Il Premio nazionale Virginia Reiter e il Premio europeo Giuseppe Bertolucci
Virginia Reiter (1862-1937), dotata di una voce melodiosa, "di un metallo puro", con "velature delicate e inesauribile varietà di ritmi" (dal Piccolo Faust, 30 luglio 1913), e di grande espressività, capace di entrare in comunicazione con il pubblico anche grazie alla sua affascinante femminilità, fu dedita all'arte soltanto, per tutta la sua vita. Si ritirò solo nel 1915, affinché il suo pubblico serbasse di lei "un ricordo non offuscato da nessuna nube".Adorata dal pubblico, amata da intellettuali come Marco Praga e Guido da Verona, dalla Città di Modena, Virginia si distingueva non solo per l'espressività infusa nelle sue interpretazioni ma per la sua versatilità, che le consentiva di passare con pari intensità dalla pochade alla tragedia.
Tanto si richiede a un'attrice oggi, le cui aspirazioni, spesso, non si limitano alla sfera teatrale, ma anche cinematografiche e televisive. In quest'ottica, l'Associazione Virginia Reiter, nata per volontà della famiglia d'origine, e la Città di Modena da 1997 promuovono il Premio Virginia Reiter, attribuito con cadenza biennale sino al 2014, e da allora annualmente, da una giuria composta dai massimi esperti di teatro italiani (composta da Rodolfo Di Giammarco, Maria Grazia Gregori, Gianfranco Capitta, Ennio Chiodi e presieduta da Sergio Zavoli) a una giovane attrice che si sia distinta, a livello nazionale, per originalità e bravura. Manuela Mandracchia, Laura Pasetti, Federica Bonani, Debora Zuin, Maria Pilar Perez Aspa, Francesca Ciocchetti, Anna Della Rosa e Caterina Simonelli, Lucrezia Guidonie, Licia Lanera premiate dal 1997 al 2014, figurano stabilmente nei cartelloni delle migliori produzioni teatrali italiane.
Il premio, realizzato dal 2014 in collaborazione con il Teatro di Roma, è inoltre affiancato, dal 2007, dal Festival Virginia Reiter, ideato da Giuseppe Bertolucci e dedicato al "lavoro dell'attrice", che coinvolge tutto il mondo teatrale nazionale, e vede alternarsi sulla scena le più grandi donne – in particolare, ma non solo - del teatro italiano, in qualità di protagoniste, autrici, ospiti d'onore, o destinatarie dei Premi alla Carriera. Tra queste, Lidia Ravera, Adriana Asti, Alda Merini, Maria Mulas, Ottavia Piccolo, Giuliana Lojodice, Anna Maria Guarnieri, Margherita Buy, Serena Sinigallia, Licia Maglietta, Lella Costa, Maddalena Crippa, Angela Finocchiaro, Lucia Poli e molte altre ancora.
Milanese, Laura Marinoni si forma all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" di Roma e debutta in teatro sotto la guida di G. Patroni Griffi, che la dirigerà in molti spettacoli tra cui la "Trilogia pirandelliana del Teatro nel Teatro" (premio E. Duse 1989),commedie brillanti accanto a Fanca Valeri e Vittorio Caprioli, e ancora testi di Marivaux, Cechov, Eliott. Giorgio Albertazzi la sceglie per il "Cid" di Corneille all'Olimpico di Vicenza, "La lezione" di Jonesco e vari recitals. L'incontro con G. Strehler la vede protagonista nel "Campiello" di Goldoni e nell'"Isola degli schiavi" di Marivaux, con Castri interpreta "Orgia" di Pasolini. E' "Antigone" a Segesta, Porzia nel "Mercante di Venezia", Rosalind nel "Come vi piace" di Shakespeare, senza dimenticare testi contemporanei di Palazzeschi, Bigagli, Traverso, Petruzzelli, Pinter e tanti altri autori. Al Piccolo Teatro di Milano, diretta da Luca Ronconi, vince il premio Ubu 2001 per "Lolita" di Nabokov, recita Goldoni, Giordano Bruno, Eschilo a Siracusa (premio della Stampa 2002 migliore interpretazione tragedie classiche). "L'Opera da tre soldi" di Brecht-Weill le regala un successo personale anche come cantante e le fa vincere il Premio Flaiano 2004 e il Veretium. Sempre nel 2004 incide la prima versione italiana di "Enoch Arden" di R. Strauss, melologo per voce e pianoforte per l'editore Rugginenti, con P. De Luigi. Nel 2005 scrive con A. Caiani "Giuliette", musical per voce sola da Shakespeare a Fellini con musica dal vivo. Per il teatro Eliseo recita in "Tradimenti" di H. Pinter e in "Improvvisamente l'estate scorsa" di T. Williams. Il 2007 è l'anno dell'incontro con A. Latella, regista de "Le lacrime amare di Petra Von Kant" di Fassbinder, col quale vince il Premio E: Duse come migliore attrice. Ha girato numerosi films per la tv, tra cui "La Piovra", "Morte di una ragazza perbene", "Giorni da leone", "Distretto di polizia", "La cattiva madre". In cinema ha lavorato con i fratelli Taviani, U. Marino, J. Paul Rappenau e in varie produzioni francesi all'estero.
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