KAPÒ – Ingresso libero
Gillo Pontecorvo, Italia, 1959, b/n, 118’. Con Susan Strasberg, Laurent Terzieff.
Portata in un campo di concentramento nazista, Nicole, un'ebrea adolescente, vede morire i suoi genitori nella camera a gas. Una disperata paura di morire spinge la ragazza a concedersi freddamente ai suoi aguzzini e a schierarsi dalla loro parte tradendo la sua razza. Nicole diventa una Kapò, cioè la feroce guardiana delle sue compagne di sventura. Al campo di lavoro arriva un gruppo di prigionieri di varie nazionalità. Nicole, che sembrava aver dimenticato ogni sentimento che non fosse la paura e l'odio, s'innamora di Sacha, un prigioniero russo, e l'amore la rende capace di compiere per lui e per i compagni di sventura il sacrificio della vita. E' lei, infatti, ad aiutare i prigionieri in un loro tentativo di fuga: durante il cambio della guardia entra nella cabina elettrica e stacca i fili della corrente che rende insuperabili le barriere del campo. I prigionieri fuggono verso la foresta: i tedeschi uccidono Nicole e crivellano di colpi il gruppo dei fuggitivi, tra i quali c'è Sacha, sconvolto per il sacrificio della piccola ebrea.
NIGHT WILL FALL – PERCHÉ NON SCENDA LA NOTTE - Ingresso libero
Andrè Singer, UK, 2014, 75’, v.o.sott.it.
Un’operazione davvero unica nel suo genere. Basato su materiale inedito, il film raccoglie le prime testimonianze visive degli orrori filmati dai cineoperatori all’interno dei campi di concentramento all’indomani della loro liberazione. Sono immagini girate dalle forze inglesi, russe e americane, che l’allora Ministro delle Comunicazioni britannico, Sydney Bernstein, incaricò di riunire, assieme a numerose interviste ai sopravvissuti allo sterminio, in un documentario che testimoniasse l’indicibile vastità dei crimini perpetrati dal regime nazista. Al montaggio contribuirono grossi nomi dell’Intellighenzia britannica, quali i cineasti Alfred Hitchcock e Stewart McAllister ed il futuro Capo di Gabinetto Richard Crossman. Il film rimase dimenticato negli archivi di stato britannici per decenni, fino a quando, nel 1985, fu riscoperto da un ricercatore nell’Imperial War Museum e poi trasmesso dal canale tv britannico PBS Frontline.
SUITE FRANCESE - Ingresso libero
Saul Dibb, Francia, 2015, 107’. Con Michelle Williams, Kristin Scott Thomas.
Oltre cinquant'anni dopo la morte di Irene Nemirovsky in un campo di concentramento, la figlia trova il coraggio di leggere i diari della madre scoprendo una storia incredibile accaduta nella Francia degli anni Quaranta del Novecento. Protagonista di tale storia è la bella Lucile Angellier che, in attesa di notizie del marito prigioniero di guerra, vive in un piccolo villaggio un'esistenza soffocante sotto l'occhio della suocera fino a quando, con l'arrivo dei profughi parigini e di un reggimento di soldati tedeschi che prendono possesso delle abitazioni dei residenti, non fa la conoscenza dell'ufficiale tedesco Bruno. Nonostante l'iniziale diffidenza e i pericoli connessi al fraternizzare con il nemico, tra Lucille e Bruno scoppierà una tragica passione.
UN CONDANNATO A MORTE È FUGGITO - Ingresso libero
Robert Bresson, Francia, 1956, b/n, 95’. Con François Leterrier, Charles Lelaclanche.
In Francia, al tempo della dominazione nazista, durante la seconda guerra mondiale. Fontaine, un membro della resistenza francese condannato a morte, è condotto in una cella di 3x2 metri. Servendosi di quel poco che ha (un cucchiaio, un lapis, la coperta, il filo di ferro della rete del letto), organizza pazientemente la fuga, pur sapendo che l'attende il plotone d'esecuzione e che ogni giorno potrebbe essere l'ultimo. Quando tutto è pronto, gli viene dato un compagno di cella. È Jost, un ragazzo vestito per metà da francese e per metà da tedesco: forse un partigiano, forse una spia. Ma a Fontaine non resta che fidarsi e realizzare la sua fuga notturna insieme a lui.
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