Massimo Ranieri omaggia Raffaele Viviani, al debutto martedì 13.
"Viviani non sta alla finestra, ma sulla strada dove nasce...e il popolo napoletano da pretesto diventa soggetto di poesia e, rappresentandosi, si rivela a se stesso, grida le proprie ragioni, si giudica e si confronta." Affermava Vasco Pratolini.
Il Ranieri di oggi, scrive Rodolfo di Giammarco, fa pensare alla faccia statuaria e carismatica del grande Raffaele Viviani di ieri, artista creativo a metà del secolo scorso.
La somiglianza tra Ranieri e Viviani è dovuta ad una dote di eccentricità, a un'inclinazione naturale al camaleontismo, al trasformismo espressivo: recitano e cantano, sono drammatici e sono comici, hanno linguaggi anche solo mimetici e linguaggi verbali sopra le righe.
Viviani Varietà è un insieme di poesia, parole e musiche del Teatro di Viviani, magistralmente diretto da Maurizio Scaparro, al suo debutto a Roma il 13 Maggio.
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