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giovedì 11 febbraio 2016

MULATU ASTATKE, 18-20 FEBBRAIO IN ITALIA, THE PEACE, LOVE & ETHIO-JAZZ EUROPEAN TOUR: TRENTO - ROMA - BOLOGNA

MAESTRO INDISCUSSO E PADRE DELL'ETHIO-JAZZ
DOPO LA RISCOPERTA AD OPERA DI JIM JARMUSCH (BROKEN FLOWERS)
HA TROVATO FINALMENTE IL SUO POSTO NELLA STORIA
ACCANTO A GIGANTI COME DUKE ELLINGTON E SUN RA
MULATU ASTATKE
TORNA DAL 18 AL 20 FEBBRAIO IN ITALIA CON 
"THE PEACE, LOVE & ETHIO-JAZZ EUROPEAN TOUR"
GIOVEDÌ 18 TRENTO - JAZZ'ABOUT FESTIVAL - Auditorium S. Chiara
VENERDÌ 19 ROMA - JAZZ EVIDENCE - Monk
SABATO 20 BOLOGNA - EXPRESS FESTIVAL - Locomotiv

  
MULATU ASTATKE
& STEPS AHEAD BAND 
Mulatu Astatke: vibrafono, Wurlitzer, percussioni
Byron Wallen: tromba
James Arben: sax
Danny Keane: cello
Nick Ramm: piano e tastiere
Neil Charles: contrabbasso
Jon Scott: batteria
Richard Olatunde Baker: percussioni

Roma, 11 febbraio 2016 - Mulatu Astatke, maestro indiscusso, padre dell'ethio-jazz, che dopo la riscoperta ad opera di Jim Jarmusch ( Broken Flowers) ha trovato finalmente il suo posto nella storia accanto a giganti come Duke Ellington e Sun Ra, torna in Italia dal 18 al 20 febbraio.

Ad accompagnarlo per le ultime tre date di questo  nuovo tour europeo, sold out a Londra e nelle due serate berlinesi, l'ormai inseparabile Steps Ahead Band.
Diplomato alla Berklee Music School di Boston (primo Africano nella storia a raggiungere questo traguardo), Mulatu Astatke ha dato vita tra gli anni '60 e '70 al movimento denominato "Ethio-Jazz". Il suo status di artista di "culto" si è poi rinnovato a partire dal 2005 quando il regista Jim Jarmusch lo vuole a tutti i costi per la colonna sonora del film "Broken Flowers" (che contiene ben sette sue composizioni) a cui fa subito seguito l'interesse dell'etichetta francese "Buda Musique" che ristampa una collana dedicata a Mulatu e all'Ethio-Jazz che si intitola "Ethiopiques" e di cui ad oggi si contano quasi trenta volumi.

Il terzo millennio segna dunque per Mulatu Astatke una nuova primavera e la sua musica, straordinaria ed incredibilmente senza tempo, è arrivata a conquistare nuove schiere di ascoltatori e tra loro moltissimi artisti contemporanei. Nomi internazionali del calibro di Nas, Kanye West, Madlib, Criolo lo hanno celebrato in alcune loro produzioni, mentre in Italia si ricorda la collaborazione con i Baustelle in "Amen", quarto album della band toscana.

Nel 2009 la Strut Records è riuscita a riportarlo negli studi di  registrazione (dopo oltre venti anni di assenza) affiancandogli il collettivo londinese degli Heliocentrics. Ne è nato un album magico: "Inspiration Information", accolto in maniera entusiastica e che ha riscosso molto clamore anche nel nostro paese. Sempre per la Strut Records ha fatto seguito la splendida raccolta antologica "New York – Addis – London" e l'album "Mulatu Steps Ahead" nel 2010. Disco registrato tra Boston e Londra con il contributo della Either Orchestra, di alcuni membri degli Heliocentrics ed altri ospiti speciali, che si spinge su territori sempre cari all'Ethio-Jazz ma nella sue sfaccettature più fumose e dilatate.

Da allora un'intensa attività concertistica lo porta ad esibirsi in tutto il mondo. Ogni concerto è un appello alla danza e si trasforma in una irresistibile festa. Leader, arrangiatore, vibrafonista e percussionista, Mulatu Astatke dal 2010 suona stabilmente con la Steps Ahead Band che ha base a Londra ed è formata da alcuni dei migliori musicisti della scena jazz britanninca ed europea che hanno contribuito a ridare nuovo e giusto lustro ad uno dei più importanti musicisti africani di sempre.

Una Steps Ahead Band che lo ha accompagnato anche in studio per le sessioni di registrazione di "Sketches of Ethiopia", l'ultimo album, uscito alla fine del 2013 per la prestigiosa label francese Jazz Village ad ulteriore conferma della caratura internazionale dell'artista etiope. Sei composizioni originali e due brani tradizionali sapientemente riarrangiati. In "Sketches of Ethiopia" Mulatu sintetizza e miscela il suo particolare approccio in un groove moderno intriso di antiche melodie, riflessi di musica colta occidentale, ritmi latini e afro-funk e, più brillanti che mai, le radici africane. Un album splendido in cui per la prima volta ad arricchire ulteriormente le partiture, troviamo anche le voci: quella ardente di Tesfaye e quella della nuova musa del Mali Fatoumata Diawara.

I concerti italiani di Mulatu Astatke sono curati da Re::Life e promossi da Roots Island.

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