Ispirato a Cappuccetto rosso, Il lupo e l'agnello e Il lupo e i sette capretti, lo spettacolo porta sul palco una coppia comica, due clown, che ricordano i grandi Stanlio e Ollio. I protagonisti, che si ostacolano a vicenda nel perseguimento dei loro sogni, riescono ad appianare i loro dissidi proponendo, a modo loro, una serie di storie in cui il protagonista assoluto è il lupo.
Il lupo è un personaggio ricorrente nella narrativa popolare, e in particolare nelle fiabe, assumendo in ognuna di esse il ruolo del cattivo predatore, dell'animale selvaggio e malvagio, che incute timore ma nello stesso tempo affascina. È l'eterno scontro/incontro tra il "Bianco", clown intelligente e abile, e l'"Augusto", clown goffo, confusionario e giocherellone, un bambinone cresciuto troppo con il nasone rosso.
Le fiabe corrono tra gag e incomprensioni, in un susseguirsi di incontri dove l'immaginazione ed il gioco teatrale la fanno da padrone. Sullo sfondo una scenografia sobria ed essenziale.
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