Pino, accanto al corpo della vittima con in mano l'arma del delitto sembrerebbe la risposta più ovvia.
Ma il presunto colpevole, che non tiene a freno le sue bugie, ha una moglie che non tiene a freno la sua lingua, "una" amante che non tiene a freno le sue voglie, "un" amante che non tiene a freno i suoi vizi e una mamma invadente che non tiene a freno la sua pazienza!
Tutti presenti al momento del delitto, tutti convinti della sua colpevolezza.
Tutti e nessuno!
E allora non resta che ripercorrere eventi e situazioni, attraverso un percorso psicanalitico di gruppo condotto dalla vittima stessa, unica depositaria di una verità che non può rivelare per "segreto professionale".
Sarà lui a guidare il protagonista dentro e fuori dal tunnel della realtà per cercare, fra le sue psicosi, un movente che potrebbe dare un senso ai fatti e condurre la compagine verso un sempre rassicurante lieto fine!
Perché in fondo ogni favola inizia con un "C'era una volta" e finisce con un "E vissero tutti felici e contenti"...O no
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