martedì 14 gennaio prima stampa ore 20.45
repliche fino al 26 gennaio
Teatro Stabile di Bolzano
Paolo Bonacelli Patrizia Milani Carlo Simoni
LA BROCCA ROTTA
di Heinrich von Kleist
traduzione Cesare Lievi
Giovanna Rossi Riccardo Sinibaldi Roberto Tesconi
Irene Villa Riccardo Zini
costumi Roberto Banci
luci Lorenzo Carlucci
regia Marco Bernardi
Walter, consigliere di giustizia
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Carlo Simoni
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Adamo, giudice del villaggio
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Paolo Bonacelli
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Lume, cancelliere
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Roberto Tesconi
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Signora Marta Rull
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Patrizia Milani
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Eva, sua figlia
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Irene Villa
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Veit Tümpel, contadino
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Riccardo Zini
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Ruprecht, suo figlio
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Riccardo Sinibaldi
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Signora Brigida
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Giovanna Rossi
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Un servitore
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Maurizio Ranieri
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Lisa
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Valentina Morini
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Greta
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Karoline Comarella
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Il nucleo della Brocca rotta è il personaggio di Adamo, con le sue infinite risorse di mentitore e con quella fuga finale per i campi innevati, sotto gli occhi di tutti, con la parrucca, antiquato simbolo di un'autorità abusiva e coperta di vergogna, che gli sbatte sulla schiena. Adamo, il giudice del villaggio, interpretato da Paolo Bonacelli, è parente dei vecchi semidei osceni e beffardi dal piede caprino, dalla coda villosa, dalle corna di becco, dall'appendice erotica spropositata. Così come certi servi della commedia plautina, come gli Zanni della Commedia dell'Arte, come i personaggi del Ruzante, il Falstaff di Shakespeare, l'Ubu Roi di Jarry.
Commedia della piccineria umana, infestata da superstizione e corruzione: la si potrebbe leggere tutta come una parodia del potere, per questa volta senza niente di cruento o irrimediabile. Dal punto di vista artistico
«Il fascino del testo è tutto nella miracolosa capacità di Kleist di farci divertire parlando di cose serie, anzi serissime, come sono le vicende di un funzionario pubblico corrotto e depravato, bugiardo e pusillanime fino alla patologia» afferma Marco Bernardi, giunto alla sua sessantesima regia «in questa commedia infatti si riesce a ridere e allo stesso tempo a riflettere sulla domanda fondamentale che si pone l'autore: la giustizia è uguale per tutti?».
Per la messa in scena della più bella commedia della letteratura teatrale tedesca, Bernardi ha scelto di dirigere lo stesso cast guidato da Paolo Bonacelli, Patrizia Milani e Carlo Simoni che ha portato al successo Il Malato immaginario di Molière per oltre 170 repliche.
La brocca rotta è una produzione del Teatro Stabile di Bolzano, un ideale ponte culturale tra tradizione teatrale italiana e tedesca.
L'invenzione più teatrale è il personaggio di Adamo, il giudice del villaggio, interpretato da Paolo Bonacelli, parente dei vecchi semidei osceni e beffardi dal piede caprino, dalla coda villosa, dalle corna di becco, dall'appendice erotica spropositata. Così come certi servi della commedia plautina, come gli Zanni della Commedia dell'Arte, come i personaggi del Ruzante, il Falstaff.di.Shakespeare.l'Ubu.Roi.di.Jarry.
La struttura drammaturgica della "Brocca rotta" è così perfetta che bisogna stare attenti a non rovinarla. Già Goethe, che fu il primo regista a metterla in scena a Weimar nel 1808, sbagliò nel non voler rispettare la sua compattezza: si inventò due intervalli e infranse questo straordinario "piano sequenza" che inizia e finisce senza soluzione di continuità, in tempo reale davanti agli spettatori.
Ho cercato di assecondare questa caratteristica fondamentale, come se lo spettatore assistesse a un processo in diretta nell'aula di un tribunale. La storia vola via con ritmo serrato per un'ora e mezza con il suo grottesco divertimento, ma allo stesso tempo graffia a fondo sull'arroganza sfacciata del potere. Chi vi assiste potrà fare, se lo vorrà, molte similitudini con la storia italiana contemporanea.
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giovedì 16 e mercoledì 22 gennaio ore 16.45
sabato 25 gennaio ore 16.45 e ore 20.45
tutte le domeniche ore 16.45
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