Stagione notte 2014/15
IL CANTO DELLA TERRA
venerdì, 27 marzo – ore 20.30
OPERETTA BURLESCA
Testo, regia, scene e costumi Emma Dante
con Viola Carinci, Roberto Galbo, Francesco Guida, Carmine Maringola
Coreografie Davide Celona
Luci Cristian Zucaro
Produzione Sud Costa Occidentale
Questa storia parla di Pietro, un ragazzo di provincia, della provincia meridionale. Pietro è nato femmina ai piedi del Vesuvio, parla in falsetto, ha un corpo sbagliato e un animo passionale, influenzato dal vulcano. Tutti quelli che nascono sotto un vulcano sono dediti all'amore, sanno offrirsi, come se la natura esplodesse di vita. Pietro vive coi genitori, è figlio unico, il padre l'ha messo a lavorare in una pompa di benzina, s'innamora infelicemente un sacco di volte.
L'unica sua libertà è scappare di sabato a Napoli: ci va a far shopping e a ballare, ma soprattutto a camminare, che bello camminare quando tutti sono troppo indaffarati per guardarti, già il camminare per strada è un problema per chi nasce in un paesino.
A dir la verità, le libertà che Pietro riesce a ritagliarsi sono due; perché a volte, di sera, si chiude nella sua cameretta, che è ancora quella di quand'era bambino, coi poster attaccati con lo scotch, si traveste da donna, si mette gli abiti che si è comprato in via Duomo, calza le décolletés tacco 12 e numero 42, sposta i mobili, allarga il suo spazio, impila il comodino sul letto, spinge nell'angolo l'armadio. E poi balla. Pietro cresce ballando da solo.
A 40 anni incontra il grande amore. Corrisposto. Ma resta lì paziente al paese, a casa dei genitori, e il sabato va a ballare a Napoli. Per due anni dura la storia, finché una sera Pietro conosce la verità e per salvare il suo amore prende una decisione difficile, in nome dell'amore si esalta, intravede un futuro, fa la valigia, maltratta la madre che non l'ha mai capito. Ma non ha un epilogo felice la sua storia. Finisce male. Pietro invecchia al paese, continua a lavorare alla pompa di benzina, la madre gli ha detto che gli amori vanno e vengono.
Info e biglietti
Dal martedì al venerdì, ore 13.00 – 18.00; sabato, ore 10.00 – 13.00
Tel. +39. 031.270170 – Fax +39. 031.271472
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