CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Cinema e Teatro

Cerca nel blog

mercoledì 13 maggio 2015

E scrisse O come Orlando - IfFestival || dal 19 maggio @Teatro Verdi || Expo in Città

… E scrisse O come Orlando
ritornano le visioni di Virginia Woolf nella fascinazione del teatro di Figura

Il libro diventa teatro, le pagine immagini



L'ultimo appuntamento di IF Festival della stagione, che significativamente si apre anche al pubblico internazionale di Expo Milano 2015, presenta un suggestivo incontro tra parola letteraria e teatro di figura riproponendo "… E scrisse O come Orlando", recente produzione del Teatro del Buratto, con la regia di Jolanda Cappi, ispirata dal romanzo "Orlando" di Virginia Woolf, che si fonda su una sua riscrittura drammaturgica di Rocco D'Onghia per il teatro di figura, in scena al Teatro Verdi dal 19 al 31 maggio.

Anche per questa produzione, come consuetudine al Teatro del Buratto nella ripresa delle proprie produzioni di teatro di figura, la Compagnia, dopo il debutto dello scorso maggio, ha proseguito nella ricerca di sempre nuove potenzialità del teatro su nero, cifra stilistica che contraddistingue il percorso artistico del Buratto, affidando il racconto alle immagini e alla fascinazione di oggetti, teatrini, pupazzi e sculture animate nei tagli di luce, cui si alternano nuove proiezioni di immagini in movimento che diventano a loro volta scenografie.

Così pure le scenografie diventano le cornici che scandiscono e introducono le diverse scene, offrendo ulteriore supporto narrativo, dove le parole del testo vivono nella voce del narratore e si incidono nel nero della scena come segno grafico ulteriore.         

Così il libro diventa teatro, le pagine diventano immagini per costruire un suggestivo spettacolo che ruota, oltre che sul noto tema dell'androginia, anche dagli spunti fortemente visivi che il romanzo stesso offre.   

L'uso dei diversi linguaggi che il teatro di figura propone, come l'animazione su nero di pupazzi e oggetti, il teatrino delle marionette e l'uso di maschere, cui si aggiunge l'uso di proiezioni e cornici grafiche , crea sul palcoscenico un continuo gioco basato sul doppio e sul molteplice, che trascina lo spettatore in un vortice di metamorfosi. Un gioco di specchi che rifrange la presenza e la deriva delle diverse identità di Orlando in mutamenti, che coinvolgono non solo il protagonista ma anche gli oggetti, i costumi di scena e la musica.      

Da sottolineare anche quest'ultima, vera e propria colonna sonora composta da Roberto Andreoni, che non è accompagnamento o sottofondo, ma costante confronto e dialogo con le immagini e l'animazione. Nel percorso di messa in scena l'una ha influenzato le altre e viceversa: la musica, basandosi sulle azioni ed emozioni offerte dalle immagini  ha anche contribuito a influenzare la regia di Jolanda Cappi, suggerendo con "visioni" sonore la costruzione di alcune scene e passaggi drammaturgici.

Un fluire, uno scorrere di quadri in cui l'androgino Orlando, vive un'esperienza straordinaria che attraversa la storia inglese, trasformandosi da ragazzo sognante e protetto alla corte della regina Elisabetta I, ad ambasciatore in Oriente; da giovane innamorato della bella principessa russa Sasha, durante il Grande Gelo di Londra, alla metamorfosi in  donna, dopo un lungo sonno profondo "…una piccola morte che permette di continuare a vivere" .     

Questo nostro spettacolo si chiude - senza poi seguire il protagonista e la sua Autrice nel cammino letterario nella complessità del Novecento - con l'approccio alla nuova vita di giovane donna, colta e affascinante ma stretta e costretta tra bustini e nastri, coinvolta nel duro confronto con i saccenti Poeti londinesi, che culmina nella celebrazione della Poesia:  "… voce che risponde a una altra voce".               

Il nostro racconto si ferma qui anche per concentrare la sua attenzione sulla prima, sorprendente trasformazione da uomo a donna, per incontrare la storia di un essere umano "nato due volte": prima giovinetto e maschio, poi donna, femmina adulta. 
           
Come nel libro anche nello spettacolo la metamorfosi è metafora attraverso la quale Virginia Woolf sembra intenzionata a dare corpo a un pensiero segreto, intimo, quello dell'androgino -  "io non sono né l'uno, né l'altro, né uomo né donna", intuizione profonda da far emergere e portare allo scoperto, per «celebrare le nozze interiori»  tra il maschile e il femminile che è in ognuno di noi.            

Dal 19 al 31 maggio 2015
Teatro del Buratto
… E scrisse O come Orlando

da Orlando di Virginia Woolf
Traduzione, riduzione e adattamento di Rocco D'Onghia
Con Elisa Canfora, Nadia Milani, Valeria Sacco, Francesca Zoccarato
Ideazione dell'animazione di Giusi Colucci
Musiche originali di Roberto Andreoni
Puppets, scene e costumi di Marco Muzzolon, in collaborazione con Raffaella Montaldo e Consuelo Olivares
Disegno luci di Marco Zennaro
Maschere di Andrea Cavarra (Zorba Officine Creative)
Voci dei poeti Francesco Orlando
Consulenza ai costumi di Paola Giorgi
Registrazione voci Silvia Orlandi
Regia di Jolanda Cappi 
Direttore di produzione Franco Spadavecchia

Spettacolo inserito in INVITO A TEATRO


Teatro Verdi 
Via Pastrengo 16, Milano – Tel. 02 6880038
ORARI: da martedì a sabato: ore 21.00
              domenica ore 16.30
BIGLIETTI: intero 20€ - convenzionati 14€ -ridotto (over 65/under 25)  10€
                    mercoledì posto unico 10€
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
02 27002476 - www.teatrodelburatto.it - info@teatrodelburatto.it
Prenotazioni: orario da lunedì a venerdì 10.00/13.00 -14.00/18.00
La Biglietteria presso il Teatro Verdi  è aperta solo nei giorni di spettacolo

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *