Valerio Massimo Manfredi – scrittore,
archeologo, topografo del mondo antico di fama internazionale – ha dedicato due
romanzi a Ulisse: il primo racconta le gesta dell'eroe di Itaca dall'infanzia
di Odysseo fino alla distruzione di Troia; il secondo dalla partenza da Ilio
dopo la fine tragica e vittoriosa della lunga guerra, fino all'arrivo a Itaca.
È una materia così intensa, poetica,
tragica e intrisa di sangue e dolore che invece di dar segni di invecchiamento,
trova nuova linfa, dubbi e vigore nella prosa di Manfredi, che il regista Alessio Pizzech e il drammaturgo Francesco Niccolini hanno trasformato
in materia teatrale: un lungo viaggio
tra poesia, disperazione ed erotismo per attraversare la vita di un uomo, anche se quest'uomo ama farsi chiamare Nessuno.
Questo Ulisse non procede in linea
retta: la sua strada è lunga e contorta, riparte dal suo ritorno a Itaca, dal
primo incontro con Telemaco suo figlio. È a lui che racconterà – prima della
grande vendetta – dieci anni di guerra e dieci di faticosissimo ritorno verso
casa.
Sebastiano Lo Monaco, con tutta
la sua maestria e passione, dialoga con
i molti fantasmi di questa storia,
in particolare le donne (Elena per prima, quindi Penelope, e poi Circe,
Calypso, Nausicaa, Athena) e gli eroi
(Menelao, Aiace e, su tutti, Achille con l'amato Patroclo) che Odysseo ha
incontrato sulla sua faticosissima strada. Il risultato sarà una lunga,
intensissima narrazione con una voce principe, quella di Lo Monaco, e intorno
tutti quei demoni – divinità, mostri, nemici, eroi, vivi e morti, più tutti i
ricordi – che ne hanno costellato il viaggio sterminato, descrivendone il
destino immortale.
Una sinfonia dunque,
un canto ricco di poesia, che – pur nel rispetto della tradizione aedica –
troverà una forma drammaturgica originale, sorprendente, perché non sarà il
furbo Ulisse senza limiti ad apparire allo spettatore, ma un uomo ancora più moderno, sopravvissuto a una guerra dove ha
conosciuto la paura e l'orrore, provato da dieci anni di morte e naufragi,
mancati ritorni e misteriosi sussurri del desiderio.
È evidente che in un contesto del genere, per Sebastiano Lo
Monaco, nato a Floridia (Siracusa), è stato come rispondere a un richiamo:
cresciuto e formatosi tra classicità ellenica e romana, perdutamente innamorato
di Omero e dell'epica classica, si trova nella condizione ideale per affrontare
Ulisse e il poema della sua vita, costruendo un grande cunto per il
pubblico del teatro e - al tempo
stesso - un eccellente strumento di
divulgazione e conoscenza per i giovani e gli studenti.
In scena con Lo Monaco Maria Rosaria Carli, Turi Moricca,
Carlo Calderone e i dodici sassofoni e
le due percussioni dell’Orchestra Sax in Progress. Lo spettacolo ha debuttato
lo scorso 11 agosto nell’ambito del Festival Plautus di Sarsina (FO).
Al
Teatro Carcano di Milano da mercoledì 14 a domenica 25 ottobre 2015
Sebastiano Lo Monaco
Il
mio nome è Nessuno – L’ULISSE
di
Valerio Massimo Manfredi
Adattamento e drammaturgia testo Francesco Niccolini
Con
Maria Rosaria Carli, Turi Moricca, Carlo Calderone
Orchestra
Sax in Progress dal Conservatorio Perosi di Campobasso
Scene
Antonio Panzuto - Costumi Cristina Da Rold
Musiche
originali Dario Arcidiacono, Davide Summaria - Luci Nevio Cavina
Regia Alessio Pizzech
Produzione SiciliaTeatro
ORARI
martedì,
mercoledì, giovedì e sabato ore 20,30 – venerdì
ore 19,30 – domenica ore 16
PREZZI poltronissima
€ 34 - balconata € 25 – Under 26 € 15/13,50
PER
SCUOLE E GRUPPI ORGANIZZATI gruppi@teatrocarcano.com
INFO e
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TEATRO
CARCANO – corso
di Porta Romana, 63 – 20122 Milano info@teatrocarcano.com-www.teatrocarcano.com
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