alle ore 18.30, nella Chiesa della Santissima Annunziata verrà comunicato l'esito del concorso "IMMAGINA UN POSTO DOVE... / IMAGINING A PLACE WHERE ..... Un'opera d'arte per Castello di Postignano".
Alle ore 19.30, presso Il Torchio, appartamento Sabbioneta, si inaugurerà la mostra "PLACE AND MEMORY" dell'artista americano STEVE RIEDELL.
L'ingresso alle due iniziative è libero
Riguardo il concorso "IMMAGINA UN POSTO DOVE... / IMAGINING A PLACE WHERE", tutto parte dalla Mirto srl, società degli architetti napoletani Gennaro Matacena e Matteo Scaramella che hanno acquistato e restaurato il borgo in Umbria.
Dal 2012 la Mirto srl ha avviato un programma di eventi culturali per la valorizzazione di Castello di Postignano dal titolo "Un Castello all'orizzonte" e già nelle prime due edizioni hanno partecipato artisti di fama internazionale.
Volendo sviluppare ulteriormente il rapporto tra il Castello di Postignano e l'arte contemporanea, gli architetti Matacena e Scaramella hanno invitato gli artisti, tramite un bando di concorso internazionale, a presentare un progetto di opera d'arte visuale da realizzare ed esporre nel borgo.
La Giuria del concorso è formata da: Arturo Fittipaldi, professore di Storia dell'arte Università Federico II, Napoli - Gennaro Matacena, architetto, Mirto srl - Laura Trisorio, gallerista - Matteo Scaramella, architetto, Mirto srl - Mimmo Jodice, fotografo.
La mostra PLACE AND MEMORY di STEVE RIEDELL, a cura dello Studio Trisorio, si potrà visitare fino al 27 luglio 2014.
Presso Il Torchio, appartamento Sabbioneta sono esposti i suoi ultimi lavori su tela, Folded-Over Paintings, insieme ad alcuni su tavola e opere su carta.
Nei Folded-Over Paintings, progettazione e casualità si incontrano e si confondono. Nel passaggio da una fase all'altra della loro realizzazione, nel breve viaggio dal tavolo di lavoro al supporto di legno, le opere possono generare forme inaspettate che l'artista sceglie di assecondare o di modificare, assumendo forme molteplici e inusitate: ripiegate più volte su se stesse, con dislivelli nella sovrapposizione, ribaltando recto e verso, intrise di cera, di colori saturi e brillanti, fissate al supporto lasciando a vista le graffe metalliche che bucano la tela, fino a trovare la giusta combinazione fra gli strati di pittura e i piani della superficie.
Soltanto quando i lavori sono compiuti e raccolti insieme, l'artista vi ritrova tracce e memorie di oggetti che gli sono familiari. Si tratta di oggetti dimenticati sulle spiagge della sua infanzia in California, legati al sole e all'acqua.
Sono «canotti e materassini gonfi o sgonfi, palloni da spiaggia, sedie a sdraio sempre sul punto di collassare, un costume da bagno irrigidito dal sole (...). "I colori dei singoli pezzi sembravano inizialmente mantenermi a distanza, ma poi, man mano che mi avvicinavo si attenuavano e sembravano alludere ad un uso precedente» (Riedell).
Steve Riedell è nato nel 1954 a Inglewood in California. Vive e lavora fra Philadelphia e Frenchtown nel New Jersey. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti come il Director's Prize (1999), l'Elizabeth Grant (1999/2000), il PCA Grant (2000), il Pollock/Krasner Grant (2000/2001), il Mildred Bougher Award (2001), l'SOS Grant (2002), è stato finalista per il Gottlieb Grant e ha esposto in numerose gallerie e spazi pubblici negli Stati Uniti.
In Italia è rappresentato dallo Studio Trisorio, dove ha già realizzato nel 2007, con Lawrence Carroll, la mostra A Conversation Between Friends.
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Tornano le proposte culturali estive a Postignano, con il cartellone "Un Castello all'orizzonte 2014" . La programmazione è ancora più ricca: concerti di musica classica e contemporanea, laboratori e master, mostre di pittura e fotografia con la partecipazione di artisti di fama internazionale.
Ogni mese, fino a settembre, si terranno fiere mercato di prodotti locali che aiuteranno ad approfondire la conoscenza dello straordinario territorio della Valnerina e della sua cultura materiale e immateriale.
Concluderanno la rassegna, una conferenza sugli affreschi ritrovati nel borgo di Postignano ed un evento eccezionale che si inaugurerà il 13 settembre prossimo: "La Biga di Monteleone di Spoleto: storia e restauro", mostra organizzata in collaborazione con il Metropolitan Museum of Art di New York e con il Comune di Monteleone di Spoleto.
La Sala Mustafà ospiterà foto e disegni della ricostruzione della biga di Monteleone di Spoleto al Metropolitan Museum of Art di New York, effettuata da Adriana Emiliozzi (CNR) in collaborazione con Joan R. Mertens (Metropolitan Museum of Art, New York).
Arricchirà la sala un ologramma della preziosa biga a cura di Gary Enea.
Presso la Chiesa SS.Annunziata sarà esposta la copia della biga, prestata dal Comune di Monteleone di Spoleto e realizzata dagli allievi della Scuola d'Arte di Giacomo Manzù.
Dei pannelli, racconteranno la storia della scoperta a Monteleone di Spoleto; tale sezione della mostra è a cura di Carla Termini.
La manifestazione gode del Patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Sellano e del Comune di Monteleone di Spoleto
Oltre la Chiesa della Santissima Annunziata, da quest'anno, per alcune iniziative in cartellone si fruirà del "Giardino delle Rose", nuovo spazio all'aperto nella meravigliosa cornice della valle del torrente Argentina.
Il Castello di Postignano offre un'esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell'impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna - un albergo "diffuso" - un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l'attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia - una sala conferenze - un centro servizi - l'antica chiesa, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento. Qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane.
Entro il 2015, sarà ultimato anche il centro benessere.
Alla fine degli anni '60, l'architetto americano Norman F. Carver definì il Castello di Postignano come l'archetipo dei borghi collinari italiani, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l'una sull'altra, nella copertina del suo libro fotografico "Italian Hilltowns".
Informazioni al pubblico e prenotazioni:
per eventi, per gustare la cucina della trattoria La Casa Rosa, per soggiornare nelle camere del Relais
Ufficio Stampa e Promozione:
Patrizia Cavalletti Comunicazione
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