Venerdì 31 ottobre alle ore 21, a Cagliari, al Teatro Auditorium Comunale (piazza Dettori), dopo la prima assoluta a NEW YORK dello scorso luglio, la prima europea a BILBAO i primi di ottobre, la nuova produzione ASMED-Balletto di Sardegna "Aragosta", creata da Moreno Solinas, sarà presentata al FIND 32 in anteprima nazionale.
Moreno Solinas, sassarese stabilitosi a Londra da qualche anno, per la creazione di "Aragosta" si è ispirato alla stilista italiana Elsa Schiaparelli, geniale e anticonformista pioniera della moda anni '30, e al movimento surrealista.
Lo spettacolo è stato definito proprio a New Work "una pièce di danza surrealista, l'equivalente in movimento di una poesia di Breton, uno spettacolo unico e dissimile da tutto ciò che si è visto finora; perché forma, contenuto, suono, movimento, costumi, tutti quegli elementi che sono comunemente associati alla danza e allo spettacolo in quanto componenti di un insieme artistico, qui sono invece sviscerati, smantellati e riassemblati nelle modalità più inaspettate."
Aragosta agisce su due livelli: su quello della forma, perché immagina su nuove basi il movimento, la nozione, il bisogno e sull'impulso del movimento stesso, ben lungi da un qualsiasi tentativo di abbellimento. Movimento nella sua forma più pura, costruito nel momento in cui lo si guarda, concepito e riconcepito, esplorato e scoperto dalle danzatrici insieme al pubblico.
Il corpo vive sul palcoscenico, viene vissuto ed esplorato: le danzatrici percuotono i loro corpi creando il ritmo dello spettacolo finché la pelle non diventa rossa, i corpi danno vita alle parole, ad altri corpi, alle idee, alle forme e alle cose in modi giocosi, toccanti, disdicevoli, lirici o grotteschi. In scena le tre danzatrici Francesca Assiero Brà, Anna Paola Della Chiesa e Rachele Montis. I costumi sono firmati da Emilio Ortu Lieto.
Moreno Solinas ha presentato i suoi lavori in dodici Paesi europei e negli Stati Uniti, ottenendo numerosi riconoscimenti e premi. Il suo lavoro è caratterizzato dall'utilizzo di un linguaggio poetico e nel contempo politico, atto a rivendicare la funzione del teatro come luogo di incontro in cui è possibile esplorare le proprietà catartiche della performance dal vivo. Attraverso l'impiego del corpo, della voce, del testo e del design, l'artista crea coreografie giocose e ricercate tali da essere rispettivamente eccitanti ed inflessibili, poetiche e provocatorie.
Lo spettacolo è prodotto da ASMED con il contributo del Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo e Regione Autonoma della Sardegna.
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SABATO 1 NOVEMBRE H 21
ALBANIAN DANCE THEATER COMPANY - (Albania)
WITHOUT BLOOD
Coreografia: Gjergj Prevazi
Drammaturgia: Stefan Capaliku
Musiche: E. Sina, F. Qerimi, H. Zacharian
Assistente alla coreografia: Labinot Rexhepi
Interpreti: Labinot Rexhei, Elona Zyberi, Mateo Nushi, Elda Zeneli, Fjorald Doci
Lo spettacolo racconta le conseguenze di una mentalità votata alla guerra come intrinseco e pericoloso elemento dell'istinto dell'umano. Profondamente ispirato al romanzo di Alessandro Baricco, "Senza Sangue" proietta immagini di tutte le relazioni fisiche umane, da quelle che scaturiscono dalla guerra sino a quelle relative alle relazioni amorose.
Mentre nelle civiltà primitive la vendetta era una strategia naturale e permanente, oggi innesca un circolo vizioso che desensibilizza e brutalizza facendosi portatrice del disprezzo per l'essere umano. Il coreografo Gjergj Prevazi ha analizzato a fondo il fenomeno della vendetta nella socetà attuale albanese.
Definibile come una malattia del nostro tempo, è un istinto vecchio come il genere umano e genera conflitti che spesso prendono fuoco da da situazioni intime, famigliari, per diventare crisi politiche e sociali che in molti casi hanno avuto conseguenze rovinose.
Ne è esempio la devastazione che nel 1997 ha colpito l'Albania lasciando un segno indelebile sul paese e sulla società. Gjergj Prevazi, docente all'Università dell'Arte di Tirana, è Direttore della Compagnia Albania Theatre Dance Company dal 2000. Ha creato coreografie di grande successo e con queste ha circuitato nei più grandi Festival Internazionali. Faro di punta nella produzione dei paesi dell'est Europa, nell'autunno 2014 la Compagnia è stata impegnata in una importante tournée in Cina dove ha incontrato una buona accoglienza da parte della critica e del pubblico.
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DOMENICA 2 NOVEMBRE H 21 RICERCA NUOVI COREOGRAFI
CLAUDIA TRONCI E DAVIDE CAULI
"Vite di Carbone"
Ideazione e progetto: Claudia Tronci
Coreografia regia e traduzione scenica: Davide Cauli
Interpreti: Claudia Tronci, Davide Cauli.
Lo spettacolo, che è dedicato alla tenacia delle donne sarde, prende come storia esemplare quella di una delle donne che hanno lavorato in miniera.
"Vite di carbone" nasce dalla testimonianza di Barbara Concas una delle ultime cernitrici della miniera di Montevecchio, donna forte e pragmatica dolce e materna che ha vissuto tutta la vita in un territorio della Sardegna bellissimo, aspro e selvaggio.
LA PROCHAINE FOIS COMPANY
RelativaMente
Coreografie: Matteo Corso in collaborazione con gli artisti
Maître de Ballet: Giovanna Stancampiano
Foto e Video: Massimo Rosina
Danzatori: Matteo Corso, Simona Pinna, Angelica Piras, Matteo Viola
"RelativaMente" si presenta come un quesito e un'analisi sulle molteplici forme e maschere che l'uomo assume per poter introdursi "correttamente" nella società odierna e vivere la propria esistenza secondo i canoni che essa impone. Ispirandosi ai concetti fondamentali della filosofia Pirandelliana le forme e le maschere vengono definite "trappole" in cui l'essere umano viene imprigionato, o si imprigiona a sua volta. Le "trappole" sedano quel naturale
flusso vitale che dovrebbe essere seguito da ogni individuo per poter vivere un'esistenza libera e reale.
Profumo
Regia & Coreografie: Theo Piu
Musiche: Olafur Arnalds - Stefano Guzzetti
Curatore Mix Audio: Lil'Jea
Costumi: Manuela Perra - Urthaddala Sartoria Creativa
Danzatori: Federica Maxia, Stefano Camba, Luca Cappai, Roberta Cossu, Federica Serra, Elisa Chow, Debora Puggioni, Michela Trois, Sofia Franchini, Terry Putzu
Libero il desiderio di sentire tutto ciò che mi circonda e mi avvolge, stringendomi come due braccia che accolgono il mio respiro, terso di emozioni che solo i miei sensi possono cogliere. Ad ogni senso, del tuo profumo odo le tue emozioni, le mie... Le nostre.
I ricordi Odorano... Profumano... Vivono di carica essenza, che riempie le mie narici e scendendo verso i polmoni mi da vita.
(Theo Piu)
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