Teatro Aurora, Marghera STUDENTI LICEO "U. MORIN" DI MESTRE IN SCENA AL TEATRO AURORA DI MARGHERA CON UNO STUDIO SU "ROMEO E GIULIETTA", esito artistico de "I cinque sensi dell'attore" curato dal Teatro del Lemming per Giovani a Teatro

Euterpe Venezia – Fondazione di Venezia

STUDENTI DEL LICEO "U. MORIN" DI MESTRE
IN SCENA AL TEATRO AURORA DI MARGHERA
CON UNO STUDIO SU "ROMEO E GIULIETTA"
esito artistico  de  "I cinque sensi dell'attore"
curato dal Teatro del Lemming
per  GIOVANI A TEATRO

"per risolvere ciò che sembra impossibile risolvere è necessario compiere un sacrificio: Romeo e Giulietta hanno persa la vita, ma in cambio hanno vinto la partita costringendo le loro famiglie e l'intera comunità ad una riconciliazione".
In queste parole del regista Massimo Munaro la chiave di lettura dello spettacolo Giulietta e Romeo, che debutta Martedì 17 aprile alle ore 21.00 al Teatro Aurora di Marghera. E' il Primo Studio con gli allievi del laboratorio "I cinque sensi dell'attore", condotto da Chiara Elisa Rossini e Diana Ferrantini del Teatro del Lemming, con gli studenti del Liceo Morin di Mestre, l'assistenza e cura del professore Pietro Gavagnin. La musica e la regia sono di Massimo Munaro. Per questo spettacolo l'ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Tema centrale del lavoro è la tragedia shakespeariana Romeo e Giulietta, analizzata e indagata nelle sue relazioni con la contemporaneità e realtà odierna nel corso del laboratorio I cinque sensi dell'attore. Si tratta di un progetto pilota, realizzato nell'ambito di ESPERIENZE 2011-12 di GIOVANI A TEATRO, che ha coinvolto 16 studenti del Liceo Scientifico "U. Morin" di Mestre, articolandosi in 14 incontri che si sono svolti presso gli spazi dell'istituto. A curarlo sono state Chiara Elisa Rossini e Diana Ferrantini, attrici del Teatro del Lemming, in collaborazione con i professori Pietro Gavagnin e Antonella Miani.
Nel percorso pedagogico e di formazione teatrale, i giovani allievi hanno lavorato attorno ai principi dell'ascolto, dell'adeguamento e del dialogo, sviluppati su se stessi e in relazione gli altri, sullo spazio e verso lo spettatore. Principale strumento d'indagine è stato il corpo, esplorato attraverso i cinque sensi dell'attore (vista, udito, tatto, olfatto e gusto), approfondendo le tecniche di espressione corporea, vocale e di dizione, il linguaggio drammaturgico dei sensi, elementi di improvvisazione e di ritmo, il rapporto dell'organismo con lo spazio. Gli studenti hanno partecipato al processo creativo della prima tappa di una trilogia shakespeariana che costituirà il percorso produttivo futuro del Teatro del Lemming, rileggendo la tragedia di Romeo e Giulietta attraverso i loro occhi giovani, in quello stato dell'adolescenza in cui le passioni sono totalizzanti e tutto appare possibile. Elaborando gli spunti di riflessione che il regista Massimo Munaro ha espresso sul dramma, individuando nel gesto estremo dei due eroi un atto di ribellione al potere di una società vile e ottusa che impedisce il loro amore, e nel sacrificio dei loro corpi il capro espiatorio necessario a riconciliare una comunità e a ristabilire la pace sociale, gli allievi porteranno in scena il loro grido di vita.
Il Teatro del Lemming si forma a Rovigo nel 1987 dall'incontro fra il regista e compositore Massimo Munaro e lo scenografo e regista Martino Ferrari. Fin dai primi spettacoli, sino al recupero del mito e alle radicali e originali esperienze di teatro delle sensazioni nella Tetralogia negli anni Novanta (EDIPO – Tragedia dei sensi per uno spettatore, DIONISO E PENTEO – Tragedia del Teatro, AMORE E PSICHE – una favola per due spettatori, ODISSEO – viaggio nel Teatro), giungendo infine alla ricerca attorno al problema dell'attualizzazione di una comunità con Nekyia e Il Rovescio e il Dritto e investigando negli ultimi due lavori (Antigone e Amleto) il rapporto tra potere e individuo all'interno di una società, il Teatro del Lemming persegue con coerenza estrema un Teatro in grado di ridefinire il ruolo dello spettatore all'interno dell'evento scenico.

"Il coinvolgimento del Liceo scientifico "U. Morin" di Mestre in questa operazione culturale - fanno sapere da Euterpe Venezia / Fondazione di Venezia – sottolinea la natura del teatro, un veicolo di riflessione profonda dei giovani di fronte ai problemi dei nostri giorni. Siamo convinti che in questo modo abbiamo dato un concreto contributo alla maturazione dei giovani di domani, alla loro formazione civica e civile".

Per informazioni: tel. 041.2201934 – 42
esperienze@giovaniateatro.it
www.giovaniateatro.it

In allegato due foto dello spettacolo "Romeo e Giulietta" con gli allievi del Liceo Morin di Mestre

GIOVANI A TEATRO è una piattaforma progettuale che coinvolge giovani (bambini e ragazzi), studenti, docenti e adulti, che risiedono, studiano o insegnano nell'area provinciale, promossa da Fondazione di Venezia con il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Venezia e di Università Ca' Foscari, IUAV, MIUR regionale e provinciale. Media Partner Rai Radio 3. Il progetto è curato dalla società strumentale Euterpe Venezia.