Novità: APPUNTAMENTO
AL LIMITE – il calcolo sublime
Lunedì 27 gennaio al Teatro
Carcano ultimo appuntamento di TeatroinMatematica con la novità APPUNTAMENTO AL
LIMITE – il calcolo sublime sulla teoria del calcolo infinitesimale.
Il calcolo
infinitesimale è una delle teorie che più ha arricchito la matematica moderna e
determinato il progresso scientifico, in quanto è in grado di interpretare il
continuo e il movimento. Newton e Leibnitz ne sono indiscutibilmente
riconosciuti come gli scopritori, ma per rintracciarne le origini bisogna
risalire fino ai geometri greci dell’antichità, inoltrarsi nel progredire del
concetto di numero sino ad arrivare alla sintesi tra geometria e algebra di
Cartesio.
Poi ancora bisogna
conquistare il concetto di funzione, superare lo scoglio dell’infinitamente
grande e dell’infinitamente piccolo, entrare d’un tratto nel concetto di
limite. I matematici e i filosofi che hanno portato avanti le idee di Newton e
di Leibnitz sono arrivati a offrirci una teoria ben costruita, logicamente
ineccepibile, ma ancora ricca di frutti da cogliere. Davvero il calcolo
infinitesimale è, come si diceva ancora sino al XIX secolo, il calcolo sublime
nel senso etimologico del termine e cioè ciò che arriva sino alla
soglia più alta. La nascita dell’analisi matematica coincide con il
definitivo stringersi del legame tra matematica e fisica, quindi tra matematica
e scienza moderna; è alfabetizzazione scientifica. Ed è anche importante
conoscere qualche aspetto storico del nascere e dello svilupparsi del calcolo
infinitesimale, grazie al quale sono entrati a fa parte della matematica, in
modo pervasivo, i procedimenti infiniti.
Appuntamento al limite
esplora questi temi in chiave teatrale, partendo appunto dall’idea di limite,
inteso come non-luogo estremo verso cui tendiamo senza potervi giungere,
nel quale la realtà che conosciamo cambia natura, e i rapporti si trasformano:
una soglia proibita che conduce ad un mondo capovolto e magico dove, come nel
teatro, “tutto è finto, ma niente è falso”.
In un luogo
imprecisato una coppia di attori sta provando una scena ambientata all’epoca
dell’infanzia di Newton. Eppure, qualcosa non torna. Gli attori sono lì quasi
loro malgrado, come fossero costretti a recitare una parte che non capiscono,
guidati da un regista intransigente, che li costringe a ripetere la scena
all’infinito, come se la scena nascondesse qualcosa.
C’è una società in
declino, sottilmente oppressiva, che fa del controllo costante degli individui
lo strumento per mantenere il consenso. Gli attori in scena si muovono tra
questi due mondi in un gioco di specchi paralleli, cercando, nella dimensione
teatrale, un incontro tra la visione matematica e quella psicologica di limite,
relazione, infinito.
Nelle scene emergono
poco a poco le relazioni che legano i personaggi, le dinamiche dei loro
sentimenti, i mutamenti causati dal cambiamento di alcune condizioni. Si tratta
della forma teatrale in cui si possono esprimere alcuni dei concetti
fondamentali del calcolo infinitesimale quali funzione, continuità, derivata,
sistemi dinamici e, sopra a tutti, il concetto di limite.
I sentimenti dei
personaggi sono descritti attraverso funzioni che ne registrano i mutamenti, da
un’iniziale apatia all’amore, dall’amore all’aperta avversione. Funzioni, il
cui andamento si rivela poco a poco, attraverso l’analisi di alcuni elementi
che via via si evidenziano in scene successive. Le dinamiche reciproche
modellano i rapporti di coppia sia per gli attori che per i loro personaggi
portandoli verso un destino solo accennato ma ugualmente prevedibile. Quel
destino che si può interpretare come il limite cui ciascuno si sta avvicinando.
L’esperienza di andare verso il proprio limite ed eventualmente raggiungerlo
rappresenta per ciascuno dei personaggi il momento di non ritorno della
relazione con l’altro che lo definisce.
Alle ore 19,30
Aperitivo Matematico “Anche l’infinito ha i suoi limiti”
Con Sergio
Rinaldi, ingegnere, matematico applicato e Tullia
Norando, matematica, del Politecnico di Milano
Un viaggio
affascinante attraverso le molteplici discipline in cui entrano le idee e i
metodi infinitesimali, le cui applicazioni fanno parte ormai della nostra vita
quotidiana. L’invenzione del calcolo infinitesimale, accanto alla geometria
euclidea, è la più grande creazione di tutta la matematica, che accoglie così i
procedimenti infiniti, cui il concetto di limite dà diritto di
cittadinanza, strappandoli alla vaghezza e dalla contraddittorietà, rendendoli rigorosi,
praticabili. Ma … anche l’infinito ha i suoi limiti!
Lunedì 27 gennaio 2014 ore 20,30
APPUNTAMENTO AL LIMITE – Il
calcolo sublime
Drammaturgia a
cura di Riccardo
Mini – Regia di Valentina Colorni
Consulenza
matematica di Tullia
Norando e Paola Magnaghi (Politecnico di Milano)
Effetti video
e riprese Virginio Levrio e Davide Ganito - VAS
Progetto
TeatroinMatematica a cura di Maria Eugenia D’Aquino
Produzione PACTA.dei
Teatri – Scienza In Scena
Interpreti Maria
Eugenia D’Aquino, Riccardo Magherini, Vladimir Todisco Grande
Posto unico €
18 – Insegnanti € 15 – Studenti € 13,50
Recite per le
scuole ore 11,30 e ore 15 – € 15/11,50
Per
prenotazioni: 02 55181377 – 02 55181362
Per scuole e
gruppi organizzati: Progetto Teatro 02
5466367 – 02 55187234
Teatro
Carcano – corso di Porta Romana, 63 – 20122 Milano – www.teatrocarcano.com
Nessun commento:
Posta un commento