Odisseo, lo spettatore in scena con il Teatro del Lemming
Venerdì 27 giugno la compagnia di Rovigo propone a Cittadella, per Arte in Terra, un affascinante viaggio attraverso le stanze di Villa Negri: gli spettatori, a gruppi di 30, sono chiamati a immergersi nella scena fino a diventarne i veri protagonisti.
Un viaggio attraverso le stanze di una villa "intrisa" di Storia e di storie che è anche un viaggio nella mente del protagonista di uno dei miti fondativi della coscienza e della civiltà Occidentale: venerdì 27 giugno a Cittadella, nel secondo appuntamenti di Arte in terra – serate estive in Villa Negri, il Teatro del Lemming porta in scena Odisseo – viaggio nel teatro.
Tre le rappresentazioni, con inizio alle 19, alle 20.30 e alle 22, che coinvolgeranno ciascuna un gruppo di 30 persone: spettatori che saranno chiamati a "entrare in scena", diventando protagonisti di una relazione prossemica con gli attori in uno spettacolo che propone, in modo sincronico, gli episodi del poema epico quasi fossero frammenti di un viaggio nella psiche e al contempo la metafora di un teatro che è forse l'unico luogo al mondo in cui ciascuno può reincontrare i propri fantasmi.
Questa infatti la scommessa coraggiosa che percorre tutti gli spettacoli della compagnia nata a Rovigo nel 1987: «La nostra idea è quella di fare dello spettatore il polo fondante della comunicazione teatrale: chi "partecipa" allo spettacolo viene investito di un personaggio e viene coinvolto anche attraverso olfatto, tatto e gusto, sensi spesso "sottoutilizzati" nella nostra vita quotidiana», spiega il regista e fondatore Massimo Munaro. Un'idea che – in un tempo segnato dal predominio delle relazioni virtuali – enfatizza le caratteristiche proprie dell'arte scenica, che non può prescindere dalla comunicazione fra chi è in scena e chi assiste.
Ecco che una proposta di questo tipo – che porta gli spettatori a "toccare", "assaporare" e "respirare" la scena - trova la sua collocazione ideale nel progetto culturale di Arte in terra, dedicato al rapporto inscindibile fra arte scenica e natura: un progetto nato, non a caso, in una villa storica un tempo luogo di cultura e sede di attività agricole, che oggi è sia "palcoscenico", sia giardino dove trova spazio l'orto recuperato di recente dai volontari.
Una proposta, promossa da Fondazione Cariparo, Comune di Cittadella e associazione Crut, che sta già incontrando una risposta forte da parte del territorio: il concerto di apertura Voci di terra, venerdì scorso, ha registrato il tutto esaurito. A Villa Negri si sono viste anche tante famiglie, incoraggiate dalla possibilità di fruire di uno spazio aperto adatto anche ai bambini.
Prima dello spettacolo, il suggestivo preludio di Linda Canciani, che ha accolto gli spettatori nell'orto con brani di San Francesco dedicati al rapporto con la terra. Il Teatro del Lemming sarà di nuovo protagonista di Arte in Terra il 6 luglio, quando porterà in scena la dimostrazione del laboratorio residenziale, I cinque sensi dell'attore, che sta conducendo in questi giorni.
Biglietti: 15 € intero – 12 € ridotto, prevendita presso Libreria Vettori – Cittadella
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