Dal 22 al 27 ottobre 2013 Non per vantarmi, ma avevo capiti tutto Un uomo avanti - Pier Paolo Pasolini al Teatro Millelire |
Un percorso, compiuto dall'autore in prima persona, fatto di ricordi, poesie, emozioni, che si sofferma su alcuni aspetti importanti della sua vita come i rapporti famigliari, la morte del fratello, il rapporto con la madre, la sessualità, la politica, il cinema, la morte. Un percorso a ritroso che parte dall'episodio più cruento e significativo, la morte, per ritornare indietro nel tempo e ripercorrere una vita. Un percorso scandito e contrappuntato da personaggi, voci, dialetti, musiche, che si rincorrono e chiariscono cosa Pasolini e le sue opere hanno rappresentato per chi le viveva. Un percorso che non tace la difficoltà e la crudità dei temi trattati, visto dalla parte del pubblico, che reagisce, spesso con veemenza, di fronte a questi argomenti scomodi e poco convenzionali. Un percorso che ci riporta indietro di oltre trent'anni, con l'aiuto di video e musiche, in una realtà nello stesso tempo lontana e attuale, di cui oggi troviamo ancora le tracce dentro di noi. Al centro la grande poesia dell'autore, ora privata ora pubblica e politica, ora serena ora tragica, ora affilata ora carezzevole, ora pudica ora sfrontata e scandalosa. | CAPSA Service presenta NON PER VANTARMI, MA AVEVO CAPITIO TUTTO (un uomo avanti) Con Massimo Mirani scritto da Massimo Mirani e Daria Veronese Regia Daria Veronese dal 22 al 27 ottobre 2013
dal martedì al sabato ore 21.00 domenica ore 18.00 Un uomo e un intellettuale eclettico, sfaccettato, contraddittorio, proiettato in un tempo che non era il suo, che ha letto i segnali di cambiamenti che si sarebbero palesati negli anni seguenti. Un uomo sul quale si sono scritte pagine di critiche ed elogi, amato e odiato, seguito ed isolato. Cosa aggiungere, quindi, dopo quasi quarant'anni dalla sua morte, ancora oggi avvolta da una nebbia di misteri? Abbiamo solo cercato di dare una nostra visione dell'uomo, raccontandolo come, forse, i suoi contemporanei lo vedevano, alternando il piano soggettivo e quello oggettivo. Un monologo arricchito da musiche e video, personaggi, che cercano di illustrare un uomo che scopriamo oggi forse molto diversamente da chi lo viveva in quegli anni. Un uomo che ha lasciato opere poetiche, struggenti, ma anche scandalose e complesse. Ricordare un uomo che ha evidenziato ed accentuato la propria ribellione verso una società che negava alcuni dei più importanti bisogni dell'essere umano. Ricordare un uomo. Pier Paolo Pasolini. | | • Prenota il tuo biglietto tramite Atrapalo
Il Millelire per la stagione 2013/2014 adotta la formula 10x9. Un Vaucher che ti permette di prenotare 10 spettacoli e pagarli, di volta in volta, solo 9,00 €, anziché 12,00 €, con un risparmio del 25%. per info 06.397.51.063 - 333.29.111.32 | | Premio Millelire - Un Corto per il Teatro | | I Prossimi appuntamenti | PROROGA PER INVIARE IL MATERIALE AL 20 OTTOBRE 2013 L'Associazione Culturale Millelire, in collaborazione con la Fabulous Dreams Production, istituisce la prima edizione del Premio Millelire che si terrà al Teatro Millelire dal 07 al 12 gennaio 2014. L'obiettivo di questa iniziativa è quello di offrire uno spazio dove esporre i propri lavori, favorendo la diffusione e il confronto tra i nuovi soggetti del Teatro Italiano. La selezione delle opere pervenute si baserà secondo i seguenti criteri: - originalità; - qualità dell'opera. Il Tema della Rassegna è "La Menzogna". La menzogna che può esserci nella letteratura, nella storia, nelle favole, nel rapporto sentimentale, nell'amicizia, nei messaggi mediatici, nel sociale, nella religione; ovvero, la menzogna in senso lato intesa anche come stile di vita nonché come patologia. | Alla rassegna parteciperanno tre giurie: · La Giuria di Qualità, che si alternerà per le sei serate, avrà un peso del 50% e sarà così composta: Presidente Michele Placido (Attore/Regista), Michele Mirabella (Autore, Regista, personaggio televisivo); Giuseppe Manfridi (Drammaturgo/Regista); Enrico Maria Lamanna (Regista); Renato Campese (Attore); Lydia Biondi (Attrice/Regista); Mirella Mazzeranghi (Attrice); Mita Medici (Attrice); Iris Peynado (Attrice); Sonia De Meo (Attrice); Luigi Di Majo (Avvocato/Autore); Lucia Marchi (Direttore di Biblioteca, Coordinatore del Servizio per il Diritto d'Autore presso il MIBAC); Lorenzo De Feo (Regista/Autore e Direttore Artistico del Teatro Millelire); Fabio Zito (Regista/Autore); Antonio Diana (Regista/Autore); Antonio Lupi (Attore e Direttore Organizzativo del Teatro Millelire) e altri in via di definizione. · La Giuria Critica, che si alternerà per le sei serate, avrà un peso del 30%. Sa composta da giornalisti accreditati come di seguito specificato: Giulia Bornacin; Michele Albini; Mena Zarrelli; Raffaella Ceres; Valerio Di Tella; Alessandro Giova; Federico Di Massimantonio e altri in via di definizione. · La Giuria Popolare, alla quale parteciperà il pubblico presente in sala avrà un peso del 20%; Scarica il Bando | dal 29 ott. al 3 nov. 2013 Rosso profondo - in punta di morte dal 5 al 10 novembre - La lezione dal 12 al 17 novembre - Sakketti in Rivolta - Il Musical TEATRO MILLELIRE Via Ruggero di Lauria, 22 00192 Roma (zona Prati - via Candia) info e prenotazioni 06.397.51.063 - 333.29.111.32 info@millelire.org www.millelire.org clicca QUI per sapere dove siamo | Dal 29 ott. al 3 nov. 2013 Rosso Profondo - in punta di morte | | | ROSSO PROFONDO In punta di morte
Una produzione di TeatroInsieme
scritto da Luigi Lunari
Diretto e interpretato da Domenico Clemente Luigi Lunari (classe 1934) nasce e vive a Milano. Si occupa di teatro in varie direzioni, dedicandosi per periodi di varia durata all'insegnamento universitario, alla saggistica, alla critica. Per più di vent'anni, dal 1961 al 1982, collabora con Grassi e Strehler al Piccolo Teatro. Tiene numerosi cicli di conferenze sul teatro italiano anche all'estero. Autore di notevole eclettismo, scrive una serie di commedie di deciso impegno civile e di satira politica, quasi tutte ispirate alla realtà sociale italiana. Tra tutte "Tre sull'altalena", "Il senatore Fox" e "Nel nome del Padre" che sono rappresentate anche a Parigi, Tokio, New York. Tra le altre sue opere, vari saggi sul teatro anglosassone, "Cento trame del teatro italiano" (una sorta di storia del teatro italiano considerata sotto il profilo tematico), "Essere o non essere" (antologia di monologhi teatrali) e una "Breve storia del teatro". Persona poco accomodante, ha sempre dovuto "venir via" da qualcosa. Dal Piccolo Teatro per averne denunciato l'inizio della decadenza, dall'Università per i troppi ignoranti che era costretto a laureare, dalla critica dell'Avanti per non aver parlato bene di un raccomandato di ferro. | Un Presidente del Consiglio, proprio nel giorno del suo insediamento, riceve la notizia che un tumore non gli lascia che pochi mesi di vita. Decide, allora, di dedicarsi a realizzare gli ideali in cui credeva fin da ragazzo, in tutta semplicità, al di là di ogni convenienza e prudenza politica. Così, scende in piazza e comincia a parlare con la gente, con tutti quelli che incontra. E lo fa apertamente, senza più nessuna di quelle cautele di cui i politici sono soliti rivestire i loro pensieri, ma semplicemente dicendo quello che pensa, chiamando le cose col proprio nome: pane il pane, vino il vino. E la gente lo ascolta. Per la prima volta, un uomo politico annulla la distanza abissale che c'è tra il palazzo e la gente comune, il popolo. E il popolo è dalla sua parte. Ma questo suo modo di fare si scontra, inevitabilmente, con le resistenze di tutti i partiti della coalizione di governo, allarmati all'idea di non poter più continuare a "spartirsi la torta"…! E così, considerato ormai una pericolosa scheggia impazzita, in una sorta di riunione segreta, come dei gangster, dei mafiosi della vecchia Chicago, i suoi ex-amici decidono di eliminarlo. Ma prima che questo accada, il Presidente riceve una notizia che ribalta completamente la situazione: la diagnosi infausta è solo il frutto di un banale errore, di uno scambio di cartelle. In realtà egli sta benissimo. Questo, però, non lo rallegra. Anzi, lo getta in uno stato di ansia e di disperazione. Tutto il coraggio che aveva manifestato "in punto di morte" scompare all'idea di avere ancora una vita davanti, con le sue meschinità, i compromessi, le ipocrisie... Nessuno saprà mai se il Presidente, che muore cadendo dalla finestra, sia stato ucciso dai congiurati o sia fuggito dalla vita di propria iniziativa. L'ultimo suo pensiero, folgorante, sono poche parole da una poesia di Majakovski: "In questa vita non è difficile morire. Vivere, è di gran lunga più difficile." | | | |
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