Contro ogni omologazione, nasce l'Associazione Compositori Musica da Film – ACMF - per difendere e divulgare le tradizioni di quest'arte come disciplina autoriale e identitaria.
Venerd' 28 aprile, al Bari International Film Festival, i musicisti Stefano Caprioli, Francesco Cerasi, Riccardo Giagni, Andrea Guerra, Stefano Mainetti e Pivio hanno presentato ufficialmente Statuto e Manifesto dell'ACMF - Associazione Compositori Musica da Film.
Fondata a Roma all'inizio di quest'anno da un nucleo di compositori la nuova organizzazione, che non ha precedenti nel territorio italiano, è pensata come risposta al dilagare anarchico di regole e criteri, per difendere e divulgare le tradizioni di quest'arte come disciplina autoriale e identitaria.
ACMF - ai cui principi guida ha già aderito anche Ennio Morricone - si impegnerà per la difesa dei diritti dei compositori, battendosi contro ogni omologazione, e contro il commercio e la distribuzione non regolamentati della musica.
"Il progredire tecnologico" - dichiara il manifesto - "l'uso e le modalità di distribuzione in rete, i nuovi sistemi di organizzazione delle produzioni e distribuzioni cinematografiche, la velocizzazione dei processi di realizzazione, l'impoverimento degli investimenti sono i fattori che creano condizioni insostenibili per dei sani principi creativi che vogliano coniugare tradizione e modernità espressiva. Nasce quindi il desiderio di recuperare maestria e saggezza liberandosi di meccanismi produttivi estemporanei e nocivi per l'arte della composizione della musica da film. Rimodulando la tradizione, proponendo pianificazioni e programmazione di tempi e spazi certi che nel proteggere le varie fasi, dalla creatività alla realizzazione e alla distribuzione, possano portare in luce l'autorevolezza dei nostri compositori."
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