L'autore Andrea Brusa dopo il successo di INVALIDO D'AMORE e della LA VIA DEI MIRACOLI, nonché dei sui due spettacoli LE STAGIONI DELL'AMORE e MON COUER, ha deciso di dare una svolta canora alla sua "carriera" cercando di sfondare anche nel mercato musicale: ci riuscirà? Certo è che il canto di Andrea non è un canto gioioso, la struggente storia d'amore raccontata rievoca momenti bui e tristi, ma ha il pregio di esser vera. È la disarmante sincerità con la quale l'Autore mette a nudo i propri sentimenti che porterà gli ascoltatori ad amarla: ognuno di noi almeno una volta nella vita è stato Andrea, e come Andrea ha amato e sofferto.
"Io vivrò con te guardandoti esistere e nel sole rinascere! Se girano le nuvole abbi cura di splendere!!! Niente finirà se non avrai paura di continuare a vivere. Io canterò per TE, amore mio, mia sposa, e mi sentirai nell'aria entrare nei tuoi occhi. Il Signore mi ha donato tanta passione e capacità nell'ambito artistico e vorrei metterle a servizio delle persone per testimoniare la mia storia e l'amore di Dio per ciascuno di noi, infondendo speranza, luce, gioia, pace. Che l'amore possa vincere SEMPRE è la testimonianza concreta, la prova scientifica, dico io, dei capolavori che può compiere Dio se lo si accoglie nella propria vita. Ho intenzione di iniziare a portare in giro la mia testimonianza di vita e la mia musica, continuando a scrivere e realizzare un CD mio come cantautore, che possa trattare tematiche profonde con un linguaggio ed un sound moderno!".
Ed ancora: "Ti canterò amore, quando vestito di luna il canto delle stelle abbraccerà la notte e l'unico rumore a riempire il buio sarà il palpito del cuore. Instancabile sussurrerò versi dolciastri quando affacciato alla porta del cuore senza chiedere permesso entrerò prepotente a riprendere sorrisi nascosti in silenzi. Laverò ruggine a pensieri dimenticati di giorno nel cassetto di speranze sopite e nelle tenebre fuligginose di un cuore cementato sotto strati di assuefazioni. Ti soffierò ricordi lieti, rubati a zefiri estivi. Raccoglierò sogni impigliati nella distratta tela della vita e ne farò ricami mielosi da stampare su labbra di poesia. Ascolterò in silenzio il pianto tuo quando lontano da occhi orfani di me abiterò stabile tra le note del vento d'agosto. Ti canterò l'amore... CANTERÒ, CANTERÒ, CANTERÒ... Canterò' la mia felicita quando l'alba è su di te e ti stringi forte forte a me. Canterò' per chi non ama più', chi ha voluto più di me e non sa che un sorriso in più può darti tutto quello che vorresti tu. Canterò, canterò, canterò questa vita che ho e se non posso darti di più io canterò l'amore che sai darmi tu. Canterò la mia tristezza, dove c'è malinconia, dove c'è la nostalgia di te...!".
Se la condizione è di perdere la vita per non soffrire, per quello che conosciamo lo scrittore lui continuerà a vivere lottando almeno contro quella parte di dolore inutile e per far sì che non sia generatore di dolore per gli altri, almeno per coloro a cui vuole bene. Si può colpire pure chi si ama. Non si può cancellarlo, lascia traccia dentro la memoria, in questo difficile deposito che ci accompagna come un'ombra, effige del nostro passato che si fa presente quando ritorna alla coscienza. Dentro il cimitero di dolore, trova largo spazio la colpa. La colpa per aver provocato inconsapevolmente dolore, quando l'intenzione era quella di proteggerle. La colpa per non essere stato vicino a chi ormai non c'è più. La colpa per aver rinviato ciò che si poteva fare subito: nessuno può contare sul tempo che fugge, in mani misteriose, ignote. In questo rinnovarsi di una relazione trapassata, può rinnovarsi al tempo stesso il piacere e persino il senso di soddisfazione, di riconoscenza, di gratitudine per esser comparsa... per averla incontrata. Ma un'esperienza piacevole può anche diventare tristezza, quando la gioia si è dissolta e si vedono solo i fiumi di un amore che sapeva di Paradiso. E allora si rivive una gioia con lacrime agli occhi, con una tenerezza che è anche malinconia e dispiacere per la fine, per un tempo che è stato breve, come sempre quando si è vicini alla vera felicità.
Ma lo scrittore Andrea Brusa promette sempre nuove sorprese e quella di cantare il suo amore per sua moglie non sarà certo l'ultima... potete giurarci. Chiara… forse sarebbe DAVVERO il caso di ripensarci.
CARMINE SALLUSTIO
Editorialista
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