Lo spettacolo è l'antologia del vissuto di un giovane che guarda e vive questo mondo che non è semplice affatto, in cui sono più i dubbi che le certezze, in cui il futuro appare più oscuro del passato. "10 tracce per la fine del mondo" si pone come un discorso sulla fine e sul finire, sulla fine di un ciclo, ma anche sul cambiamento, sull'attesa di una rivelazione. Come il numero 10 rappresenta l'inizio e la fine, la perfezione statica e il rinnovamento ciclico, "10 tracce per la fine del mondo" fluttua nella tensione tra la paura di una fine determinata e il desiderio che tutto -prima o poi- venga cancellato. Per potersi rigenerare.
28 > 2 + 8 = 10 > 1 + 0 = 1
Nel 2012, nel 28° anno della mia vita, ho festeggiato i miei primi 10 anni di danza, proprio quando tutti dicevano che il mondo stava per finire. Per celebrare questi 10 anni fondamentali nella mia crescita personale, ho deciso di creare un assolo composto da 10 capitoli - un mix di immagini ispirate a brani memorabili - in una playlist preparata con il consiglio dei 10 amici che più sanno di musica e più sanno di me.
"10 tracce per la fine del mondo" è l'antologia del vissuto di un giovane che guarda e vive questo mondo che non è semplice affatto, in cui sono più i dubbi che le certezze, in cui il futuro appare più oscuro del passato più oscuro. "10 tracce per la fine del mondo" è la rivelazione individuale di inquietudini universali, dell'instabile che ci circonda, la mia risposta all'insicurezza e alla precarietà che ci dominano e che si tramutano in profezie, una risposta a questa -lenta e già in atto- Apocalisse tanto discussa e tanto temuta. Con una drammaturgia frammentata, una struttura seriale anticlimatica che pende verso la dissolvenza e l'annullamento, "10 tracce per la fine del mondo" si pone come un discorso sulla fine e sul finire, sulla fine di un ciclo, ma anche sul cambiamento, sull'attesa di una rivelazione. Ci sono tracce che lasciano tracce, che risuonano dentro di noi e rimangono tangibili, visibili come la polvere rimane sospesa dopo che il gesso che è caduto dalla lavagna, si infrange sul pavimento. Come il numero 10 rappresenta l'inizio e la fine, la perfezione statica e il rinnovamento ciclico, vorrei che 10 tracce per la fine del mondo fluttuasse nella tensione tra la paura di una fine determinata e il desiderio che tutto -prima o poi- venga cancellato. Per potersi rigenerare.
(Riccardo Buscarini)
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