Giovedì 18 ottobre, primo appuntamento di quest'anno nella sede del Teatro Vittoria di Torino, con il Gruppo Emotion che presenta "Crossover" alle ore 21.00 e Magakles Ballet con "Trinacria" alle ore 21.45. A seguire, venerdì 19 ottobre, Mandala Dance Company alle ore 21.00 con "FOCUS #concertopercorpi" e Interno5 con "Bimb(y)" alle ore 21.45
"Crossover" del Gruppo Emotion è una performance in cui l'autore affida all'omonima parola inglese lo stato emotivo e fisico della sua danza. Questo lavoro cattura l'uomo sospeso tra il reale e l'immaginario, tra istinto e razionalità, impulsi e freni , guidato da un'energia che non si interrompe anche quando sembrerebbe accennare ad un'involuzione, a un arresto. Si cerca un controllo al proprio flusso di azioni e pensieri. L'idea del progetto nasce da alcune domande: come l'essere umano con il suo corpo può cambiare in relazione ai mutamenti dell'ambiente che lo circonda? Di che natura sono gli impulsi che esso riceve da un ambiente che sta mutando? Qual'è la reazione del corpo ad un mutamento, cosa percepisce e che tipo di trasformazione avviene all'interno? Nel lavoro, gli interpreti vengono collocati sempre in un nuovo ambiente, i loro corpi vengono plasmati in relazione ad esso e alla situazione che si viene a creare. L'uomo si perde, smarrito in un caos mentale che rispecchia la confusione dell'ambiente esterno: viene continuamente costretto al cambiamento. Con "Trinacria" di Megakles Ballet il caos sublime si sprigiona dalla terra stessa e, come magma fuoriuscito dal vulcano, raggiunge il proprio fuoco interno, motore e generatore di energia cosmica, condivisione primordiale di un gusto dell'essere nel fare.
Mandala Dance Company con "FOCUS#concertocorpi" propone uno spettacolo dinamico e fresco, ma allo stesso tempo vibrante e poetico sulle famose note de "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi ricomposte da Max Richter. Giovani corpi danzanti, come in un'orchestra,
diventano strumenti consapevoli di uniche individualità che si fanno largo in uno spazio/tempo indefinito, lasciando segni su pentagrammi virtuali.
"Bimb(Y)" di Interno5 parte dal concetto della perpetuità per indagare la ripetitività del gesto, dell'azione, che pone il performer a confrontarsi con i suoi limiti fisici a cui lo sforzo lo sottopone. Il gesto e l'azione sono espressioni delle storie e dei background del performer, dunque non meccanici e asettici ma parti di un essere, di un individuo con le sue ansie e le sue gioie. Se tali gesti si ripetono ed entrano in un circolo cinetico e vizioso cosa accade alla idea di base da cui il gesto è nato ? Essa si evolve, si dissolve e diventa altro ? O resta uguale a se stessa ? Queste sono alcune delle domande a cui intendo rispondere. Il movimento è umano e in quanto tale è soggetto ad errori, ripensamenti, modifiche, ma il suo reiterarsi nel tempo, porterà lo spettatore a leggere una sua personale storia ponendolo nell'interrogativo non risolto, del dove tale ripetizione vuole andare e se mai essa avrà una fine. Il turbine dell'azione e dell'infinito crea il sentimento dell'attesa.
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