INTERPRETI PRINCIPALI
BELIA MARTIN è DELORIS VAN CARTIER
Nata a Madrid da madre cubana, è stata protagonista della versione spagnola del musical Sister Act. La sua formazione musicale è ricca e varia. Comincia infatti studiando canto al Conservatorio (con Maite Delgado e in masterclass con il famoso tenore Alfredo Kraus), pianoforte e chitarra. Prosegue studiando tecnica vocale e interpretazione con Virginia Prieto, Sara Matarranz e Ana Castillo. Parallelamente, studia danza e recitazione. Fa parte della corale polifonica della Paz, del coro Vocherini e collabora con cori gospel e gruppi musicali. Tra le altre esperienze internazionali, l’Afrodisian Orchestra, con il compositore e direttore Miguel Blanco. È nello spettacolo musicale "Forever king of pop" (omaggio a a Michael Jackson, con il riconoscimento ufficiale della famiglia Jackson). Partecipa a tour in Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Svizzera, Porto Rico e al festival internazionale Starlight Festival nel 2013. È inoltre vocalist del gruppo funky Nazzan grein. Fa parte della corale polifonica della Paz e del coro Vocherini e collabora con cori gospel e gruppi musicali. Attualmente è direttore musicale di un nuovo progetto sulla vita di Michael Jackson.
PINO STRABIOLI è MONSIGNOR O’HARA
Attore, autore, conduttore televisivo, si divide fra piccolo schermo e teatro, ha lavorato fra gli altri con Paolo Poli, Franca Valeri, Gabriella Ferri, Piera Degli Esposti,Paolo Villaggio, Marina Confalone, Roberto Herlitzka, Sandra Milo, Anna Mazzamauro, Mario Monicelli, Pupi Avati, Citto Maselli, Patrick Rossi Gastaldi, Ugo Gregoretti, Italo Dall’Orto, Marco Parodi, Maurizio Panici. Fra i programmi televisivi T’amo TV con Fabio Fazio (TMC), Souvenir d’Italie e Senza fissa dimora (TMC), Uno Mattina (Rai Uno), Cominciamo Bene Estate (Rai Tre), That’s Italia (la7d), Apprescindere ed Elisir (Rai Tre). Per 10 stagioni ha condotto Cominciamo bene prima (striscia quotidiana dedicata al palcoscenico e ai suoi protagonisti), sempre a Rai Tre è autore e conduttore di Il Cartellone di Palco e Retropalco e di Colpo di scena (otto serate con Dario Fo, Paolo Poli, Franca Valeri, Giorgio Albertazzi, Valentina Cortese, Piera Degli Esposti, Carlo Giuffrè , Gigi Proietti). Ha collaborato al quotidiano l’Unita’, curato il volume Gabriella Ferri Sempre (Iacobelli), con Paolo Poli firma il volume Sempre fiori mai un fioraio (Rizzoli 2013). Ha curato inoltre per due stagioni la programmazione della prosa di Palazzo Santa Chiara a Roma ed è direttore artistico del teatro comunale di Atri-Teramo. Da poco è andato in onda il programma E lasciatemi divertire, otto puntate condotte con Paolo Poli, sono appena terminate le repliche di Wikipiera, intervista-spettacolo con Piera Degli Esposti ed è attualmente impegnato con la commedia L’abito della sposa di Mario Gelardi, regia di Maurizio Panici.
SUOR CRISTINA è SUOR MARIA ROBERTA
Quando Suor Cristina si presenta per la prima volta all’edizione italiana di The Voice deve spiegare che non si è vestita da carnevale. “Sono una suora vera” dice ai coach disorientati. La cover di ‘No One’ di Alicia Keys, cantata da Cristina per le audizioni, emoziona e sbalordisce tutti i coach, una volta girata la sedia in risposta al brano. In abito, copricapo e crocefisso appeso al collo, l’occhialuta 25enne siciliana si scatena ballando e cantando il brano R&B in modo trascinante. Il pubblico in studio impazzisce. E anche a casa. Nel giro di una settimana il filmato della sua interpretazione del brano della Keys – su Twitter la cantante americana lo definisce “pura energia” – si diffonde in maniera esponenziale, ottenendo più di 30m di visualizzazioni su YouTube. Nelle successive puntate Cristina canta con Ricky Martin e Kylie Minogue. Due mesi dopo quell’indimenticabile audizione, la sua performance di “Flashdance………What a Feeling” nel finale dello show le vale il 62% dei voti. Cristina ammette che è una storia straordinaria. Ma non è sempre andato tutto liscio. Dice che il bisogno, l’impulso di fare musica, di cantare è da sempre dentro di lei sin da bambina. Ma conciliarlo con la sua vocazione religiosa ha causato momenti di conflitto e crisi che solo recentemente si sono risolti. “Cantare per me è sinonimo di fede,” dice, seduta nel convento delle suore Orsoline a Milano, dove è novizia e canta nel coro della chiesa. “Ma c’è stato un momento, quando ho iniziato la mia vita religiosa, in cui ho dovuto pensarci seriamente. Ho scelto di unirmi a Dio e mettere da parte la musica. Mi sono dovuta chiedere: possono la musica e la fede convivere? Questa è la domanda cruciale. Non è stato facile. La mia famiglia non aveva quel tipo di apertura. Per loro ero tutto casa e chiesa. Ogni cosa al suo posto. In un certo senso, ho dovuto purificare la parte della mia vita dedicata al canto e unirla alle mie scelte religiose. Ora sento che posso usare la mia voce per esprimere esattamente questo: il mio amore per la vita, il mio messaggio di gioia. Ma è stato un percorso lungo.” Per Cristina il conflitto ha inizio quando in Sicilia da studentessa prende parte a un musical organizzato per celebrare la vita di Suor Rosa Roccuzzo, fondatrice dell’Ordine delle Orsoline della Sacra Famiglia. A quel punto, ricorda ridendo “cantavo con una blues band ed ero arrabbiata con tutto e con tutti, con la chiesa e le regole che pensavo mi stesse imponendo. Era la classica ribellione da adolescenti. Mi chiedevo sempre: ‘Perché devo andare in chiesa?’” La madre di Cristina incontra le suore che stanno organizzando le audizioni per il musical e, al suo ritorno a casa, invita la figlia a parteciparvi. La reazione di Cristina è un secco rifiuto. Ma l’idea dell’invito continua a tormentarla. “E poi ho scoperto,” continua “che l’ex attrice Claudia Koll aveva cambiato la sua vita e abbracciato la fede e ho pensato: ‘se partecipo potrò incontrare gente come lei; qualcuno mi noterà – e poi potrò andare a Roma e iniziare la mia carriera musicale.’ Alla fine ho avuto la parte senza nemmeno fare l’audizione. Il mio ruolo era la giovane Rosa e mi ha fatto riflettere e pensare: ‘Chi sono io?’ Ero arrabbiata con Dio anche per questo. Ma quella parte e le domande che mi sono posta hanno cambiato la mia vita. E poi, improvvisamente ho pensato: “So cosa vuole Dio da me.”
Dopo aver studiato canto e ballo all’accademia di Roma dove Claudia Koll è direttrice, Cristina entra nel noviziato delle Orsoline e va in Brasile, dove passa due anni a lavorare con i bambini poveri. “Il Brasile ha fatto scoppiare di nuovo in me la musica,” dice, “Non riuscivo più a trattenerla. Cantavo per la gente del posto e tutt’a un tratto ho capito che musica e fede possono coesistere senza conflitti. In Nord e Sud America, c’è una grande tradizione di band cristiane, e unire musica e fede è una cosa normale. Non è così in Italia. Ed è forse questo il mio ruolo, la mia missione: cambiare le cose. Perché l’arte arricchisce la fede; non le toglie nulla.” “Il fatto che la gente potrebbe non comprendere quello che sto facendo, o il fatto che lo sto facendo, ha molto a che fare con il passato. La chiesa ha una struttura molto rigida. Ma il messaggio di The Voice ha girato il mondo e credo che questo sia la prova che la gente ha bisogno di questo tipo di messaggio, che va oltre quelle strutture e quelle barriere. Inoltre, l’attuale Papa vuole che la Chiesa sia un esempio positivo per quanto riguarda i giovani, e trasmetta un buon messaggio perché la vita è piena di cattivi esempi. Voglio trasmettere un bel messaggio. E’ indubbiamente insolito vedere una suora fare ciò e a volte tutto mi sembra in salita. Si, c’è qualcosa che non va in me se non penso alla musica. Ma è anche una cura. Mi lega a Dio. La musica mi ha scelta e io ho scelto la musica. Cos’è venuto prima? E’ come Dio. E’ Lui che sceglie te, o tu Lui? Niente è lasciato al caso. Sono nata con un dono ed è tutto per me. Mi sento di doverlo condividere”. Quando ci incontriamo, Cristina mi fa sentire il suo nuovo album e ride quando faccio un commento su come batte furiosamente il piede durante i brani più rock – compreso le cover ‘Price Tag’, ‘Try’ di Pink e ‘No One’. Sarà sempre una rocker. A passare del tempo con lei, ci si rende conto che questo dualismo non è contradditorio, ma complementare. Dentro di lei coesistono profonda fede e passione per la musica. L’album si contraddistingue per il dualismo tra i brani più veloci e quelli con passaggi più calmi e contemplativi. Ad esempio, c’è la meravigliosa empatia della versione di ‘Fix You’ dei Coldplay, in cui la sua voce circondata da un coro rinforza il messaggio di devozione del brano. Cristina dona una naturale comprensibilità a ‘Somewhere Only We Know’ dei Keane, e a ‘True Colors’ di Cyndi Lauper. E propone una versione molto personale di ‘Like A Virgin’ di Madonna. “Ho scelto brani basati sui testi e il loro significato. Alcuni mi sembrano molto cristiani, compresa ‘Like A Virgin’, che può sembrare per molti una scelta controversa, ma per me quel brano enfatizza la bellezza della trasformazione della vita. Volevo esprimere l’idea del tocco emozionale di Dio. Uscendo dal buio della mia crisi, Dio ha toccato la mia anima e mi ha ridato la dignità di essere Sua figlia. In ‘Somewhere Only We Know’ c’è una frase: “Sto invecchiando e ho bisogno di qualcuno di cui fidarmi’. Per me si tratta di trovare un nuovo luogo da dove ripartire”
JACQUELINE MARIA FERRY è la MADRE SUPERIORA
Studia canto lirico con la soprano storica di Ennio Morricone, Edda Dell'Orso e i coaches internazionali Elisabeth Aubry, Mary Setrakian, Elisa Turlà e Albin Konopka.
Studia recitazione con il Maestro Giorgio Albertazzi, all' Actor Studio Internationale e attraverso diversi stages di cinema e teatro.
Studia danza classica, moderna, tip tap con diversi Maestri italiani ed esteri.Jacqueline inizia a calgare le scene già adolescente debuttando nel musical e nella live music.Andrea Bocelli e Michele Torpedine producono per la Universal Music un suo album che la vede protagonista ed autrice a Sanremo nel più prestigioso festival della musica italiana.Dopo Elisa diventa la voce dei Solis String Quartet.
E' interprete per la Sony Music del brano Changing nella colonna sonora composta dal M° Andrea Guerra per il film PASSATO PROSSIMO con la regia di Mariasole Tognazzi ed è la voce cantante, insieme al cantautore The Niro per la co- composizione di Michele Braga, nel film di Lillo e Greg un natale stupefacente, regia di Volfango De Biasi per la FILMAURO. E' interprete e co-autrice, insieme a Michele Braga, del brano “Louvre” nella colonna sonora del film PIU' BUIO DI MEZZANOTTE per la regia di Sebastiano Riso, selezione Cannes Festival del Cinema 2014.
Come attrice e performer Jacqueline è diretta in ruoli da protagonista protagonista da registi come Giorgio Albertazzi, Gigi Proietti, Saverio Marconi, Antonio Tavassi e Fabrizio Angelini in diverse produzioni tra le quali West Side Story ,The Full Monty e Le Eroine Di Puccini.
In CATS di Andrew Lloyd Webber interpreta il ruolo di soprano drammatico in Grisabella, in oltre è la Consolazione ufficiale nella 6^ edizione della commedia di Garinei e Giovannini Aggiungi Un Posto A Tavola.
In FEDERICO II Opera Lirica e moderna composta e diretta dal M° Antonio Maiello, prodotta da David Zard e dal Teatro Regio di Torino ricopre il ruolo di Ada, soprano drammatico, al quale il pubblico e la critica hanno dedicato maggiori tributi.
In Francia Jacqueline è lead performer nello spettacolo Best Of Comedie Musical al teatro casinò Barrière di Lille e tiene diversi concerti a Parigi.
Per il cinema prende parte alla commedia di Paolo Ruffini Tutto Molto Bello e per la televisione è protagonista di puntata in REX 5^ edizione e Tutta La Musica Del Cuore fiction Rai.italo- francese.
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