Mio eroe
di e con Giuliana Musso
una produzione La Corte Ospitale
Lo spettacolo andrà in scena a Cassino (Fr) il 10 giugno presso l'Aula Pacis.
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
Premio CassinoOff 2017 a Giuliana Musso per lo spettacolo "Mio eroe", dolorosa eppure poetica confessione che diventa denuncia etica e politica di tre donne, madri di militari morti durante la guerra in Afghanistan. Il suo modo di fare teatro, che nasce dall'indagine della realtà, conferma la coerenza, la costanza e la grande professionalità di un'artista che non ha mai smesso di osservare il mondo, suggerendoci - grazie alle testimonianze che trasferisce in scena e senza dare giudizi - di guardare le persone negli occhi e di ascoltare le loro storie, perché il teatro è anche condivisione sincera e autentica del pensiero.
Giuliana Musso è una delle più amate esponenti del teatro italiano di narrazione e d'indagine.
Classe 1970, vicentina d'origine e udinese d'adozione. Attrice, ricercatrice, autrice, Premio della Critica 2005, il suo teatro si colloca al confine con il giornalismo d'inchiesta, tra l'indagine e la poesia, la denuncia e la comicità.
Una poetica che caratterizza tutti i suoi lavori: una prima trilogia sui "fondamentali" della vita, Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti (nascita, sesso e morte), e poi un impegnativo viaggio nella distruttività del sistema patriarcale con La città ha fondamenta sopra un misfatto (ispirato a Medea.Voci di Christa Wolf), La Fabbrica dei preti (sulla vita e la formazione nei seminari italiani prima del Concilio Vat. II) e Mio Eroe (la guerra contemporanea nelle voci di madri di militari caduti in Afghanistan). Dal 2008 la sua "casa" artistica è La Corte Ospitale, Rubiera (RE).
Mio Eroe sarà inserito nella programmazione del FestivalCassinoOff 2017, che quest'anno si svolgerà nelle seguenti giornate: 5-6, 26, 27 maggio e 9-10 giugno.
Lo spettacolo presenta, attraverso la voce delle madri, il ritratto di tre giovani uomini caduti per la patria.
Oggi: Afghanistan 2010, una campagna militare ancora in corso.
Sono testimonianze travolgenti di un dolore incoercibile che si fa discorso spirituale, politico ed etico sul tema della guerra contemporanea.
Madri piangenti che non balbettano ma parlano al mondo con l'intelligenza del sentimento, con lo sguardo di chi sa vedere nel Cristo in croce un ragazzo massacrato, nell'eroe morto un figlio che era vivo. Domande che si depositano nelle nostre mani e pesano sulle nostre coscienze di uomini e cittadini.
"Ho il desiderio di un teatro che ci guardi negli occhi e che ci ascolti" - dichiara Giuliana - "di una drammaturgia che nasca dall'indagine e trasferisca sulla scena la testimonianza di chi vive. So di condividere questo desiderio con molti altri artisti che resistono spontaneamente alla seduzione dell'autoreferenzialità per arrendersi con gioia a un teatro che ama osservare più di quanto ami farsi osservare. Diamoci occasioni per spostare il baricentro: dal virtuosismo al contenuto, dal grande teatro a una comunità che si riunisce. Ho scoperto in questi ultimi dieci anni di lavoro che la cosa che mi interessa di più è l'ascolto del 'reale'. Reale è l'esperienza concreta delle singole persone, la vita vissuta, che io amo chiamare il vivente."
"Mio Eroe": https://www.youtube.com/watch?
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www.CorrieredelWeb.it
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