DOPO LA TEMPESTA
"Il mistero che si nasconde nello spazio vuoto tra le parole".
Drammaturgia e regia Armando Punzo
con Armando Punzo e i detenuti attori della Compagnia della Fortezza
musiche originali eseguite dal vivo e sound design Andrea Salvadori
Scene Alessandro Marzetti, Silvia Bertoni, Armando Punzo costumi Emanuela Dall'Aglio
Di buchi neri è disseminata l'opera di Shakespeare. Dentro quei testi Punzo cerca allora con la Compagnia della Fortezza il grande testo segreto, l'antidoto.
Tra quei fatti, tra quelle azioni e parole che vogliono rappresentare l'uomo c'è infatti uno spazio infinito da indagare, interrogare, che promette altro.
Nasce così un'opera come nessun'altra, lacerante, commovente, da contemplare più che da vedere; un'opera senza arco narrativo, fatta di interruzioni continue, sospensioni, cedimenti, di cominciamenti senza nessuna fine, di personaggi abbozzati incompleti nei costumi e nelle parole, nei discorsi, che sembrano spiaggiati, naufraghi, moribondi. (Ingresso € 5,00)
Questo il nuovo slogan di Officine Papage, la compagnia diretta da Marco Pasquinucci che anche nell'estate 2016 sarà attiva fra Toscana e Liguria con due rassegne di teatro contemporaneo, immerse nel paesaggio che le ospita.
La stagione è cominciata proprio a Pomarance (PI) con la 5a edizione del festival FRA TERRA E CIELO fino a mercoledì 24 agosto, nel cuore dell'area geotermica toscana. Una manifestazione realizzata con il sostegno dei Comuni di Pomarance e Castelnuovo Val di Cecina, della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e di Enel Green Power.
A questa terra di vapori e fumo - che ha ispirato l'inferno di Dante e ora fornisce energia elettrica a un milione di case italiane - è dedicato il nuovo spettacolo di Officine Papage, La valle del diavolo di Silvia Elena Montagnini, protagonista accanto a Marco Pasquinucci. Attraverso i linguaggi del teatro e del documento, rivive il racconto delle molte rivoluzioni portate dallo sfruttamento energetico nella Valle, fin dall'arrivo dell'Ingegner De Larderel nel 1818. Un Olivetti ante litteram: in pieno '800 seppe trasformare la sua azienda in un'isola di welfare felice per tutti i lavoratori. Debutto assoluto lunedì 8 agosto (h 21.30), proprio di fronte alla chiesa del 'villaggio operaio' di Larderello, progettato da Giovanni Michelucci negli anni '50.
Occasioni per condivisione, buoni pensieri e divertimento. Nelle serate dell'8 e 26 agosto a Larderello, dalle 19.30 in poi il pubblico può gustare, biglietto alla mano, le specialità della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili della Toscana, la prima comunità nel mondo a operare nel settore agroalimentare per il cibo ad energia pulita. Tutti i produttori che vi aderiscono promuovono la sostenibilità ambientale e la filiera corta, e usano solo materie prime toscane.
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