Diorama è l'illusione di una veduta naturale, mediante effetti di prospettiva e di ombre. Un Attore si ritrova dentro un teatro perseguitato dalle proprie paure e dall’immagine che ha costruito di se. Un viaggio dentro di se che lo porterà a confrontarsi con se stesso e con la sua più grande paura, la paura d’essere, d’apparire. Una lotta interiore per ritrovare la sua identità, il suo vero io. Un’illusione dell’IO attraverso le prospettive della mente e le ombre contenute in essa.
Note di regia: Se la storia è incentrata sull’attore e sulla sua perdita d’identità, il discorso che si può tirare fuori è molto più vasto e ben riconducibile a quello che ogni persona applica nella sua vita quotidina, spiega l'autore.
Il soffocare il proprio io, la propria identità per sostituirla ad un identità più accettabile dal resto della comunità, una maschera non voluta ma necessaria per interagire con il mondo esterno, che ci perseguita fino a non abbandonarci mai, tanto che anche nella nostra intimità a volte essa affiora facendoci dubitare di noi stessi, e reprimere la nostra verà identità.
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