ANSELMO E GRETA
Liberamente ispirato alla fiaba dei
fratelli Grimm
Una produzione DYNAMIS e TSI La Fabbrica dell’Attore
9 – 11 - 12 giugno
2015
Fringe Festival Roma
Parco Adriano,
Giardini di Castel Sant’Angelo
Martedì
9 giugno ore 23.30
Giovedì
11 giugno ore 22.00
Venerdì
12 giugno ore 20.30
Dopo l'esordio al Teatro Vascello, che insieme
al collettivo teatrale Dynamis ne cura anche la produzione, ANSELMO E GRETA,
spettacolo per adulti e bambini
dai 6 anni in su, approda al Fringe Festival 2015. Lo spettacolo sarà
in scena al Parco Adriano, Giardini di Castel Sant’Angelo
– palco A, martedì 9
giugno alle ore 23.30, giovedì 11 giugno alle ore 22 e
venerdì 12 giugno alle ore 20.30.
La compagnia conferma la ricerca sui
nuovi linguaggi, e porta in scena uno spettacolo liberamente ispirato
ad una delle fiabe più celebri dei fratelli Grimm. Hansel e Gretel è
un pretesto per raccontare un'ipotesi altra, un mondo capovolto: in scena gli
attori si dichiarano come tali, ancora non personaggi, pronti ad interpretare
la storia e a rovesciarla.
NOTE REGIA
“Anselmo e Greta”
si struttura come fiaba dell'inconscio, dove non ci sono i
cattivi tradizionali così come i buoni, dove tutto è
rovesciato, contaminato. Il racconto è
attraversato da parossistiche condizioni familiari, i
protagonisti indossano i vestiti della festa intrappolati nelle dinamiche
quotidiane sistematiche e ripetitive.
Intravediamo i loro condizionamenti, le rabbie, le timidezze, le paure laddove
gli adulti sono sempre più marginali, piano piano
assenti.
Poi la perdita nel bosco, un bosco ideale, di
paure, di isolamento, di ricongiungimenti e di
abbandoni, nel buio suoni di un'eco lontana, spicchi di luce da una discarica. È
qui che si intravede, per Anselmo e sua
sorella Greta, una nuova
possibilità, la loro emancipazione,
attraverso un incontro sorprendente.
Lo spettacolo è già andato
in scena a gennaio 2015 al Teatro Vascello.
Alcuni stralci di rassegna stampa:
Della favola originaria rimangono alcune tracce: la madre morta – che in questa versione ha il compito di narratore – un padre risposato, un figlio abbandonato nel bosco.
Diversamente da quella però, Anselmo e Greta sono i figli della
seconda moglie, manipolatrice lei, viziati loro. I personaggi diventano simboli
di un disagio attuale, intrappolati in un linguaggio che parla per emoticon,
che conosce l’affetto dei genitori più attraverso gli effetti di post produzione di una foto che per l’effettiva presenza – in scena ridotta a meccanica
reiterata. L’energia ben canalizzata dei sei
attori – non solo a servizio dell’immagine e del dispendio fisico – permette allo spettacolo di relazionarsi criticamente non tanto
con la favola, quanto soprattutto con una condizione che pervade gran parte
della fascia giovanile per la quale spesso la compagnia ha condotto laboratori
di formazione. Figli del consumismo e del palinsesto televisivo, sommersi da
innumerevoli attività pomeridiane che hanno il sapore di
una pubblicità imparata a memoria, eccoli i figli di
una generazione 2.0. – Viviana Raciti, Teatro e Critica
Il giudizio sull’ultimo lavoro dei Dynamis non può che essere positivo e incoraggiante. La comunicazione digitale e
social, ampiamente usata dal gruppo nei laboratori e per lanciare sfide e call
sulla rete, non regge la scena, rivelando la sua natura intrinseca
sostanzialmente acritica e neutra. Invece il lavoro nel suo complesso non è neutro, non lascia indifferenti: Anselmo e Greta è una piccola favola urticante che fa riflettere e specchiare i
suoi giovani e giovanissimi destinatari. –
Nicola Villa, Gli Asini
Tra grappoli di palline colorate che piovono addosso, praline di
cereali sparse ovunque, carrelli della spesa che sfrecciano sul palco e la
musica irresistibile di Cacao meravigliao, Anselmo e Greta, liberamente ispirato a Hansel e Gretel, la celeberrima fiaba dei fratelli Grimm, è uno spettacolo straordinario. Perché è scritto con penna felice, è
pieno di trovate interessanti, e
soprattutto è recitato benissimo da Ilaria Bevere, Concetto Calafiore, Filippo Lilli, Dalila Rosa, Francesco Turbanti e Marta Vitalini.- Gabriele Ottaviani, Convenzionali
Anselmo e Greta rovescia la storia di Grimm, fa sfumare i
confini canonici tra buoni e cattivi, esplora le dinamiche della nostra società in modo sintetico, ironico e accattivante, facendone uno
spettacolo piacevole per i bambini, ma soprattutto una brillante riflessione
per i grandi. – Sarah Curati, Paperstreet
Ci sono spettacoli pensati per ragazzi talmente ben fatti da
lasciare spiazzati persino gli adulti. Anche quando il punto di partenza
rappresenta programmaticamente un’opera per i più giovani, come le fiabe dei fratelli Grimm tramandate di padre in
figlio da generazioni ormai, la loro trasposizione in chiave contemporanea non
permette al tempo di farle allontanare come una galassia da noi. Così, la fiaba di Hansel e Gretel, per l’occasione “Anselmo e Greta”, portata sul palcoscenico del Teatro Vascello di Roma lo scorso week end dalla giovane compagnia Dynamis, ha vivificato l’assunto secondo il quale i miti che
ci trasciniamo dal passato hanno sempre qualcosa di nuovo da insegnarci. – Renata Savo, Scene Contemporanee
Ufficio Stampa Dynamis
Marta Scandorza
– F/M PRESS
marta@fmpress.net
Tel.3464928633
Web:
www.dynamisteatro.it
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