in scena al Teatro Belli dal 30 ottobre al 5 novembre
tutti i giorni alle ore 18,00 e alle ore 21,00
dal 30 ottobre al 5 novembre
tutti i giorni doppia recita alle ore 18,00 e alle ore 21,00
THE CONTAINER
di Clare Bayley
traduzione Carlo Emilio Lerici
con Hafedh Khalifa, Eslam Saeed, Antoinette Kapinga,
Nadia Oulski, Saeid Haselpour, Jasmine Volpi
regia Carlo Emilio Lerici
produzione Teatro Belli / Ist. Studi dello Spettacolo Teatro Studio
con il patrocinio di Amnesty International Italia
Lo spettacolo si svolge interamente dentro a un vero container dove insieme agli attori viene fatto accomodare il pubblico.
Le dimensioni del container consentono l'accesso a non più di 25 spettatori per recita.
Spettatori che si troveranno così in mezzo agli attori a condividere la loro esperienza.
Tutto rigorosamente nella semioscurità. Gli attori infatti avranno delle torce con cui illuminare i volti.
Questo testo ha vinto l'Amnesty Freedom of Expression Award nel 2007.
Chiusi in un container che attraversa l'Europa, cinque profughi sono in viaggio con un obiettivo comune. Arrivare in Gran Bretagna.
All'improvviso si accende una torcia e i cinque profughi cominciano a parlare. Ognuno ha una storia diversa, da Mariam, che è fuggita dall'Afghanistan dopo aver visto il marito decapitato dai talebani per aver continuato ad insegnare alle ragazze nonostante il divieto, a Asha e Fatima, che hanno lasciato un terribile campo profughi in Africa.
A Jemal, curdo, che cerca di raggiungere la famiglia. Gli immigrati non possono vedere dove stanno andando, e non sanno nemmeno se il camion in cui sono rinchiusi è in movimento o fermo.
Uniche certezze la fame e la sete, e poco a poco anche qualche contrasto fra di loro.
I contrasti si acuiscono quando il trafficante entra per dirgli che sono all'ultima tappa del loro viaggio, ma se vogliono arrivare nel Regno Unito, devono tirare fuori altri soldi.
Tranne il ricco uomo d'affari afghano Ahmad, gli altri non hanno più soldi, ma solo qualche piccola cosa portata per sostenersi e farsi coraggio: un sacchetto di riso, un orologio, l'anello di un nonno, una pistola rotta.
Basteranno per arrivare a destinazione?
Amnesty International Italia ha deciso di conferire il patrocinio all'opera The Container, con la seguente motivazione: "Per aver trattato il tema della migrazione in modo originale ma fedele alla realtà mettendo in risalto le diverse facce del fenomeno e delle violazioni dei diritti ad esso, purtroppo, legate."
Hafedh Khalifa
Sono un attore e regista tunisino. Mi sono laureato nel 1996 all'Istituto Superiore d'Arte Drammatica di Tunisi. In teatro ho lavorato con registi come Martone, Cobelli, Cherif. Ho partecipato a varie fiction e serie televisive e a diversi film tra cui "La passione di Cristo" di Mel Gibson. In Tunisia ho firmato la regia di una decina di spettacoli, ottenendo numerosi riconoscimenti e premi.
Eslam Saeed
Sono un giovane artista egiziano. Mi sono diplomato in recitazione e regia alla Academy of Arts del Cairo, e sono in Italia, ospite dell'Accademia d'Egitto, perchè ho vinto il National Creativity Award, il più importante riconoscimento nazionale. Non parlavo italiano sino a quando non ho cominciato a lavorare in questo spettacolo. E' la mia prima esperienza in Europa.
Antoinette Kapinga
Vengo dal Congo ma sono ormai diversi anni che sono in Italia. Lavoro in cinema e in teatro. Con il Teatro Belli avevo già collaborato qualche anno fa in "Che fine ha fatto Baby Jane?" per la regia di Antonio Salines.
Nadia Oulski
Sono russo-marocchina. Vivo a Casablanca dove a 15 anni ho iniziato la mia carriera come modella. A 17 anni ho partecipato al mio primo film. La mia passione per il cinema mi ha portato a lavorare anche nel settore della produzione. Ho accettato questa occasione per il grande amore che ho per l'arte e la cultura italiana. Parlo molte lingue ma non l'italiano, che ho studiato durante le prove di questo spettacolo.
Saeid Haselpour
Sono arrivato 7 anni fa dall'Iran dentro a un container. Ero convinto di essere in Gran Bretagna e invece ero a Milano. Dopo varie peripezie sono arrivato a Napoli dove vivo e lavoro. Ho una grande passione per il teatro e la recitazione. Per questo partecipo costantemente a laboratori e workshop. La cosa più importante che ho fatto prima di questo spettacolo è il ruolo di Achille nel film-documentario "ILIADE" del regista Prospero Bentivenga.
Jasmine Volpi
Ho 21 anni e sono italo-marocchina. E' la mia prima esperienza da professionista dopo aver frequentato una scuola di recitazione che ho temporaneamente abbandonato per partecipare a questo spettacolo.
Nessun commento:
Posta un commento