Il dibattito, aperto a tutti, verterà soprattutto sulle linee progettuali del Centro nato il 16 gennaio di quest'anno per contribuire a creare nuovi, solidi legami tra scena e presente, ed occupare un vuoto istituzionale e culturale che penalizza da decenni tutto il teatro italiano.
Il documento di intenti presentato in gennaio (e qui allegato) è stato condiviso e firmato da più di 120 autori provenienti da tutte le regioni d'Italia.
"La scrittura teatrale" – dicono gli autori – "è una professione altamente specializzata e, in quanto tale, richiede una formazione che si potrebbe a giusto titolo definire permanente. È un mestiere che esige un lungo tirocinio in palcoscenico, che parte dall'artigianato per attingere all'arte, che si nutre di esperienza ed intuizione, d'ispirazione e pratica. Per queste ragioni deve essere una professione rispettata, perché è il motore primo di ogni accadimento teatrale e deve poter offrire a chi la esercita la possibilità di vivere del proprio lavoro. In Italia occorre invertire una tendenza malata che sta museificando il nostro teatro e che fa perdere ogni aggancio con la realtà che si vive, con la contemporaneità e con la nostra identità nazionale. Il teatro italiano necessita di nuove leggi che regolino il finanziamento pubblico, il welfare e la fiscalità: nuove forme di contratto collettivo, costituzione di nuovi percorsi formativi, regole per la facilitazione degli accessi al lavoro, un modo nuovo di formare e informare il pubblico, una nuova classe di manager teatrali, un'innovativa attività di promozione"
sito: www.centrodrammaturgia.it
e-mail: info@centrodrammaturgia.it
Teatro Quirinetta
Via m. Minghetti, 5 - Roma
tel. 06 6794585
ingresso libero
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