Di seguito il testo della petizione su change.org per salvare il Teatro Eliseo. In basso il link da cliccare per poter firmare la petizione.
A:
Ignazio Marino, Sindaco di Roma
Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio
Commissione Cultura, Camera dei Deputati
Assessore alla Cultura Regione Lazio, Lidia Ravera
Luigi Nieri, Vicesindaco di Roma
Giovanna Marinelli, Assessore alla Cultura Comune di Roma
Eugenio Patanè, Presidente Commissione Cultura Regione Lazio
Il Teatro Eliseo di Roma, 114 anni di storia gloriosa, pilastro della Cultura non solo di Roma ma dell'intero Paese, rischia lo sfratto per interessi privati, se entro il 20 Novembre non verrà trovata una soluzione che garantisca la continuità. Ciò che lo sta uccidendo sono l'indifferenza della proprietà immobiliare e il silenzio delle istituzioni.
Il Teatro Eliseo, come molte istituzioni culturali del Paese e in particolare della città di Roma, è stato travolto dalla crisi a partire dal 2012: il taglio dei contributi dello Stato che hanno caratterizzato gli anni dal 2009 in poi, il calo vertiginoso delle sponsorizzazioni, il calo dei ricavi da botteghino provocato dall'abbassamento del prezzo medio del biglietto (i dati SIAE danno un calo del volume d'affari per teatri della Regione Lazio pari a circa il 20% nei 2 anni tra il 2012 e il 2013) sono stati gli elementi che hanno generato calo dei ricavi e non un calo proporzionale dei costi, che già erano stati molto tagliati e sotto un certo livello avrebbe generato una diminuzione drastica del livello qualitativo. Questo ha portato all'indebitamento che ha consentito al Teatro di sopravvivere, senza alcun sostegno dagli enti locali.
In questa crisi si inserisce la difficoltà nel pagare gli affitti verso una società fino a quel momento amichevole (anche perchè partecipata per un terzo dallo stesso gestore). Si fa una moratoria per il mutuo contratto per l'acquisto dell'immobile, si concorda un piano di rientro per gli affitti non pagati (il cui il 50% viene immediatamente pagato) ma improvviso e inaspettato arriva lo sfratto.
Lo sfratto mette tutto in crisi anche i rapporti tra i soci dell'immobiliare e parte una guerra da cui non si riesce a uscire.
Ora basta.
L'interesse primario deve essere la salvaguardia del Teatro, della stagione programmata, dei lavoratori, della continuità. Tutto il resto sono chiacchere. Nonostante la presenza di due proposte concrete sul tavolo ormai da mesi, la proprietà immobiliare non vuole l'accordo per un passaggio che garantisca il Teatro. Vuole distruggere tutto e poi ricostruire non si sa bene cosa né come.
Facciamo cambiare loro idea.
Pretendiamo la garanzia per la stagione e per i lavoratori.
Per questo chiediamo un Tutor istituzionale che segua passo passo le ultime trattative e che garantisca il raggiungimento di un accordo che eviti lo scempio dello sfratto entro il 20 Novembre.
La petizione si può firmare su change.org oppure scrivendoci ad info@teatroeliseo.it
Inoltre vi ricordiamo che GIOVEDI' 20 NOVEMBRE VI ASPETTIAMO ALL'ELISEO
Il 20 Novembre, giorno dell'eventuale sfratto, il Teatro Eliseo – in Via Nazionale 183 a Roma - resiste nel modo in cui gli è più congeniale: producendo ed offrendo CULTURA:
Giovedì 20 Novembre venendo all'Eliseo dalla ore 10 di mattina potrete:
- usufruire gratuitamente dei posti rimasti disponibili del nuovo e bellissimo spettacolo di Eliseo Bambini in scena al Teatro Eliseo (alle ore 10:30) "CUORE E SENZA CUORE" tratto dal romanzo Cuore di De Amicis e degli eventuali posti rimasti disponibili dei due interessanti spettacoli (alle ore 10 e alle ore 11:30) del progetto Eliseo Scuola in scena al Piccolo Eliseo
- dalle ore 12:30: incontro con Massimo Monaci per avere ancora maggiori informazioni sulle vicende che caratterizzano questa triste ed assurda situazione ed avere quindi maggiore consapevolezza se avrete già firmato la petizione e/o se vorrete firmarla in questa occasione.
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