Dal 6 al 18 marzo 2012
Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi
Via Nazionale 183, Roma - Tel 06 4882114 - www.teatroeliseo.it
da martedì a venerdì ore 20.45 - sabato 16.30 e 20.45, domenica ore 17.00
Il coraggio di Adele
di Giampiero Rappa
con Filippo Dini e Teresa Saponangelo
regia Giampiero Rappa
scene e costumi Barbara Bessi
musiche originali Massimo Cordovani
luci Gianluca Cappelletti
produzione Neraonda
PRIMA NAZIONALE
Filippo Dini e Teresa Saponangelo sono i protagonisti di una storia d'amore, ambientata in una ipotetica guerra non definita ne Il Coraggio di Adele di Giampiero Rappa, anche regista, in scena dal 6 al 18 marzo al Teatro Piccolo Eliseo di Roma.
Una giovane donna e un giovane uomo che non si sono mai incontrati prima, sono costretti a convivere per un breve periodo in una baracca, al freddo, in aperta campagna, in attesa che vengano sospesi i bombardamenti e arrivino degli alleati a salvare il Paese. Adele trova Lucas ferito e ammalato e decide così di prendersi cura di lui. Rischiando ogni giorno la vita, va a procurarsi del cibo in un lontano casolare di un misterioso contadino. Nell'isolamento e nel pericolo di morte continuo, Lucas e Adele si trasformano in un Adamo e Eva dei nostri tempi tra scontri, ricatti, promesse ed eros. I personaggi ora sono obbligati a fare i conti con il proprio presente e a fantasticare su un futuro incerto. Una verità nascosta da Adele e un'azione folle di Lucas cambieranno i loro destini per sempre.
Dopo il grande successo di Sogno d'amore e Prenditi cura di me l'autore e regista Giampiero Rappa torna al Piccolo Eliseo con questa travolgente storia d'amore, interpretata da una coppia di attori straordinari, come Filippo Dini, reduce dalla grande prova teatrale di Romeo e Giulietta di Binasco nel ruolo di Frate Lorenzo, e Teresa Saponangelo, nota ormai al pubblico per i numerosi successi televisivi e cinematografici.
Il coraggio di Adele è una metafora del rapporto tra l'universo femminile e maschile e alterna la tragicità a battute di spiazzante ironia, che, unite ad un ritmo incalzante e a momenti di inattesa sospensione, lasciano lo spettatore senza fiato. Attraverso dialoghi serrati, lunghi silenzi e sguardi la tragicità del testo si confonde con la sottile ironia dei due attori che si cercano ma non si trovano, a pochi metri di distanza.
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