Cinema e Teatro
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sabato 31 marzo 2012
PASSIONE VIVENTE CONVERSANO, MARTEDI 3 APRILE, ORE 19,30 -
Sacra Rappresentazione "Jesus Rex Judaeorum"
La Passione Vivente, Città di Conversano
Martedì 3 aprile 2012, alle ore 19,30.
CONVERSANO (Bari) – Conversano come Gerusalemme con la Sacra Rappresentazione della Passione Vivente "Jesus Rex Judaeorum", martedì 3aprile 2012, alle ore 19,30. (in caso di pioggia o intemperie l'evento si terrà il giorno 4 aprile). Un appuntamento molto atteso che trasforma la Città di d'Arte in un set cinematografico per far rivivere le ultime 12 ore di Gesù di Nazareth. Suggestiva ed emozionante, la Passione Vivente coinvolge ogni anno l'intera comunità che, tra figuranti e attori protagonisti, partecipa ad una rappresentazione artistica che non perde il suo carattere sacrale, grazie all'attenta regia di Lucio Giordano, anche ideatore. Nel corso di questi anni l'evento è diventato sempre più significativo e atteso, una conferma è stata l'affluenza dei visitatori provenienti dalle provincie e regioni limitrofe.
I PROTAGONISTI - Numerosi sono gli elementi innovativi che caratterizzano l'edizione di "JESUS REX JUDAEORUM": nuove location, nuove scenografie, nuovi costumi ed armi di scena e nuovi attori e figuranti. Quest'anno, il Nazzareno sarà interpretato da DARIO FAGGIANO regista e attore di Conversano. Elemento della Compagnia Teatrale Marienbad, negli ultimi anni ha frequentato stage teatrali di approfondimento con professionisti del settore come Jurij Ferrini e Woody Neri. La tournèe nel sud Italia con la drammatizzazione dedicata alla Passione, Morte e Risurrezione di Cristo 'Via Crucis Via Lucis', lo ha visto protagonista nel ruolo di Gesù affiancato dall'attrice Claudia Koll nel ruolo della Madonna, mentre l'ultimo lavoro è stato quello con l'importante ruolo da protagonista, nei panni dell'assassino, nella fiction di RAI 3 'Amore Criminale' con la regia di Matilde D'Errico andata in onda in seconda serata il 24 marzo.
Riconfermato invece, nei panni del Sommo Sacerdote Caifa è l'attore Giovanni Ramunni, veterano della manifestazione artistica conversanese, che dopo il suo esordio come attore nelle vesti del Sommo Sacerdote, ha potuto scoprire la sua latente passione artistica,concretizzata successivamente in ruoli di prestigio per varie fiction televisive nazionali,quali per esempio "Ama il tuo nemico 2","Il giudice Mastrangelo 2" ,"Mogli a pezzi" ,"Crimini 2" ,"Nebbie e Delitti 3" ,e tante altre. Il "cattivo" Sommo sacerdote sarà interpretato dall'ottimo attore conversanese Antonio Renna, che di anno in anno sa dare la giusta emozione al ruolo che ricopre coinvolgendo tutti i neo attori che compongono l'intero Sinedrio. Renna è tra i fondatori della compagnia filodrammatica conversanese "LUCIANA LOCAPUTO". Il procuratore Ponzio Pilato sarà interpretato dall'ottimo attore (da sempre vicino alla passione vivente) Vito Galizia, con il suo inseparabile fido centurione Quintilio, l'attore Roberto Berardi che negli anni si sono formati, dando grande prova d'attore, dimostrando padronanza della situazione creata per l'evento.
Nicodemo sarà interpretato da Luciano Maggi, bravissimo ed elegante attore di teatro, il quale inizia a muovere i primi passi nel Teatro nel 1973 all'età di 16 anni sotto la guida della Maestra ITALIA OLIVIERI DE GENNARO. Dal 1974 al 2010 tante sono state le produzioni teatrali-televisive messe in scena di autori come: (C.Goldoni) - ( S. Beckett) - (Niccodemi) – "Processo a Gesù" (D. Fabbri) –(O'Neill) - (A. Miller) (T. Williams) – "Un tram che si chiama desiderio" (T. Williams) - "La piccola città" (T. Wilder) –(C. Dickens) –(Plauto) – (B. Brecht) - (L. Pirandello) - (E. Ionesco) - (N. Coward) e tantissimi altri autori. Nel 2011 - Fiction "Il prezzo del potere" nel ruolo di Renato Scalise , Regia Daniele Filograna (di prossima programmazione), 2011 – opera teatrale "L'importanza di chiamarsi Ernesto" nel ruolo del reverendo Chasuble - Nickolaus Production, Regia Pier Maria Cecchini , 2011 – Film "Liscio come l'olio" nel ruolo di Don Luciano, Regia Vito Gius Potenza (di prossima programmazione). Il Capo dei Centurioni Romani sarà interpretato dall'attore Paco Bucci, di Canosa di Puglia.
SCENOGRAFIA - Il nuovissimo cenacolo è stato ricostruito e arricchito con nuovi elementi scenografici fedeli all'epoca sulla suggestiva scalinata di "Rampa Villa" ; Il Getsemani curato nei minimi particolari all'interno della secolare "Villa Garibaldi". Altri nuovi allestimenti scenografici composti da enormi tripodi saranno apposti nella Piazza XX Settembre (piazza municipio) dove sarà allestito l'accampamento dei soldati romani, dove avverrà uno scontro armato trai i soldati del tempio ed appunto i centurioni romani; Mentre Il Tempio del Sinedrio ed il processo di Gesù ad opera dei Sommi Sacerdoti, quest'anno subirà una trasformazione scenografica oltre alla nuova e più suggestiva location situata sulla balconata adiacente la Torre Dodecagonale da dove si potrà ammirare dall'ampio spazio di Corso Domenico Morea, dove sarà allestito il nuovo pretorio con l'accampamento romano, da dove partirà Ponzio Pilato; le prigioni dei Ladroni e Barabba saranno ubicate sulla Muraglia di San Benedetto; il Processo di Pilato a Gesù vedrà nuovamente il maestoso scenario della balconata della Pinacoteca del Castello, arricchita con la colonna dove Gesù verrà flagellato alla vista di tutti. La grandiosa scenografia su Largo Castello che vede come sfondo nella scena della Crocifissione la Gerusalemme antica, riprodotta e riproposta dalle immagini dei sassi di Matera sarà arricchita di materiali scenografici, per un totale di 600 mt quadri .
La direzione e il coordinamento artistico è affidato a Domenico Giordano, mentre Fabrizio Orlando, curerà le coreografie che consentiranno di simulare, per esempio un suggestivo scontro tra i Soldati del Tempio ed i Centurioni Romani nella splendida location di Piazza XX Settembre (sede del Municipio). Mentre, sfruttando l'esperienza del maestro Stefano Galizia, sono state selezionate con rigore le emozionanti musiche che costituiranno la colonna sonora della Rappresentazione. La Regia è affidata al "Patron" della Sacra Rappresentazione, Lucio Giordano, e supportata dalla preziosa collaborazione di professionisti del settore e non, quali: direttori della fotografia, scenografi, architetti, artigiani ed operai specializzati che lavorano circa quattro mesi per la giusta riuscita della Manifestazione.
L'evento si svolgerà nel centro storico di Conversano, sfruttando le splendide scenografie monumentalistiche e paesaggistiche ereditate dalla ricca storia del "vecchio paesino" collinare situato in provincia di Bari. Centro storico caratterizzato da suggestivi scorci, strade, piazze, palazzi nobiliari, chiese, monasteri e opere d'arte.
Il tutto si svilupperà,inoltre, a ridosso del Castello, dando così la possibilità al numeroso pubblico previsto, di fruire di ampi spazi. La realizzazione della Sacra Rappresentazione: JESUS REX JUDAEORUM "PASSIONE VIVENTE città di CONVERSANO" è opera dell'incessante e appassionante lavoro dell'Associazione "SPETTACOLO E SOLIDARIETA' " con la collaborazione della nuova associazione culturale "Sensazioni del Sud" di Conversano, con il patrocinio del "Comune di Conversano Assessorato alla Cultura e Turismo" e dall'Assessorato al turismo e cultura della Provincia di Bari.
Evento che si ripete da quasi vent'anni, ma che riesce sempre ad emozionare un vasto pubblico, affascinato non solo dalla storia che rappresenta, ma anche dalla particolarità della location e dalla straordinaria bravura di tutti i suoi interpreti, dal più piccolo un bambino di circa un anno d'età, al più anziano, uno straordinario uomo ottantenne nelle vesti di un sommo sacerdote. Figuranti (tutti volontari) che dimostrano grande impegno, serietà e professionalità,riuscendo ad immedesimarsi nel loro ruolo al punto di commuoversi e far commuovere gli spettatori. Quella di quest'anno sarà un'altra grande PASSIONE VIVENTE.
venerdì 30 marzo 2012
GLI "EROI" DI ANDREA PENNACCHI: DA OMERO A KILL BILL, DA SAN SIRO AD AGAMENNONE
La serata, infatti, fa parte del percorso “La Parola ai Giurati”, con cui Arteven, Regione Veneto e il Teatro Stabile del Veneto fanno conoscere al pubblico gli spettacoli finalisti al Premio Off#2: gli abbonati a dieci spettacoli PLAYTIME entreranno in sala gratuitamente, mentre per tutti gli altri spettatori sarà disponibile un biglietto unico al costo di 5 euro.
“Mio padre è tornato senza racconti dalla sua guerra, quella che doveva essere l’ultima, mondiale come quella di Troia - racconta Pennacchi -. Diceva che non aveva niente di epico la sua storia, solo brandelli, ricordi di fame, paura, il campo di concentramento. È per questo che mi ha regalato l’Iliade: per calmare la mia fame di storie, ed è per questo che ciclicamente torno all’Iliade”.
Cosa rimane oggi dell’Iliade? È possibile raccontarla ancora? “Eppure basta poco - continua l’autore -: basta trovare un episodio che risuoni della tua esperienza personale e lo puoi usare come grimaldello per entrare in questa fortezza piena di tesori appena velati dal tempo, intimorito e umile di fronte alla bellezza”.
Ecco allora che “EROI” prova a guidare gli spettatori “nel vedere nella propria mente, riempiendo le parole del narrato con le immagini della propria esperienza e della fantasia”. Nello spettacolo, il narratore utilizza i ricordi di scuola e da qui parte per una affabulazione dove si incontrano Bush e Agamennone, Omero e Kill Bill, lo stadio di San Siro e l'Iraq, maestri di judo ed eroi della mitologia. Nello spettacolo, la città di Troia diventa uno «Stato canaglia» e la bella Elena si trasforma nel primo caso di «disinformazione bellica» della storia: “regalando infiniti spunti di riflessione sulla violenza e sulle economie della guerra e sulla vera natura dell’eroismo”, conclude l’autore.
“L'eroe è il protagonista di uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporta il consapevole sacrificio di se stesso, allo scopo di proteggere il bene comune. - commenta Mirko Artuso -. Un segno di questa passione è rimasto nel parlato nelle vesti del verbo cantare, che indica un modo diverso di parlare, più alto e raffinato del normale esprimersi nella lingua comune; in letteratura troviamo infatti il termine "canto”. Da questa passione deriva il fascino che mi spinge a far da guida al racconto di Andrea Pennacchi”.
Gli spettatori potranno continuare a usufruire del foyer del Teatro, collocato nel piano rialzato di Villa Dei Leoni.
Il foyer aprirà alle ore 20 delle sere di spettacolo: l’ingresso avverrà dalla scalinata di Villa dei Leoni, accessibile da Riviera Silvio Trentin. Durante le sere di spettacolo nel foyer saranno attivi la biglietteria, un angolo ristoro e un bookshop proposto dall'assessorato alla Cultura e dalle Biblioteche di Mira.
I biglietti (unico 5 euro) sono in vendita presso l’Ufficio Teatro di Villa dei Leoni in via Don Minzoni 26 a Mira il lunedì dalle 14 alle 18, e dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14 alle 18. Prenotazione online su www.teatrovilladeileoni.it e prevendite anche su www.greenticket.it. La sera di spettacolo il botteghino del teatro apre alle ore 20. Sono ancora disponibili biglietti GAT last minute.
PLAYTIME, la stagione 2011-2012 del Teatro Villa dei Leoni è promossa da La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile d'Innovazione e dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Mira, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia, Circuito Teatrale Regionale Arteven, Regione del Veneto, Ministero dei Beni e Attività Culturali, con il contributo di Banca del Veneziano. La rassegna aderisce al progetto Giovani a Teatro della Fondazione di Venezia - Euterpe Venezia.
INFO > Ufficio Teatro Villa dei Leoni
tel. 0414266545 - info@teatrovilladeileoni.it
www.teatrovilladeileoni.it
Teatro Lo Spazio: C.P.F. Cinque Pezzi Facili dal 6 all'8 Aprile a Roma
C.P.F.
Cinque pezzi facili
-Piccoli atti unici per un vero teatro di finzione-
di Alex Cantarelli
6-7-8 Aprile 2012
Teatro Lo Spazio
Via Locri 42 Roma
Un anti-eroe cui fa visita un censurante Andreotti, una famiglia colta di sorpresa dall'arrivo del Natale, una moglie bistrattata dal marito con la scusa del teatro, cinque personaggi che vogliono fare a meno dell'autore, un padre ipocrita alla resa dei conti con il figlio e il suo nuovo amore.
Ecco Cinque Pezzi Facili, pièce teatrale di Alex Cantarelli, regista e drammaturgo, che andrà in scena presso il Teatro Lo Spazio di Roma dal 6 all'8 Aprile prossimi.
Nei cinque piccoli atti che compongono Cinque Pezzi Facili -e con un testo apparentemente "facile"-, Cantarelli cerca di scardinare il confine tra interpretazione e realtà, finzione e realizzazione scenica, dando vita a dialoghi spesso sagaci, ironici, a tratti poetici e divertenti, ma anche e soprattutto surrealisticamente reali.
Umberto C., Natale in casa C., Mio marito è uno Strehler, Cinque personaggi in cerca d'autore e Fantasmi sono le parti che compongono quest'ultima produzione teatrale di Alex Cantarelli.
Un lavoro che parla anche di volontà e di anarchia; la volontà anarchica dell'attore di modificare ed adeguare il testo sottopostogli alle proprie intenzioni e capacità.
Nonostante un testo, qualsiasi testo teatrale, proprio attraverso l'interpretazione dell'attore e del pubblico, emerga nell'essenza più veritiera.
"L'obiettivo primario di chi fa teatro è, da sempre, quello di fare in modo che lo spettatore si dimentichi di essere a teatro. Con questo spettacolo abbiamo cercato un modo, uno dei modi possibili, per realizzare tutto questo" (A. C.)
6-7-8 Aprile 2012
C.P.F.
Di Alex Cantarelli
Spettacoli del 6 e 7 Aprile Ore 21.00; Spettacolo dell'8 Aprile Ore 17.30 Intero 10€; Ridotto 7€;
giovedì 29 marzo 2012
RomaCitta'Teatro 2012 Piccolo Eliseo Patroni Griffi
Piccolo Eliseo Patroni Griffi
10 aprile/27 maggio
Rassegna dedicata all'arte dell'attore e del racconto
direttore artistico
Orazio Torrisi
in cartellone
Mariangela D'Abbraccio Eleonora Danco Davide Enia Cristian Giammarini Valentina Lodovini Giorgio Lupano Francesco Montanari Lunetta Savino
Per la 3a edizione di RomaCittàTeatro il direttore artistico Orazio Torrisi propone due mesi di rassegna totalmente dedicati alla drammaturgia contemporanea italiana, ai suoi successi consolidati e alle sue più recenti sperimentazioni. Una drammaturgia che, malgrado difficoltà epocali, è stata ed è capace di raccontare il nostro presente con sorprendente immediatezza, dimostrando ancora una volta l'attualità del linguaggio teatrale.
Questa piccola ma ricca vetrina di nuove proposte tenta, come altre iniziative analoghe, di sfidare le barriere e gli ostacoli che tutta la scena italiana sta attraversando oggi.
"L'organizzazione del sistema teatrale nel nostro paese" - afferma il direttore del Piccolo Eliseo, Massimo Monaci – "fotografa una realtà ferma agli anni settanta. Questo sistema va scardinato e cambiato."
"Nell'arco dell'ultimo triennio" - dichiara Torrisi - "abbiamo cercato di portare il nostro contributo, lavorando per dare un senso profondo al sottotitolo della nostra rassegna di primavera: l'arte dell'attore e del racconto. La sola arte che, in questo momento di profondissima crisi, può dare al teatro una nuova vitalità, fondata sul ritorno ai valori originari del palcoscenico."
Non è un caso che ad aprire la programmazione sia proprio un attore-autore-regista come Davide Enia, in qualche modo legato alla tradizione del cunto siciliano. L'artista, presenterà al pubblico, in un reading che diventa a pieno titolo racconto, la sua prima opera letteraria, Così in terra, percorrendo 50 anni della nostra storia, in una "Palermo sporca,violenta e luminosa."
Eleonora Danco, con Intrattenimento violento, racconterà, insieme a Lunetta Savino e Valentina Lodovini, la difficile, tragica e comica relazione tra città e adolescenza nella vita adulta di uomini e donne: "Mi sono ispirata a Roma, a quello che percepisco della città. A Roma è tutto esposto, tutto fuori, come in un teatro, ma allo stesso tempo non succede niente, è tutto fermo. Una visione reale, diretta, attraverso un linguaggio poetico."
Seguiranno due veri e propri 'classici' del repertorio contemporaneo nazionale: Maratona a New York di Edoardo Erba, con l'interpretazione e la regia di Giorgio Lupano e Cristian Giammarini, e Teresa la ladra di Dacia Maraini che - grazie alle canzoni originali di Sergio Cammariere e all'interpretazione dirompente e funambolica di Mariangela D'Abbraccio diretta da Francesco Tavassi - trasforma in un pirotecnico e divertentissimo mini-musical le vicende dell'Italia più povera e disperata, tra guerra, dopoguerra, boom economico e anni 70.
Si chiude con uno fra i più promettenti talenti del nostro palcoscenico, il giovane Francesco Montanari che proporrà Il Pigiama, un monologo pieno di cinica ed esilarante ironia, scritto e diretto da Daniele Prato.
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Postato su IL COMUNICATO STAMPA
mercoledì 28 marzo 2012
GirasoliTeatro: Auditorium- La fantastica (fantastica!) storia del...
LOS REYES di Julio Cortàzar al Teatro Sala Uno dal 9 aprile
INEDITI OSPITI
Rassegna di teatro condiviso
TEATRO SALA UNO – ROMA P.za di Porta S. Giovanni, 10 www.ineditiospiti.com
dal 9 al 14 aprile 2012
LOS REYES o della libertà creatrice
liberamente tratto dal poema drammatico di Julio Cortázar
di e con Arianna Gaudio, Maurizio Lucà, Monica Samassa, Sabine J.
Dal 9 al 14 aprile la Compagnia Spettatori&Attori presenta al Teatro Salauno di Roma per la rassegna Inediti Ospiti, Los Reyes o della libertà creatrice, liberamente tratto dal poema drammatico di Julio Cortázar, di e con Arianna Gaudio, Maurizio Lucà, Monica Samassa, Sabine J..
I re è il poema drammatico con cui Cortázar chiude l'epoca del suo apprendistato solitario per accedere ad una visione del mondo essenziale e matura, dove ha origine il "sentimento della libertà creatrice".
Asse portante del lavoro su "Los Reyes" come oggetto estetico è l'investigazione di questo sentimento, che traduce perfettamente la necessità di forme nuove per il nuovo millennio. Un' investigazione che viene proposta al pubblico come esperienza che mette in relazione corpo e spirito, carne e verbo, visibile e invisibile.
"Los Reyes" si rivela così un'occasione unica per condurre una ricerca attraverso l'osservazione della relazione tra spazio interno e spazio esterno (la parola, il pensiero, il detto, il non detto), volta ad un possibile sintesi, alla scoperta di una terza via, ben esemplificata dalla Y di San Paolo, che conduce ad una nuova vita. Il gioco di specchi proposto da Cortazar unisce tutti i protagonisti come parti di un unico organismo rivelando le dinamiche del Sè: Teseo conduce specularmente lo stesso gioco del Minotauro, Arianna è il filo che li unisce, Minosse si rinchiude fuori dal carcere per lasciare il Minotauro libero dentro.
Quello di Cortazàr è un Minotauro inedito, bello, non un mostro ma un poeta, capace di accedere ad una realtà differente e più ricca di quella abituale. Egli potrebbe distruggere Teseo in un sol colpo e sceglie invece di farsi uccidere dall'eroe, per popolare i sogni degli uomini fino alla fine del tempo.
Il Minotauro, similmente a Cristo, pone fine all'epoca dei conflitti e della violenza, con l'accettazione non violenta della sua morte :morendo senza combattere accetta ciò che viene dall'esterno senza opporsi.
Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio dell'Istituto Cervantes.
L'Associazione Spettatori&Attori in collaborazione con Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fogolâr Furlan di Roma e Antea Onlus e con il patrocinio dell'Assessorato Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio, dell'Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma, dell'Assessorato alle Politiche Culturali e del Centro Storico di Roma Capitale, ha inaugurato a Roma con questa rassegna teatrale un'innovativa esperienza di autogestione teatrale che pratica nuove forme di collaborazione a partire dal grado zero dell'evento teatrale: ciò che avviene, appunto, tra attore e spettatore. Una possibile strada da intraprendere, basata sulla continuità del lavoro creativo e sulla costruzione di un rapporto duraturo con il pubblico.
Lunedì, martedì, venerdì e sabato, ore 21.00 – mercoledì e giovedì ore 19.00
Info e prenotazioni: 340 9561129 - 06 86705722
Biglietti : Intero 15 - Ridotto 12 – Ridotto per studenti – bibliocard – cral 8
a tutti i prezzi è da aggiungere il costo della tessera del teatro di 2 euro
" Il linguaggio mi impedisce di esprimere quello che penso, quello che sento." Sarebbe meglio dire :" Quello che penso, quello che sento mi impediscono di arrivare al linguaggio." Tra il mio pensare e me, si insinua il linguaggio? No. E' il mio pensare che si frappone tra il mio linguaggio e me. Ergo non c'è altra uscita che elevare il linguaggio fino a che raggiunga tale autonomia. Nei grandi poeti, le parole non portano con sè il pensiero; sono il pensiero. Che certo, non è più pensiero bensì verbo.
DIARIO DE ANDRÈS FAVA
Julio Cortàzar
APPUNTI DI LAVORO
La scelta del testo di Cortázar per la messinscena teatrale è nata, come spesso succede, da una piccola serie di coincidenze, che ci portarono dapprima a soddisfare la nostra curiosità per la rivisitazione del mito del Minotauro, di cui abbiamo realizzato una prima performance all'Accademia di Romania, due anni fa. Seguì l'esigenza di conoscere più da vicino l'autore del fortunatissimo Rayuela, incrociando le suggestioni letterarie che già venivano dall'Asterion di Borges, dal Minotaurus di Durrënmatt, fino a scomodare anche Zarathustra di Nietzsche.
Determinante nella nostra volontà di continuare il lavoro verso la scena, fu l'apprendere che Cortázar non avesse scritto Los Reyes per il teatro e che la forma dialogica del testo fosse espressamente l'unica modalità letteraria che, a suo dire, gli aveva permesso di trattare il tema. Ci si proponeva una sfida, dunque, nel portare in scena un testo solo in apparenza destinato al teatro, ma intimamente fatto per la lettura: l'attenzione iniziale per l'azione narrata si sposta dunque da un'altra parte, più enigmatica e segreta, strettamente connessa con la vocazione letteraria e poetica dell'autore argentino.
Allora il nostro centro d'indagine si è necessariamente spostato sulla parola detta, sul significante. In una prima fase, ci siamo occupati di come dire il testo, come veicolarlo, come agire senza farsi sopraffare dai significati immediati, come rispettarne l'istanza poetica fino, a volte, quasi azzerare ogni movimento nel respiro. E abbiamo convenuto che in Los Reyes potevamo da un lato privilegiare, ai personaggi, la dinamica dei dialoghi, dall'altro trattare le battute del testo come partitura sonora unitaria, indipendente da personaggi.
Abbiamo sentito l'esigenza di affrontare grandi parti di testo in spagnolo, che non è la nostra lingua madre, per non rinunciare, il più possibile, all'idioma originale dell'autore. Perché qualunque traduzione, si sa, è tradimento, ma nel caso di Los Reyes non si tratta soltanto di restituire il ritmo e il colore di una prosa eminentemente poetica, ma di preservare il movimento interno che scaturisce dalla sua origine sonora, quella più connessa con il cuore dell'autore, e a cui intendiamo riuscire a legare il senso della nostra azione scenica.
La scelta di utilizzare il testo originale in molti passaggi decisivi della nostra messinscena, non si propone perciò come un esercizio linguistico di stile; è il veicolo attraverso cui le nostre attorialità, esecutrici di uno spartito fisico e vocale – e con noi lo spettatore avvertito, ci si augura – partecipano di una hispanidad ludica, traendo, forse, il filo invisibile dell'azione che intesse di senso questo testo.
"Sobre esas tierras prerecederas, los reyes impetramos un orden sobrehumano, con un lenguaje solitario y desnudo, frente a frente."
ARIANNA GAUDIO Attrice romana. Vive e lavora a Roma. Inizia con l'improvvisazione teatrale (L.I.I.T). Studia con la regista Lisa Ferlazzo Natoli lavorando su spettacoli di scrittura scenica collettiva (Tre Sorelle-La Casa d'Argilla) e con altri significativi nomi del teatro di ricerca, incrociando l'esperienza di Giuseppe Marini (Amleto) e la compagnia Dinamoteatro (Le Serve-Roberto Zucco) e il teatro popolare di Alessandro Fea e del realista Marcello Cotugno. Dal 2006 è membro del gruppo D.I.R.E. che organizza serate incentrate sul recupero della tradizione del racconto dal titolo "Tempo Di Esposizione". Dal 2001 lavora per la Sefit nel doppiaggio di audiovisivi.
MAURIZIO LUCA' dopo aver esordito nel 1977 con il teatro di burattini e il teatro di strada, studia e si specializza in commedia dell'arte diretto da Carlo Boso e Alberto Fortuzzi. Studia mimo e clown con J. Natelle, P. Byland, L. Biondi, L. Czarnota, A. Valdes. Frequenta il D.A.M.S. all'Università di Bologna e approfondisce le conoscenze sul training dell'attore con J. Grotowski, Odin Teatret e Akademia Ruchu. Al Teatro a l'Avogaria di Venezia lavora con F. Merisi sull'opera di Cervantes e partecipa alla Biennale Teatro. Perfeziona il lavoro d'attore a teatro sugli autori classici (Shakespeare, Goldoni, Pirandello) con diverse compagnie di giro e studia alla Scuola d'Arte Drammatica di Mosca con Anatolij Vasil'ev. In cinema lavora tra gli altri con M. Risi, L. Cavani, G. Battiato, L. Corbucci, E. Till. E' tra i fondatori con J. Alschitz e A. Bergamo di PROTEI-Progetti Teatrali Internazionali (centro di perfezionamento per attori e registi improntato alla scuola teatrale russa) e dell'ensemble artistico DinamoTeatro, per il quale ha messo in scena ed interpretato Il colonnello Chabert (dall'omonimo racconto di Balzac), Zavist-invidia o della vana lotta per la felicità (da Mozart e Salieri di A. S. Puskin) e Alpengluhen! Alpengluhen! (da Ehrengard di K. Blixen).
MONICA SAMASSA si diploma alla "Scuola Dopo il Teatro" diretta dal pedagogo russo Jurij Alschitz, lavorando in Italia, Germania e Paesi Scandinavi ; prosegue il suo studio con il regista pedagogo russo Anton Milenin, mettendo in scena testi di Ostrovskij, Cechov. Koltès, partecipando al festival di Santarcangelo di Romagna(RN) Italia. Svolge attività pedagogica alla International Theatre Academy of the Adriatic in Puglia e collabora in qualità di attrice con il teatro Sala Uno di Roma diretto da Shahroo e Reza Kheradmand. E'stata diretta da Giuseppe Patroni Griffi ,Giorgio Pressburger, Bob Wilson, David Warren, Tim Stark, Fausto Paravidino.
Ha altresì studiato con gli attori/registi del Theatre de la Complicità, Royal Court Theatre, Thearte du Soleil.
Al cinema è stata diretta da Roberta Torre, Marco Bellocchio, Sergio Rubini, Valerio Binasco, Umberto Carteni, Gabriele Muccino, Ciarrapico Torre Vendruscolo. Ha partecipato ad alcune fiction per la tv italiana e sceneggiati radiofonici .
SABINE JAMET, ballerina e coreografa, ha iniziato danza classica con Evelyn Guy (Ecole Nora Kiss); ha proseguito la formazione di danza a Rouen con il Maestro Christian Foix, a Parigi con il Maestro Franchetti e Anne Tragargh e a Madrid con Luis Ruffo. Ha poi studiato con M. Gimenez, N. e V. Ongay Milo, Peter Goss e Ruth Barnes, Zulig Hans e Julie Ann, Wayne Byars e Aurelio Bogado. Cantante e danzatrice nello spettacolo "Il Ballo in maschera" di Mikhail Lermontov regia di Anatoli Vassiliev alla Comédie Française nel 1992-1993; ballerina e attrice nello spettacolo "The Intruder" di M. Maeterlinck messo in scena da Olivier Besson al Théâtre des Fédérés di Montluçon e al Théâtre des Amandiers di Nanterre; dal 1995 conduce a Parigi un lavoro di ricerca coreografica con Christine Kono e Dimitri Kraniotis. Nel 1996 partecipa al Festival di Istanbul per IKILI Figur Levent OGET; nel 1997 è attrice in "Serial Killer: Pratiche di omicidio seriale", regia di Olivier Besson in scena al Theatre des Amandiers a Nanterre. E' membro dal 1999 del Collettivo 12, gruppo di artisti multidisciplinari con sede a La Friche A. Malraux a Mantes la Jolie; ha creato l'Opera urbana "Les Tours Sonnantes", in collaborazione con Kamil Tchalaev, compositore e strumentista con cui ha fondato, insieme alla costumista Chantal Rousseau, L'Ecole Sauvage. Ha partecipato nel 2000 a Istanbul e nel 2005-2006 a Odessa alla creazione dei Recherches Chorégraphiques en Milieu Urbain.
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393 9929813 - 339 2123590
Accento Teatro: Blues dei senzanome ... con bebè
con bebè
di Alessandro Mancini e Daniele Coscarella
con Alessandro Mancini, Daniele Coscarella e Shara Guandalini
Regia Pascal La Delfa
ACCENTO TEATRO
DAL 12 AL 22 APRILE 2012
L'Accènto Teatro firma la sua quarta produzione della stagione. Dal 12 al 22 aprile, diretti da Pascal La Delfa, Alessandro Mancini, Daniele Coscarella e Shara Guandalini saranno sul palco del teatro di testaccio con lo spettacolo Blues dei senzanome... con bebè.
Scritto da Alessandro Mancini e Daniele Coscarella lo spettacolo è inserito nell'Abbonamento trasversale del Circuito Agis. A distanza di tre anni l'Accènto Teatro apre il sipario a questo format tragicomico che mette a confronto tre personaggi tipici della nuova società. Un lavoro che, già nel 2009 presentato in una versione diversa, riscosse particolare successo. I protagonisti sono due ex compagni di scuola a cui non viene assegnato un nome come a sottolineare che ognuno di noi può identificarsi nelle loro storie. Due uomini e una donna appartenenti ad una categoria di irrealizzati, cinici ed indifferenti, una specie di emarginati, incapaci di integrarsi, sempre in fuga dalle responsabilità, un confine sottile fra normalità e follia. Qualcosa, però, sta per accadere. Le loro vite cambieranno per sempre, il destino, infatti, potrebbe dividerli o unirli e, per la prima volta nella loro vita, non saranno da soli a decidere.
Come nel Blues in questo lavoro si alternano rapidamente emozioni contrastanti, divertentissime e drammatiche insieme ma, come nella migliore delle Jam Session, riesce all'improvviso a svelarci sentimenti universali in cui tutti possiamo riconoscerci.
Blues dei senza nome…con bebè
Di Alessandro Mancini e Daniele Coscarella
Con Alessandro Mancini, Daniele Coscarella e Shara Guandalini
Regia Pascal La Delfa
Organizzazione Teresa Nervegna
Accènto Teatro
Dal 12 al 22 aprile 2012
Dal giovedì alla domenica
Giov. Ven. Sab. ore 21- Domenica ore 18.00
Per info e prenotazioni Tel 0657289812
Biglietti - Intero: 12.00 - Ridotto: 10.00 – Abbonati: 9.00 - Studenti e over 65: 8.00
www.accentoteatro.com
Blues dei Senza nome… con bebè
Note del regista
In una società dove essere protagonisti sembra essere l'imperativo dominante, i protagonisti di questa commedia sono invece addirittura senza nome.
Un anonimato che permette allo spettatore di identificarsi via via in uno o nell'altro dei tre personaggi: un sbandato dal cuore generoso, un uomo medio che sogna a rate, una paladina della società che si mantiene grazie a mamma e papà. Esseri vincenti o perdenti, non è dato giudicarlo così a priori: maschere dalle mille sfumature a cui lo spettatore può di volta in volta affezionarsi, odiare, amare, sorridere, commuoversi, riflettere, svagarsi.
Il tutto, dentro un sentimento "blues", quella malinconia di 12 battute ripetitive all'interno delle quali possono però apparire-improvvisamente, improvvisando- mondi, sogni, colori, viaggi e sentimenti.
Il blues dei senza nome… con bebè ha una sua piccola filosofia: X e Y due vecchi compagni di scuola che si incontrano dopo alcuni anni in cui si persi di vista. Adulti forse mai cresciuti, cercano i sogni attaccandosi ai sogni di altri: per l'uno, un figlio e una donna lontani e una famiglia solo sulla carta; per l'altro, il sogno "piccolo-borghese" di avere una casa e un lavoro per pagare il mutuo, rimandando la realizzazione di una vita a un domani che forse non verrà mai. A prendere a schiaffi le loro esistenze di bugie e sotterfugi, arriva Lei, con la sua forza dirompente di donna in carriera, ambiziosa e decisa a cambiare il mondo, cambierà sicuramente quantomeno se stessa: mettendo al mondo una nuova vita, scappando in un luogo più lontano possibile da questo e cercando di preservarla da tutti i difetti di uomini e donne del nostro tempo.
Lo spettatore, portato per mano in una storia che inizia coi toni di una sit-com, si troverà pian piano immerso in argomenti esistenziali talmente profondi da…poterci solo ridere sopra!
I protagonisti, i cui ruoli sono stati scritti su misura meglio di un abito attillato per gli stessi attori-autori, sguazzano tra le note del blues, svisando con passione sul tema principale della commedia.
martedì 27 marzo 2012
Sursumcorda in concerto al Teatro Leopardi - San Ginesio (MC)
Sabato 31 marzo i Sursumcorda tornano nelle Marche per esibirsi con la special guestSerena Abrami - Premio Lunezia 2011 - al Teatro Leopardi di San Ginesio (Macerata). La prestigiosa location ottocentesca del Teatro Leopardi è la miglior sede per gustarel'originalità del raffinato sestetto che continua in grande stile il suo tour sulla scia degli ottimi responsi per l'album La porta dietro la cascata e la vittoria del premio Raccorti socialiper la colonna sonora del cortometraggio Francesco e Bjorn. Sabato 31 marzo sarà l'occasione per godere dei Sursumcorda con un repertorio sempre più emozionante: oltre ai "brani editi - sottolinea Nero - facciamo spesso due cover: Autunno a Milano di Piero Ciampi e Geppetto diFiorenzo Carpi".
I Sursumcorda sono molto affezionati alle Marche, regione in cui hanno suonato molte volte, e anche quello del Teatro Leopardi sarà un evento speciale con l'inconfondibile miscela dicanzone d'autore e world music, jazz e musica colta, espressa in modo eccellente in La porta dietro la cascata (Sursumcorda/Dase SoundLab/Accademia del Suono/Egea/Bollettino Edizioni Musicali). Un doppio album complesso e ambizioso che ha convinto la critica (ad es. Il Mucchio, Suono, L'Isola che non c'era, AllAboutJazz) e ha affascinato il pubblico.
Prossimi appuntamenti dei Sursumcorda:
Sabato 14 aprile 2012
Centrum Sete Sóis Sete Luas
Pontedera (PI)
Mercoledì 25 aprile 2012
Festa della Liberazione
in Piazza Castello a Torino
con Angelo Branduardi, Teresa De Sio, Paola Turci, Giorgio Conte, Peppe Voltarelli
Sabato 28 aprile 2012
ArciSvolta di Milano
Info:
Sursumcorda:
http://www.sursumcorda.it
TEATRO DANTE: 8 DONNE E UN MUSICAL!
8 DONNE NELLA STESSA STANZA
NON POSSONO CHE CAUSARE DANNI...
31 MARZO ore 21.00 1 APRILE ore 16.45
Un solo uomo.
Il sesso debole diventa quello forte.
Perfino troppo. | |
In una villa sommersa dalla neve, sperduta nella campagna,
Marcel, patriarca di una famiglia composta da donne, viene assassinato.
Chi lo ha ucciso?
Un estraneo o una delle donne che abitano la casa?
Musiche e canzoni renderanno il giallo un visionario stereotipo
dai colori sgargianti, dalle situazioni
intricate e inverosimili dove tutto è possibile.
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| Gaby - Elia Nichols
Regia Riccardo Giannini
Gianni Calosi |
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SABATO 31 MARZO ore 21.00 - DOMENICA 1 APRILE ore 16.45
TEATRO DANTE Piazza Dante, 23 Campi Bisenzio (FI)
Altre info sullo spettacolo |
| | INFO E PRENOTAZIONI 055/21.08.04 prenotazioni@magnoprog.com |
AQUISTA I BIGLIETTI ON-LINE SU
Teatro Sistina. Stanno suonando la nostra canzone. Da martedì 3 aprile
STANNO SUONANDO LA NOSTRA CANZONE | ||||
di Neil Simon
con
Giampiero Ingrassia e Simona Samarelli Testi Canzoni Carol Bayer Sager, Coreografie Stefano Bontempi, Light Designer Valerio Tiberi. Regia di Gianluca Guidi
"Stanno suonando la nostra canzone"racconta la tempestosa e divertente storia d'amore di Sonia Walsk e Vernon Ghersh, lei paroliera lui compositore. Lei passionale, insicura, incapace di rispettare alcune regola ed infrangere quelle altrui, lui geniale, ansioso, in analisi da una vita… Gianluca Guidi
Dal 3 al 22 aprile 2012 TEATRO SISTINA di Roma
Dal Martedì al Venerdì alle ore 21,00 Sabato alle ore 17,00 e alle ore 21,00 Domenica ore 17,00
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00187 Roma, Via Sistina 129. Tel 06.4200711. Fax 06.485986
Teatro Ambra alla Garbatella: STELLE DANZANTI
TEATRO AMBRA ALLA GARBATELLA
(piazza Giovanni da Triora 15, Roma)
dal 3 al 5 aprile
Officine Artistiche 09 con Pianoinbilico
presenta
STELLE DANZANTI
storie di donne dalle carceri
progetto di e con Chiara Tomarelli
atto unico per voce sola
Drammaturgia Chiara Tomarelli e Linda Dalisi
Non si entra facilmente in un carcere, sia fisicamente che mentalmente. L'avvicinamento va costruito con umiltà, nel tempo, con la conoscenza di cosa vuol dire carcere e reclusione, attraverso un percorso sincero e vero.
E' con questo spirito che Chiara Tomarelli, attrice e regista guidata da una fertile ossessione che la spinge verso le zone più marginali e fragili del nostro tessuto, ha deciso di accostarsi al mondo della carceri femminili. Con l' appassionata, curiosa cautela di chi cerca una risposta.
Lo spettacolo parte da questo. Dall' ossessione, anche goffa, di una ragazzina verso questo luogo, separato tramite un muro dal resto del mondo: luogo inaccessibile, intoccabile, diverso all'interno della città, eppure ricco di vita, anche se invisibile e sconosciuta.
Chi abita e come quelle mura? Chi abita quelle voragini isolate?
E' un susseguirsi di storie a raccontare delle risposte possibili. Il loro avvicendarsi descrive un cammino lungo il quale Chiara Tomarelli assume sul suo corpo e nella propria voce le testimonianze raccolte, ciò che ha conosciuto girando per le carceri italiane, per poi analizzarlo, reinventarlo, emozionarsi e restituirlo.
Un intenso e grande lavoro di documentazione sull' "istituzione carcere", sia cartacea, mediante l'analisi di testi, saggi e riflessioni, che umana e personale, grazie ai racconti di Lory, Paola, Maria, Gisella, Alessandra, hanno reso possibile fare di questa indagine un'esperienza.
Le testimonianze ricevute da queste donne, detenute ma anche agenti di polizia penitenziaria, rumene e italiane, mogli e madri, restituiscono ad ognuna di esse un nome, una famiglia, una storia.
Il teatro come mezzo e luogo di unione civile e sociale dove, senza censura, la memoria diventa riflessione per una crescita collettiva che passi attraverso la conoscenza, questo il principio ispiratore di un percorso definito sempre più nei particolari dalla regista e attrice Chiara Tomarelli.
Il progetto nasce dalla necessità di confrontarsi con aspetti del femminile nelle varie forme che la società ci presenta. Il percorso incentrato sullo sguardo del e nel femminile, in particolare rispetto a esperienze estreme, ai limiti, diremo ai margini del sociale, e pertanto ai nostri occhi profondamente umane, sono per noi terreno di indagine e di estrema urgenza di conoscenza.
Chiara Tomarelli da diversi anni si occupa di portare in scena le zone più invisibili, oscure e nascoste del mondo femminile attraverso un percorso di indagine sul campo, rispetto alle tematiche affrontate, di ricerca di materiali documentaristici e drammaturgici nel tentativo di ricostruire un teatro civile che dia voce a eventi e situazioni troppo spesso dimenticate o tenute nascoste, non facilmente accessibili.
piazza Giovanni da Triora 15, Roma - tel. 06 81173900
mar/sab h 21.00 - dom h 17
BIGLIETTI: ridotto € 12,00 intero € 15,00
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