OPERA EDUCATION 2016
TURANDOT, LA BOHÈME
…e un compleanno speciale!
L'OPERA LIRICA NON È MAI STATA COSÌ GIOVANE!
Raccontare e far vivere in prima persona l'opera lirica ai più piccoli, creare nuove energie grazie alla musica e rinnovare l'entusiasmo delle nuove generazioni nei confronti di un genere musicale che troppo spesso è percepito come troppo difficile, 'noioso' o nel migliore dei casi, adatto ad una ristretta élite di appassionati. E invece l'opera non è mai stata così giovane!
Lo dimostra AsLiCo (Associazione Lirica e Concertistica Italiana) artefice di questa realtà educativa e di spettacolo e lo dimostra l'entusiasmo dei bambini e ragazzi italiani e dei loro insegnanti di scuola che seguono ogni anno i 4 progetti di Opera Education ed hanno la possibilità di diventare veri e propri protagonisti di uno spettacolo direttamente dal loro posto in platea.
Quest'anno inoltre AsLiCo festeggia un compleanno speciale: Opera domani, il format pioniere dell'educazione all'opera per i piccoli arriva al traguardo dei 20 anni!
UN SOLO OBIETTIVO: APPASSIONARE BIMBI E RAGAZZI ALL'OPERA La missione di AsLiCo, da esattamente 20 anni e su impulso di Barbara Minghetti, è quella di scardinare una visione troppo 'impolverata' della lirica progettando e realizzando spettacoli di opera per bambini, collegati a percorsi didattici ad hoc, realizzati nelle scuole di tutta Italia.
AsLiCo, già riconosciuto come soggetto per la formazione dal Ministero dell'Istruzione e sempre alla ricerca di canali didattici innovativi, attiverà da questa edizione il proprio spazio su 'iTunes U' la piattaforma di iTunes Store dove i migliori contenuti didattici possono essere condivisi in modo gratuito.
Opera Education è un nuovo modo di pensare e proporre l'educazione musicale che negli anni è diventato un vero e proprio format, esportato ora anche in alcuni paesi d'Europa come Francia, Spagna, Belgio e Germania, e dallo scorso anno, anche in Oman grazie a coproduzioni internazionali.
OPERA EDUCATION 2016: TUTTI I PROGETTI E QUALCHE NUMERO
Così Opera Education continua il suo entusiastico viaggio attraverso le grandi opere liriche di tutti i tempi facendo tappa per la stagione 2016 su due capolavori di Giacomo Puccini: Turandot e La bohème.
La piattaforma di educazione musicale lavora con bambini e ragazzi dagli 0 ai 18 anni, grazie a quattro diversi spettacoli collegati a progetti didattici specifici per ogni fascia di età.
I quattro percorsi, OPERA BABY (0-3 anni), OPERA KIDS (3-6 anni), OPERA DOMANI (6-15 anni), OPERA IT (15-18 anni) si indirizzano ciascuno verso la propria fascia d'età, elaborando strategie didattiche e teatrali coinvolgenti, divertenti, ma soprattutto adatte ognuna al proprio pubblico di riferimento.
Un approccio pratico all'opera che diventa uno spettacolo musicale a cui il pubblico è chiamato a partecipare dalla platea, cantando alcune brevi arie ed interagendo con semplici oggetti costruiti a scuola.
Nei 20 anni di attività e con l'introduzione di modalità e di progetti innovativi e con più ampia capacità di raggiungere ogni tipologia di partecipanti, questo tipo di lavoro di educazione musicale ha fatto crescere un pubblico entusiasta che diventa ogni anno sempre più numeroso.
Ecco qualche indicazione solo per il progetto Opera domani, che quest'anno compie appunto il suo 20esimo compleanno e che nel 2015 ha contato sulla partecipazione di 130.000 studenti, 20.000 spettatori del pubblico di famiglie, 4.500 insegnanti con 140 spettacoli, in 26 città italiane e 10 repliche OPERA FAMILY.
Il Teatro Sociale di Como pieno di bambini e ragazzi al debutto della scorsa edizione di Opera domani, ph Lucrezia Roda
I primi passi dei neonati verso il mondo dell'opera
EDIZIONE 2016
NESSUN DORMA!
BRICIOLE DI TURANDOT
di Violaine Forunier
Ideazione musicale Federica Falasconi
MILANO, TEATRO FRANCO PARENTI - 8 APRILE, ORE 10.00
9 APRILE, ORE 16.00* REPLICA APERTA AL PUBBLICO
I BAMBINI NON SONO MAI TROPPO PICCOLI PER LA MUSICA!
L'esperienza di Opera Education, volta ad avvicinare i giovani all'opera, ha portato ad una riflessione ed un allargamento ulteriori del concetto di giovane pubblico.
Finora avevamo collegato questo tipo di pubblico ad un ambiente 'scolastico'. In effetti dai 3 anni i bimbi vanno a scuola, la scuola dell'infanzia appunto, da cui comincia il lunghissimo camminino dell'istruzione, dell'educazione e dell'ingresso in società.
Ma prima dei 3 anni cosa succede? C'è una nebulosa attorno ai neonati, una sorta di timore o meglio di disinteresse perché tanto 'sono piccoli'.
Il focus dell'attenzione e della cura per i neonati si limita alle necessità fisiologiche, una volta assolti i bisogni essenziali, il neonato sta bene. Certamente il benessere fisico e la serenità sono fondamentali, ma non vuol dire che con i neonati non si possa andare oltre e pensare a proposte artistiche di vario genere adatte alle loro già numerosissime competenze, anzi in grado di accompagnare il bambino nel suo sviluppo.
I bambini non sono mai troppo piccoli per conoscere la musica, il suono ha un ruolo fondamentale nella percezione fin dalla crescita nel grembo materno. Con Opera Baby AsLiCo intende proporre ai neonati, ai loro educatori e ai loro genitori, un'esperienza musicale articolata.
L'Opera ci permette di mantenere una protostoria e di lavorare su una musica molto ricca e complessa e di semplificarla a una nenia orecchiabile che i piccini assimilano nella durata di una breve rappresentazione.
IL LAVORO DI OPERA BABY
Sulla base di queste riflessioni nell'edizione numero zero di Opera Baby (edizione 2014/2015) abbiamo chiesto ad un team di attrici e ad una musicista di fare una riflessione sul cibo, uno dei primi elementi quotidiani con cui i bimbi entrano in contatto. Abbiamo poi lavorato in alcuni asili nido della città di Como, facendo un lavoro di ricerca artistica con i bambini.
Grazie ad alcuni laboratori con i piccoli abbiamo potuto osservare i loro comportamenti e la loro interazione con oggetti di uso quotidiano, stoviglie di ogni genere, di diversi materiali, ma tutte VERE. I bimbi hanno così suggerito coreografie e improvvisazioni sonore con gli oggetti, oltre ad interessanti dinamiche di gruppo o attività svolte singolarmente.
L'esperienza dei bimbi ha dato vita ad un lavoro in sala prove per unire gli stimoli teatrali dei piccoli con le suggestioni musicali. Il risultato è uno spettacolo di 40 minuti così strutturato:
· 20 minuti di osservazione – di un'azione scenica, un vero spettacolo. Con suoni, rumori e silenzi.
· 20 minuti di azione. I bimbi occupano lo spazio scenico e ispirati dal lavoro delle attrici sugli oggetti interagiscono con essi continuando idealmente lo spettacolo.
Lo spettacolo si svolge in un contesto rumoroso, i bambini 'rispondono' e 'commentano' il lavoro in scena, talvolta piangono, ma basta una rassicurazione della mamma o dell'educatrice per familiarizzare con lo spettacolo. L'esperienza ci ha rivelato grande attenzione e curiosità delle famigli e degli asili verso il progetto, e grande interesse per la musica.
Ha però anche rivelato alcuni punti deboli, lo scarso uso della musica paradossalmente, ci ha fatto capire che avevamo creato una proposta sicuramente valida per i piccoli, ma che per il nostro lavoro la musica deve essere l'anima dello spettacolo e del lavoro coi bimbi e con gli educatori.
Il tratto distintivo del progetto deve essere la musica, così che il progetto possa essere oltre che un momento di arricchimento per i bimbi, anche uno strumento di lavoro per le educatrici e di sostegno e integrazione con le altre attività svolte durante l'anno.
EDIZIONE N. 1 'NESSUM DORMA! BRICIOLE DI TURANDOT'
NOTE DI REGIA
Trasmettere i grandi classici del repertorio operistico a bambini da 0 a 3 anni è possibile?
E' una domanda che mi sono posta, ormai tanti anni fa, quando ho iniziato a realizzare spettacoli per bambini di quell'età. Per rispondere a questa domanda ho provato a ricordare come abbia fatto da bambina, senza esserne cosciente, a lasciar entrare nel mio universo le grandi opere che amo tanto.
Mi sono ricordata infatti di quando mia nonna cantava tutti i ruoli dell'opera davanti alla televisione.
L'ho vista essere Traviata morente sul suo letto, Tosca che non viveva altro che per l'arte, Mario pronto a essere fucilato, Mimì timorosa di disturbare… Mia nonna non sapeva cantare, né conosceva la musica, ma era così felice quanto canticchiava il repertorio! Sono convinta che siano stati gli spettacoli trasmessi in televisione e la gioia di mia nonna nel cantarli che mi abbiamo ispirato a fare questo lavoro.
Per me quindi trasmettere un'opera del repertorio significa prendere per mano i bambini ed entrare con loro in questo universo visivo e musicale per condividere insieme questo momento. Questo non è un corso didattico intellettuale per fornire nozioni sul repertorio operistico, è piuttosto un'esperienza sensoriale ed emozionale che imprimerà le prime tracce su questo sentiero.
Per i più piccoli la vita è in ogni istante una scoperta. I suoi occhi, le sue orecchie, il gusto, il tatto, l'olfatto sono interamente aperti alla scoperta dell'ambiente circostante. Sono particolarmente sensibili ad ogni cosa che si muova, ai colori, ai rumori ma specialmente alle voci. Può darsi che sia proprio perché veicolano la gioia, la tristezza, la rabbia con le loro sfumature ed intensità.
E Turandot?
La storia sanguinosa di Turandot non può essere raccontata per intero ai bambini, è troppo astratta, complessa e realmente spaventosa. D'altro canto la drammaturgia comprende dei temi che possono essere adattati a questa età. In particolare se ci immergiamo nelle ragioni che spiegano il comportamento sanguinolento della Principessa Turandot, così come ci vengono proposti da Puccini e dal librettista.
Si tratta di una donna che ha paura e che soffre, porta i segni del trauma della nonna, violentata da un uomo. Come la strega in Kiriku, prende il potere sugli uomini per proteggersi. L'idea che si diventa cattivi perché ci è stato fatto del male è assolutamente accessibile a tutti i bambini. Senza necessariamente prendere alla lettera la storia proposta da Puccini nell'opera si può però costruire a partire da quest'idea una drammaturgia fedele alle intenzioni del Maestro.
Una scenografia fedele all'universo di Puccini
Creare uno spettacolo per i bambini significa inventare un universo visivo che gli sia vicino. Come Puccini nella sua opera desidero creare un universo improntato sulla Cina, le sue sonorità fini, le sue lanterne e i suoi animali colorati del capodanno.
Il dragone, il cane, il gallo, il serpente, il topo il cavallo diventeranno importanti supporti per tessere una storia colorata e divertente. Diventeranno delle marionette, manipolate dagli interpreti.
Cantiamo insieme
Come i sapori scoperti nei primi piatti cucinati dalle nostre madri le ninnanne della nostra infanzia lasciano delle tracce tenere ed indefinibili per tutta la vita. Allora prendiamo in prestito da Puccini qualche frase dalla sua opera e cantiamo insieme.
BIOGRAFIA VIOLAINE FOURNIER
Cantante, pianista e alpinista Violaine Fournier lavora con COMPAGNIE MINUTE PAPILLON creata con lo scopo di realizzare spettacoli capaci di unire l'opera ed il repertorio a creazioni e tematiche contemporanee. La compagnia pone particolare attenzione alle produzioni per il giovane pubblico e realizza spettacoli con tournée in Europa e progetti di teatro musicale per diversi teatri d'opera.
METTERÒ IN SCENA UNA FAVOLA!
La partenza ha il sapore della sfida: Turandot per neonati.
Come portare un'opera dagli effetti coloristici violenti, caratterizzata da un gran numero di strumenti in buca e in scena, da un'imponente uso delle masse e dall'utilizzo massiccio di percussioni a bambini piccolissimi e, di certo, non massicci? La risposta, anzi, le risposte arrivano concedendosi al capolavoro pucciniano con uno sguardo rinnovato dalla curiosità.
Si parte così nel 1762 con le parole di Gozzi, autore di quella Turandot che ispirò successivamente Puccini: "Metterò in scena una favola, una di quelle storie che i nonni e le balie raccontano ai bambini nelle notti d'inverno accanto al fuoco". Si scopre poi che l'opera viene attraversata più volte da melodie cinesi provenienti da un carillon in possesso di un amico - che il Maestro porterà poi con nuove sonorità orchestrali a imponenti cori – semplici, disarmanti, limpide. Tra queste la più importante è un tema affidato al coro di voci bianche: una melodia intitolata originariamente Fiore di gelsomino e che ricorre più volte rappresentando la infantile e incontaminata bellezza di Turandot.
E ancora: nel tentativo di raccontare l'oriente, in Turandot abbondano esempi di scale pentatoniche, spesso alla base delle prime esperienze sonore del bambino, dalle ninne-nanne alle filastrocche e sulla cui universalità si sono espressi molti studiosi. Alle tre maschere Ping, Pong e Pang , i tre ministri del regno, i cambi di accento e i metri irregolari, la melodia dall'andamento meccanico, imprimono carattere marionettistico. Partendo proprio da quel Fiore di Gelsomino, melodia che attraversa anche il nostro progetto, il nostro viaggio ci ha portato a pensare che troppe fossero le idee per non costruirci attorno un momento di ascolto e condivisione teatrale, un giardino in cui giocare insieme e liberamente con un'opera unica e straordinaria.
Federica Falasconi
ideazione musicale
TOUR 2016
COMO, Teatro Sociale
13 marzo, ore 16.00* e 17.30*
14 marzo, ore 9.15, 10.15
OLGIATE MOLGORA, Centro per l'infanzia San Zeno
15 marzo, ore 9.15, 10.30
MILANO, Teatro Franco Parenti
8 aprile, ore 10.00
9 aprile, ore 16.00*
REGGIO EMILIA, Teatro Cavallerizza
12 aprile, ore 9.30 e 10.30
PARMA, Teatro Regio
16 aprile, ore 15.30 e 18.00*
TORINO, Teatro Regio Foyer del Toro
7 maggio, ore 16.00* e 17.30*
COMO, Museo del Cavallo giocattolo
in occasione degli European Opera Days
8 maggio, pomeriggio*
9 maggio, mattina
* le date contrassegnate dall'asterisco indicano le recite aperte al pubblico
Info ed iscrizioni: www.operaeducation.org / tel 02 89697360
www.operababy.org
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