LORELLA
CUCCARINI
è madre Gothel
con
ALESSANDRA FERRARI nel ruolo di RAPUNZEL
e
GIULIO CORSO nel ruolo di PHIL
musiche originali D. MAGNABOSCO – P. BARILLARI – A. PROCACCI
liriche GIULIO NANNINI
direttore
di produzione CARLO BUTTO’
coreografie
RITA PIVANO
scene
ALESSANDRO CHITI
costumi
FRANCESCA GROSSI
disegno
luci ALESSANDRO VELLETRANI
disegno
suono MAURIZIO CAPITINI
dir.
musicale e arrang. DAVIDE MAGNABOSCO
effetti
speciali ERIX LOGAN
regia
MAURIZIO
COLOMBI
aiuto
regia Federico Del Vecchio, Goffredo Bruno
Torna al musical LORELLA
CUCCARINI che interpreta in questa favola musicale un ruolo per lei
decisamente inconsueto, la cattiva, la matrigna di questo spettacolo che non è
mai stato realizzato in teatro, un musical emozionante e coinvolgente, sfida e
orgoglio del Teatro Brancaccio che lo produce. Alla regia MAURIZIO COLOMBI dopo
il grande successo avuto con il musical campione di incassi PETER PAN con le
musiche di Bennato.
Uno spettacolo emozionante con musiche rock melodiche originali, che
farà sognare con gli effetti speciali, tutte le famiglie nella migliore
tradizione del prossimo Natale.
Nella storia ci sono personaggi come i due fiori parlanti, "Rosa e
Spina" la guardia reale "Segugio" divertiranno adulti e bambini.
Una storia che aiuta a riflettere sull’importanza delle cose semplici che la
vita regala.
Il cast è composto da 20 performer selezionati fra ballerini, acrobati,
cantanti e attori.
Saranno due le attrici ad interpretare Rapunzel bambina e Rapunzel
ragazza.
Le scenografie imponenti e dal grande impatto visivo sono progettate da
Alessandro Chiti e rappresentano una rilettura in chiave moderna dei luoghi e
delle ambientazioni della favola classica. L'impianto scenico mostra oltre 15
quadri in continuo movimento grazie al lavoro di uno staff esperto di tecnici.
Per la prima volta in assoluto, una sorta di double-fiction in teatro: i
personaggi si trasformano da disegni animati in video ai personaggi reali su
palco. Un continuo scambio tra realtà e cartoons.
NOTE DI REGIA:
I personaggi ed il ritmo dei dialoghi sono caratterizzati dallo stile
registico di Colombi che utilizza rumori e sottofondi per dare un effetto
cinematografico ed un ritmo alla recitazione in stile cartoon.
Tra gli effetti speciali la lunga chioma intrecciata di Rapunzel, lunga
sei metri, si illuminerà magicamente grazie ad un miriade di piccole magiche
luci.
La magia dei capelli non si ferma qui, poiché consentiranno alla
principessa perduta di far salire e scendere dalla torre madre Gothel, grazie
alla loro lunghezza di ben otto metri, oppure le permetteranno di volare in
teatro proprio sul pubblico.
La storia vuole portare sulla scena l’eterna lotta tra il bene e il
male, tra la brama delle vanità delle cose fatue e il gusto per le cose semplici
a favore di una vita in armonia con il mondo.
Nasce così il confronto tra Rapunzel, l’eroina positiva alla ricerca
della sua vera identità, e l’eroina negativa, Madre Gotohell (Go-to-Hell),
presa da se stessa, dal desiderio nefasto dell’eterna giovinezza, desiderio che
la spingerà ad usare ogni mezzo pur di fermare lo scorrere ineluttabile del
tempo.
I personaggi suggeriscono una riflessione sulla crisi adolescenziale e
sul rapporto tra madre e figlia. Intorno alle due eroine vivono e si muovono
vari personaggi: un re e una regina colti nella loro umanità; un ladro
scanzonato e superficiale che si innamora e diventa eroe; un capitano
pasticcione al comando di guardie imbranate; briganti e furfanti facili da soggiogare.
il popolo e la corte pronti a esultare o a condannare.
LA FIGURA DI GOTHEL e LA
MORALE DELLA STORIA
Madre Gothel è l’antagonista della storia, e si potrebbe definire la
protagonista negativa; è una donna dominata dalla vanità e dall’assillo della
giovinezza (tema sempre attuale), che si dedica alla stregoneria, all’alchimia
e allo studio delle erbe officinali pur di sfidare i malanni della vita e
assicurarsi l’eterna giovinezza: è a causa di questa sua passione per il magico
che viene allontanata. Tale ossessione non è frutto di superbia o malvagità
fine a se stessa, come spesso accade nelle storie di pura fantasia, ma ha
un’origine ben precisa: infatti, a causa di una salute malferma, comincia a
vivere nell’ombra, e la sorella minore, bella e sana, viene designata regina al
suo posto.
E così la scoperta del fiore e del potere di Rapunzel poi, la
portano a preservare la sua conquista: l’eterna giovinezza. In fondo Gothel non
ha avuto quello che le spettava; si ritrova ad essere emarginata, ed ora che ha
qualcosa, la tiene per se: questo spiega il suo attaccamento morboso a Rapunzel
in “la mia vita è lei”, e si comporta da madre, una madre ossessiva, sempre presente
e pronta a tutto pur di salvaguardare quello che per lei è così prezioso. Nasce
naturalmente il confronto con le madri di oggi, che sono spesso troppo apprensive
nei confronti dei figli, poiché spesso davanti alla deriva dei sentimenti, dei
rapporti e delle relazioni, soltanto i figli restano come unico punto fermo e
insostituibile.
La giovinezza e la vecchiaia sono due facce della vita stessa; l’una non
può stare senza l’altra o escludere l’altra, e per vivere con serenità non si
può far altro che accettare l’avvicendarsi di ogni momento che la vita stessa
ci dona; è in questa accettazione che si scopre la bellezza della vita che sta
proprio nella sua multiforme varietà.
Sarà la caparbietà dei due giovani Phil e Rapunzel, mossi dalla forza
dell’amore l’un per l’altra, a far maturare in lei la convinzione che non si
può imprigionare la liberta degli altri, che non si può fermare lo scorrere
inesorabile del tempo, se non condannandosi ad una vita affannosa che stanca e
gela il cuore. E così per non essere esclusa dallo scorrere della vita sarà lei
stessa ad aiutare Rapunzel e a curare il suo innamorato.
TEATRO BRANCACCIO
Prima stampa giovedì 18
dicembre fino al 18 gennaio
Dal martedì al sabato ore
17,00 e 21,00 domenica ore 17,00
Prezzi
da € 46,00 a €26,00 compresa la prevendita
CAPODANNO ore 21,00 PREZZI DA 100 A 60 €
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