Rivedere uno spettacolo per la seconda volta è visione differente. Attimi, parole, gesti.
E' gioco di parole, si formulano frasi nuove attraverso i versi di Tiziano Scarpa.
La fantasia esplode e la lettura del testo è intrinseco legame tra noi stessi e la vita.
Venerdì 11 luglio si è concluso il Roma Fringe Festival 2014. Alla sua terza edizione e dopo 5 settimane di spettacoli di Teatro off, compagnie indipendenti hanno proposto spettacoli innovativi ed interessanti coinvolgendo il vasto pubblico intervenuto, possiamo fare un bilancio positivo.
Tra gli spettacoli finalisti ne troviamo quattro sui 72 in gara. Taddrarite di Luana Rondinelli,
84 Gradini di Giuseppe Mortelliti, Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano Scarpa e Il fulmine nella terra. Irpinia 1980 di Mirko Di Martino.
Molte le premiazioni – miglior spettacolo, regia, drammaturgia, Premio Special Off, Premio del Pubblico, miglior attrice, attore, Premio Spirito Fringe, Premio Gaiaitalia.com, Premio Periodico Italiano Magazine, Menzione Speciale Giovane Talento. Tra queste ne spicca una importante per noi. Il Premio come miglior attore. Teniamo a sottolinearlo perché abbiamo seguito, fin dall'inizio, Groppi d'Amore nella Scuraglia, testo di Tiziano Scarpa e ben interpretato da Silvio Barbiero. Spettacolo rivelatore. Attore eccelso. Silvio Barbiero, sul palco, ha tirato fuori, durante la sua ultima performance, un'energia viscerale scaturita dal suo sentire il personaggio Scatorchio, nel suo profondo animo.
Gli appartiene, come tiene a precisare l'attore. Su misura per lui. Più ritmo. Silvio era dentro la parte. La poetica si è innalzata, la luce della gigante Luna ha coadiuvato la scena, i movimenti.
Un insieme più sentito, emozionato, battente. Più carico, ironico, eclatante.
Frasi, significati, speranza, simboli, aiutano lo spettatore a immergersi in una dimensione quasi eccitante, ipnotica, onirica, donando riflessioni e speranza. Occhi nuovi, sia per apprezzare nuovamente il testo recitato, sia per comprendere come guardare il mondo in rinascita, quello migliore. Critica verso una religione che impone, quasi pesante. Un marciume che emerge dal quale liberarsi. Ci si vive un pò prima, prima di ri-vivere ancora, di respirare e di vestire ali per volare. Un Amore morto che rinasce a nuova vita, in altra dimensione e situazione.
Trionfo, tripudio di emozioni, plausi intensi che alla fine hanno donato clamore all'attore.
Dolce scoperta Silvio. Ascoltarlo parlare, lontano dal palco, è stato orizzonte piacevole.
Nozioni, visioni, connessioni e contaminazioni che circolano, per una maggiore crescita interna, dove, poi, le idee si scambiano per divenire Arte. Questa possibilità del Fringe Festival, la quale porta in auge il Teatro off e le compagnie indipendenti, insieme di corti teatrali interpretati da giovani talenti, è opportunità per far girare nuove prospettive, anche se, non tutte le performance siano state gradite.
Trovo che, nuova comunicazione, regie interessanti, dialoghi ben studiati, offrano panorama stimolante per una realtà che emerge e serve a risvegliare, provocare, solleticare l'interesse verso un patrimonio culturale in fermento, virtù, per chi ne vuole usufruire e per chi desidera viverlo.
Questo Premio come miglior attore conferito a Silvio Barbiero, premiato da Luciano Melchionna, diventa anche un importante riconoscimento per la Compagnia Carichi Sospesi di Padova di cui lo stesso attore è direttore artistico. Associazione culturale nata nel 1998 che promuove laboratori di animazione teatrale nel disagio psichico e fisico. Ci auguriamo, così, che Groppi d'Amore nella Scuraglia trovi il suo volo per esser apprezzato sempre più.
Ancora complimenti.
Annalisa Civitelli
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