Con la voce degli altri, la nuova stagione 2014/2015
Una stagione nata da incontri
Dal 23 ottobre 2014 riprende il cammino del Teatro Officina:
19 spettacoli, 4 prime nazionali e 9 produzioni.
Incontrare gli altri e da loro lasciarsi colpire, suggestionare e attraverso la loro voce cercare di parlare a tutti: il Teatro Officina presenta la nuova stagione 2014/2015 dedicata all'incontro con l'altro da sé (lo straniero, il povero, l'ammalato). Si intitola Con la voce degli altri ed è proprio dai diversi incontri umani che nascono tutti gli spettacoli: 19 spettacoli, 4 prime e 9 produzioni.
Non tanto un teatro dove incontrare qualcuno, ma un incontro nella vita quotidiana che si trasforma in evento teatrale, ecco la matrice di questa stagione come ricorda il direttore artistico Massimo de Vita: "da sempre il Teatro Officina si distingue per una strada che percorre diversi ambiti di intervento sociale: dai laboratori con rifugiati politici fuggiti da guerre e carestie, a quelli con i ragazzi, con infermiere nei reparti del "fine vita" e poi ancora il quartiere di periferia e le case popolari. Questa nuova stagione è il frutto di tutte queste realtà incontrate e ascoltate".
Così ha inizio un nuovo e ricco cartellone che parte quest'anno con una anteprima, il 23 ottobre alle ore 18, fatta da un magistrato, Giuliano Turone, uomo che per molti anni, nell'attività di giudice istruttore, si è impegnato in inchieste di criminalità mafiosa, economica ed eversiva e che ripercorrerà il filo rosso degli spettacoli dal suo punto di vista. Tre i grandi filoni che verranno percorsi: i diritti civili, la medicina narrativa e il dialogo fra generazioni.
Il primo incontro sarà il 24 e 25 ottobre con IO, RIFUGIATO POLITICO, in prima nazionale frutto del laboratorio condotto dal Teatro Officina con i richiedenti asilo politico, a cui seguirà il reading UNA STORIA DI RESISTENZA: una storia vera raccolta alla Casa delle Rifugiate politiche di Milano e portata in scena dalla giornalista Livia Grossi.
Frutto di un incontro avuto con la comunità kurda in Piazza Duomo durante una giornata per la pace, indetta durante l'estate, è il reading di poesie e scritti contro la guerra POETI CONTRO LA GUERRA in scena il 26 ottobre. Subito dopo, in collaborazione con FUORI CIRCUITO, segue la proiezione del primo documentario palestinese candidato a un Oscar: 5 BROKEN CAMERAS, il racconto della crescita di un bambino ai tempi del muro voluto da Ariel Sharon.
L'1 novembre è la volta della serata per i 20 anni di Emergency con ETIOPIA, DETTA PIA, un racconto sulle conseguenze provocate dalla guerra: la disperazione, la corruzione e la disgregazione di un tessuto sociale, a partire dalla pineta di Tombolo, tra Pisa e Livorno.
A seguire il 2 novembre trova spazio tra gli incontri del Teatro Officina LA PROFEZIA ALLE SPALLE, un evento in cui i giovani, nati intorno al 2000, compiono incursioni in dialogo con le profezie di Pier Paolo Pasolini.
In ricordo di un amico, Fabrizio Casavola, il 29 novembre va in scena PER UNA MEMORIA CONDIVISA in prima nazionale che ricostruisce a frammenti la storia delle persecuzioni subite dal popolo Rom.
Seguono due opere sui grandi disastri industriali: il 5 dicembre viene ripreso lo spettacolo del Teatro Officina SCANDALO DI UN QUOTIDIANO MORIRE sulle tragedie del Petrolchimico di Porto Maghera e della Thyssen Krupp e il 6 e 7 dicembre DIOSSINA 2.0 – SEVESO, DALL'ICMESA ALLA PEDEMONTANA, il dietro le quinte del più grave disastro industriale della storia italiana a Seveso nel 1976, di e con Massimiliano Vergani.
Il 30 e 31 gennaio, la prima nazionale di MAPHIA 1963_2015 con la regia di Massimo de Vita per una riflessione sui meccanismi della criminalità di 'ndrangheta e mafia.
A febbraio il Teatro Officina ospiterà la compagnia Le chapeau des réves: il 13 e 14 febbraio con RADICI DI CARBONE lo spettacolo di narrazione muto con clown dedicato all'immigrazione in Belgio e il 15 febbraio TERRA DI MEMORIE, uno storico spettacolo del Teatro Officina con l'amico cantastorie Antonio Bozzetti in scena, ora riportato sul palco con la sua voce fuori campo da due giovani attori bolognesi.
A fine febbraio è la volta di un altro filone storico del Teatro Officina: la medicina narrativa. Il 27 e 28 febbraio LA VITA DISTRATTA, su testo di Marco Venturino, primario di anestesia all'Istituto Europeo di Oncologia e noto scrittore di romanzi; l'1 marzo MEDICINA NARRATIVA, la proposta di più testi scritti da medici e operatori stessi, messi in scena dalla compagnia del Teatro Officina. Ancora legato alla medicina, ma questa volta solo letteraria, DIARIO DI UN PAZZO il 14 e 15 marzo, un testo di Mario Moretti con la regia di Flavio Bucci liberamente adattato dall'omonimo racconto di Nikolaj Gogol'.
Il 27 e 28 marzo torna la produzione dedicata a Giovanni XXIII: IL SUO NOME ERA GIOVANNI. Storia di un Papa nato e morto povero, un testo composto da Roberto Carusi riunendo scritti dello stesso Angelo Roncalli, per la regia di Antonio Grazioli.
Il 15 aprile MASK à DEUX una lezione spettacolo sul teatro di maschera in omaggio a Serena Sartori.
Il 18 aprile tornano gli amici di Atelier Teatro con STUDIO SUL PROMETEO INCATENATO di Eschilo con la regia di Mamadou Dioume, famoso attore che ha lavorato con il grande regista Peter Brook.
A chiudere la stagione un meditato omaggio a EXPO, il 15 e 16 maggio la prima nazionale di UNA TAVOLA POVERA, la riscoperta dei sapori e delle tradizioni della cucina "povera" attraverso i menù di grandi autori: da Gadda a De Filippo, da Heminguay a Joyce, Neruda, Szymbroska fino a Totò, con la regia di Massimo de Vita.
Ingresso con tessera associativa annuale: 1 spettacolo €10 – 5 spettacoli €40 – tutta la stagione €120
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