Hedda Gabler rappresenta una delle figure più interessanti e ricche di sfumature del teatro di Henrik Ibsen: tormentata e crudele, altera e fragile, è così lontana dagli stereotipi femminili ottocenteschi da apparire una donna dei nostri giorni.
Per questo ruolo, intenso e tragico, Antonio Calenda ha scelto Manuela Mandracchia, tra le più affermate e ammirate interpreti del teatro italiano, applauditissima "coreografa" nel Panico di Luca Ronconi, lo scorso gennaio al Piccolo. È lei a guidare un cast di ottimi attori tra i quali Luciano Roman che, nel ruolo del giudice Brack, sarà origine e causa del dramma finale.
Ibsen rappresenta un vertice assoluto nella letteratura teatrale ottocentesca: la sua drammaturgia abita i confini del teatro borghese accentuandone lo scavo psicologico, le sfumature dei personaggi, il racconto di storie di vita quotidiana che rivelano aspetti più oscuri, i drammi e le tragedie, le emozioni e i turbamenti che si celano dietro un velo di conformismo.
È così che Hedda cade in una trappola che la condurrà alla tragedia: un matrimonio di convenienza ma senza amore, il ritorno di un ex che provoca rimpianti e timori per il futuro, un gesto provocatorio e disperato, il ricatto…
"Una storia – afferma la stessa Mandracchia - avvincente come un giallo".
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giovedì 3 ottobre ore 20.30 - 12 euro
venerdì 4 ottobre ore 20.30 - 12 euro - Platea
venerdì 4 ottobre ore 20.30 - 12 euro - Galleria
sabato 5 ottobre ore 19.30 - 12 euro - Platea
sabato 5 ottobre ore 19.30 - 12 euro - Galleria
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