È di scena la natura nelle prossime rappresentazioni di teatro e danza per ragazzi. In programma il lavoro di Tam Teatromusica ispirato a "L'uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono in cui la scena da città diventa foresta e lo spettacolo di danza di Naturalis Labor che racconta il mare e trasforma i racconti sul mare per dare vita a un nuovo bestiario marittimo.citando in danza romanzi di avventura, come "L'isola del tesoro" di R.L. Stevenson, "20000 leghe sotto i mari" di Jules Verne, "Moby Dick" e "Billy Budd" di Herman Melville oppure film, come "I pirati dei Caraibi" o "Pirati" di R. Polanski. Al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova.
18 febbraio ore 9:15 e ore 11,
CANTO DELL'ALBERO
di Tam Teatromusica
Nei piaceri e nelle difficoltà che accompagnano la crescita degli alberi il piccolo spettatore riconosce se stesso, le proprie paure e gioie, i propri desideri. ispirato a L'uomo che piantava gli alberi di Jean Giono
con Flavia Bussolotto
luce, suono, pittura digitale dal vivo Alessandro Martinello
suoni, immagini, regia di Michele Sambin
La scena in continua trasformazione da città diventa foresta. All'inizio una figura femminile si muove in un luogo deserto, privo di calore. Vorrebbe fare qualcosa per cambiarlo: decide di far nascere una foresta. Si trasforma ella stessa in albero, in madre natura, quasi sempre benigna, a volte maligna e, avvalendosi di aria, terra, acqua e fuoco, crea i semi, li pianta, fa nascere gli alberi e ne segue la crescita fino ai frutti, sempre attenta ai loro bisogni e ai loro richiami, ma talvolta, per sua natura, li piega sotto il vento e li fa soffrire sotto il gelo. Nei piaceri e nelle difficoltà che accompagnano la crescita degli alberi il piccolo spettatore riconosce se stesso, le proprie paure e gioie, i propri desideri.
Canto dell'Albero, creazione di Tam Teatromusica del 1998, in occasione dell'anno internazionale delle foreste proclamato dall'ONU nel 2011, viene riproposto in un nuovo allestimento digitale: "Disegnare la scena in tempo reale significa non considerare la luce come effetto, ma come vera e propria pittura di luce. Accanto a Madre Natura in Canto dell'Albero la luce diviene allora un secondo "attore" che appare, scompare e disegna con la rapidità del gesto di un pittore. Colora le stagioni e sottolinea alcune significative intemperanze di Madre Natura con immediatezza e originalità". (Michele Sambin)
21 febbraio ore 10, Piccolo
NAVENEVA
tante mila storie sopra i mari
di Naturalis Labor
Marinai, pirati, sirene scomposte, gabbiani e capitani ricomposti, pesci e pescatori composti. L'immaginario marino raccontato ai ragazzi attraverso la danza.
interpretato e ideato da Silvia Bertoncelli,
Chiara Guglielmi e Paolo Ottoboni
regia Silvia Bertoncelli
, scenografia Antonio Panzuto, una produzione Naturalis Labor
Marinai, pirati, sirene scomposte, gabbiani e capitani ricomposti, pesci e pescatori composti. L'immaginario marino raccontato ai ragazzi attraverso la danza. Nella stiva della nave e al molo, con il faro in lontananza, mentre qualcuno canta o dorme, avvengono incontri imprevedibili fra altrettante imprevedibili creature. Naveneva racconta il mare e trasforma i racconti sul mare per dare vita a un nuovo bestiario marittimo. Ci si trova coinvolti, assieme ai tre mozzi sulla scena, in un aggrovigliarsi di eventi, incontri, battaglie, burrasche e trasformazioni imprevedibili.. Nella convinzione che articolare e inventare linguaggi sia un'esperienza di libertà, il migliore auspicio di Naveneva è quello di diventare per gli studenti il preludio per nuovi giochi di creazione anche all'interno delle discipline del loro precorso scolastico.
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