 novembre al Teatro Spazio 14 di Trento. Nel 2011, inoltre, lo spettacolo sarà dal 9 all'11 febbraio a Teatri di Vita a Bologna, il 24 febbraio al Teatro Lauro Rossi di Macerata e dal 12 al 17 aprile al Teatro Elfo Puccini di Milano (preceduto dal 5 al 10 da Troia's Discount e seguito dal 18 al 20 da Pinter's Anatomy di ricci/forte).
Dall'incontro tra l'immaginario di Dennis Cooper, uno degli scrittori più affascinanti e controversi del panorama letterario statunitense contemporaneo, e ricci/forte, al secolo Stefano Ricci e Gianni Forte, definiti i due enfant prodige della nuova scena drammaturgica italiana e invitati a presentare le loro performance e i loro allestimenti in vari paesi europei (Francia, Inghilterra, Germania, Grecia, Romania), nasce uno spettacolo che è già diventato un cult, dopo il successo di critica e di pubblico della presentazione nel 2009 del primo studio al Festival Garofano Verde di Roma, al Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria, a Omissis Contemporary Performing Arts Festival di Gradisca d'Isonzo e all'Eruzioni Festival di Ercolano e le tappe, nel 2010, al Teatro Studio di Scandicci, al PiM Spazio Scenico di Milano, al Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi di Roma, al Teatro Civile Festival di Legambiente di Monte Sant'Angelo, a ES.TERNI5 Festival Internazionale della Creazione Contemporanea di Terni, al Festival Le Voci dell'Anima di Rimini al Prospettiva 2 Festival d'Autunno di Torino.
Spettacolo che rappresenta un unicum nel panorama della produzione teatrale italiana di ricerca, in forza di una scrittura pirotecnica e di una regia originale e innovativa, che porta allo stremo la resistenza e le possibilità fisiche dei performer, Macadamia Nut Brittle è una fiaba crudele sull'adolescenza. Ha per protagonisti tre ragazzi (Fabio Gomiero, Andrea Pizzalis, Giuseppe Sartori), esploratori di sconosciute regioni esistenziali, sospesi in un limbo di cattiveria e stupore, che prendono il nome da un popolare gusto di gelato della Haagen Dasz; a essi fa da contrappeso una donna (Anna Gualdo), supereroina del quotidiano, consumatrice seriale di telefilm, in cerca di punti di riferimento in un deserto d'amore.
Il ritmo incalzante di un talent show, lacerato da monologhi di feroce intensità, porta il pubblico di spettatori-voyeur a riflettere, senza sconti e senza eufemismi, sul plastico mondo dei foreveryoung, sulla rimozione della soglia dell'età adulta, sugli incantamenti di una popolarità da Grande Fratello, sulla logica dei meccanismi televisivi che si fanno ordine e misura del mondo. E sull'ineluttabilità di quella data di scadenza improrogabile che è la morte. A fare da fondale a una parata di magnifiche ossessioni, forse strenui tentativi di salvezza, è uno scarno quanto desolato paesaggio di macerie colorate e pop, agitato da una bulimia di consumi. Una tensione vigorosa e sanguinante, fra esplosioni di violenza, esercizi di ginnastica sessuale estrema ed esplorazione del corpo e dei suoi limiti, senza tabù.
Macadamia Nut Brittle non è intrattenimento, ma elettroshock. Porta in scena le nude emozioni dello spettatore e vuole riattivare i meccanismi di un pensiero critico, vincendo il torpore televisivo. Si ride, si soffre, ci si eleva e ci si schianta senza un attimo di respiro. Senza catarsi.
"Non sappiamo quale sia la verità… l'importante è che l'ambiguità sia chiara. Per questo, nell'epoca delle passioni precotte, dei sentimenti in doppiopetto di grisaglia ci siamo saziati alla tavola di Dennis Cooper, alla scabra poesia di cui è imbandito il suo universo letterario. Abbiamo tentato di raccontare, con mozartiana impudenza, una fiaba crudele sull'adolescenza. Scardinare le porte della cosiddetta normalità sessuale, suonare la grancassa del mondo dei foreveryoung, spargendo sale sulle ferite di una realtà brutalmente viva è stato quasi automatico mentre sfilavano sotto gli occhi i temi ossessivi di Cooper.
Le mutilazioni, le punizioni corporali, il sesso reiterato fino all'estinzione nascondono una pericolosa in quanto "pura" tendenza al gioco: un gioco infantile, uno svago che abbiamo dimenticato uscendo dalle mura domestiche. Il tempo che passa, il richiamo forzato ad una maturità catalogante lasciano intravedere la sagoma sfocata di un bambino che chiede aiuto. Ed è quello che abbiamo fatto. Siamo scattati alla richiesta di soccorso gettando un salvagente in un oceano: putrido come un reality show, duro e ghiaccio come i giorni da ex illusi cresciuti. Lo sguardo lisergico di Cooper si è intrecciato così con il nostro, nutrito dello stesso disagio, delle stesse mancanze, di identiche perdite. L'attesa notturna di quattro divoratori di gelato Haagen Dasz (il Macadamia Nut Brittle del titolo), in un reparto ospedaliero, su un aereo o in una casa dei giochi sull'albero, si materializza in un tamagotchi onirico, in cui si fanno i conti con un processo identitario che, se da una parte lascia liberi, dall'altra sviluppa un senso di estraniamento da un pianeta che ci scivola via sotto i piedi. Nella fluttuazione emotiva, privi di cintura di sicurezza, scendiamo in picchiata verso un libertinaggio imprevedibile che possa riappropriarci di un gusto, di un peso. La rumba degli strappi è iniziata; le lacerazioni segnano le figure trasformando in un incubo ad occhi aperti il sogno romantico della famiglia felice da Mulino Bianco.
Vittime, carnefici, protagonisti di questo snuff movie che la vita offre siamo noi, alla disperata ricerca di amore in un mondo impossibile: perché alla fine anche la Natura, come gli uomini, è troia e infedele. Sempre."
ricci/forte
Venezia – Teatro Goldoni, San Marco 4650/b 17 novembre ore 19.30
Biglietti: Posto unico non numerato - Biglietto singola recita € 10 – ridotto € 8. Giovani a teatro € 2,50
Orario biglietteria: da lunedì a sabato 10.00-13.00 - 15.00-18.30 e un un'ora prima dello spettacolo
prenotando telefonicamente al n. 041.2402019 (da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 17.00)
Informazioni: 041.2402011 - 041.2402014
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