***** Student's Jury Award – Puppet is A Human Too Festival 2012 (Varsavia, Polonia)*****Menzione Speciale Premio"Teresa Pomodoro" 2013 (Milano)(Giuria: Eugenio Barba, Lev Dodin, Frédéric Flamand, Jonathan Mills, Lluís Pasqual, Luca Ronconi)
In un paese, il Costa Rica, senza esercito da più di cinquant'anni, Greta ha un sogno che custodisce gelosamente come la sua verginità: diventare un soldato-donna. Compie allora un tentativo disperato e segreto: essere integrata nel corpo della "Guardia Civil"; apparentemente trova ascolto e comprensione da parte del capo della polizia, Ramòn. Questo invece si rivela un corrotto.
La sua è solo un'orgia di parole e desideri sessuali che travolgono la giovane, la quale, credendo in un interesse vero da parte dell'uomo, confida in lui. Ramòn invece la prende con la forza, come in un sacrificio rituale. Sono proprio quelle radici di "un passato felice che ha prodotto persone infelici" a portare verso la fine Greta, schiacciata dalla memoria di un tempo perduto e sincero.
Questa conclusione assume però genialmente i caratteri di una rivoluzione. La rivoluzione del Diverso, ultima incarnazione possibile per resistere, inutilmente, alla barbarie che avanza. Greta riscatta così il suo sogno di soldato e senza rimpianti saluta se stessa e ogni perdita, seppure con una profonda pena al cuore.
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