Compagnia Abbondanza/Bertoni presenta
SCENA MADRE
con Paola Faleschini e Antonella Bertoni
regia e progetto musicale Michele Abbondanza
coreografia Antonella Bertoni e Michele Abbondanza
scene e costumi Antonella Bertoni
luci Andrea Gentili
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali/Dip.to Spettacolo Provincia Autonoma di Trento/Servizio Attività Culturali Comune di Rovereto/Assessorato alla Contemporaneità Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto Regione Autonoma Trentino Alto Adige
La Compagnia Abbondanza–Bertoni apre la Stagione di Danza del Teatro Cantiere Florida con Scena Madre - venerdì 8 e sabato 9 novembre ore 21 - nell'ambito di FLOWMOVE/ Progetto di Residenza di Versiliadanza.
Lo spettacolo inoltre si inserisce in DOTLINE 2013 _ Rete della danza Toscana | 3 ͣ edizione (10 ottobre > 04 gennaio), un progetto di programmazione e promozione della danza contemporanea unico in Italia. Una vera e propria stagione teatrale interamente dedicata alla danza in Toscana, promossa da ADAC, rete regionale delle compagnie di produzione di danza contemporanea, con il fondamentale sostegno della Regione Toscana e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
La dualità al femminile che fu anche de Le fumatrici di pecore coinvolge qui la "pubblica intimità" di Scena Madre: la rappresentazione sospesa tra identità e memoria di un legame vitale, quello tra la danzatrice Antonella Bertoni e la madre Paola Faleschini.
La regia affidata a Michele Abbondanza, assieme al progetto musicale, si srotola così all'interno di questa relazione al femminile narrata attraverso gesti quotidiani, sguardi, movimenti e delicate astrazioni. Lo scambio scenico si svolge all'interno di uno dei legami umani più importanti, trasformando un incontro di due corpi – "tra chi è stato mille volte in scena e chi mai prima d'ora era salito su un palcoscenico" – in un dialogo generazionale ravvicinato, massimamente intimo e pubblico al contempo.
"La pubblica intimità.
La nostra curiosità ci spinge ancora una volta ad accostare interpreti caratterizzati da forti segni; fisici, come nel caso de Le fumatrici di pecore o biologici come in questo nuovo progetto: vedremo infatti in scena madre e figlia. Quel che seguirà da questo incontro ravvicinato sarà l'effetto e il prodotto di una causa e non lo sviluppo di una storia o di un argomento.
Le due interpreti come due soluzioni chimiche (in fondo siamo anche un insieme meraviglioso e tragico di combinazioni chimiche) produrranno effetti a catena che seguiremo contenendoli e là dove necessario, sviluppandoli. Gli accostamenti tra persone sono sempre interessanti ma lo potrebbero essere ancora di più se queste persone sono "speciali".
Mettere in scena madre e figlia potrebbe rischiare di essere solo una scelta "a effetto" e quindi un gioco superficiale se non venissero indagate le forme del sotterraneo che le ospita, per poi portarle in superficie sotto altre forme, en plein air. La trama e l'ordito scaturiranno dai loro corpi narranti che potranno rendere di pubblico dominio, con la loro accondiscendenza, forme (altrimenti celate?) di preziosa intimità. L'incontro scenico tra madre e figlia, sarà anche un incontro tra chi è stato 1000 volte in scena e chi mai: un ulteriore differenza che come per Le fumatrici di pecore, vorremmo far diventare uguaglianza.
Staremo in attesa, nell'accostamento, della reazione, del boom esplosivo, del big bang creativo di una nascita"
Michele Abbondanza
"«Verresti in scena con me?»
L'ho chiesto a mia madre, alle sue gambe, alla sua schiena, alle sue braccia, alla sua testa, al suo coraggio; gliel'ho chiesto per tornare a lei, la sola così esistente; alla ricerca di qualcosa che desse voce alla sua parte muta; lei così ligia a pensare, agire, sentire, attraverso schemi precostituiti (secondo la mia visione, naturalmente non imparziale).
Nessun corpo esiste di meno per me, nessuno esiste di più; un tabù, deposito di segni; classico, amato, rifiutato, mitico, sacro, ed ora così sofferente e fragile. Identità e memoria, faro primitivo, edificio preistorico.
Così diverse e al tempo stesso così inequivocabilmente noi stesse; non finiremo mai di essere una madre e una figlia"
Antonella Bertoni
Biglietti: 15/12 €
TEATRO CANTIERE FLORIDA
Via Pisana 111/R – 50143 Firenze
Orari della biglietteria
dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00 in orario continuato.
Nei giorni dello spettacolo il botteghino sarà aperto dalle ore 19.00 alle ore 21.00.
Prevendita e prenotazioni:
I biglietti inoltre sono acquistabili presso tutti i punti vendita del circuito Boxoffice e online su Boxol.
È possibile effettuare la prenotazione telefonica chiamando il numero 0557130664 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle ore 18.00 o scrivendo una mail a prenotazioni@teatroflorida.it specificando nominativo, titolo e data dello spettacolo, numero di posti richiesti e numero di telefono.
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